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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09012011-145830


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CELLI, GAIA
URN
etd-09012011-145830
Titolo
La Retorica aristotelica e la sua ricezione araba.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
SCIENZE DELL'ANTICHITA'
Relatori
correlatore Prof. Bertolacci, Amos
relatore Prof.ssa Luzzatto, Maria Tanja
Parole chiave
  • Ermanno Alemanno
  • ricezione araba
  • Hermannus Alemannus
  • traduzione araba
  • Ars Rhetorica
  • Rhetoric
  • Retorica
  • Aristotle
  • Aristotele
Data inizio appello
19/09/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questa tesi di laurea specilistica consiste in un tentativo di analisi del metodo del traduttore arabo della "Retorica" aristotelica - con particolare riferimento ai primi tre capitoli del trattato – ed in un tentativo di mettere in relazione il testo greco all’origine della versione araba ed il testo degli altri due testimoni della "Retorica" esclusi dallo stemma prodotto da Kassel, ovvero gli scholia e le citazioni contenute nella "Prima Lettera ad Ammeo" di Dionigi di Alicarnasso. Le conclusioni provvisorie di questa indagine sono che, da un lato, il traduttore affronta sezioni testuali brevi, spesso alterandone la struttura, dall’altro che la traduzione araba ed i nostri manoscritti greci sono testualmente più vicini fra loro che alla "Prima lettera ad Ammeo". Fra traduzione araba e scholia emergono alcuni punti di contatto, ma è difficile costruire un quadro più preciso dei rapporti intercorrenti fra di essi.

Questo lavoro si basa sulla traduzione in italiano dei primi tre capitoli della versione araba della "Retorica" aristotelica, la quale è seguita, per raffronto, dalla traduzione del quarto e del quinto capitolo. Per poter istituire un confronto testuale, ho anche trascritto i primi cinque capitoli del trattato per come essi appaiono nel manoscritto Parisinus Latinus 16673, ossia nella traduzione latina della versione araba della Retorica, prodotta da Hermannus Alemannus entro il 1256. Quando cito Hermannus faccio dunque riferimento alla mia trascrizione.
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