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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09012009-220715


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
EVANGELISTI, LAURA
URN
etd-09012009-220715
Titolo
Intossicazione mortale da inalanti: aspetti medico legali
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Domenici, Ranieri
Parole chiave
  • inalanti
  • popper
  • sudden sniffing death
Data inizio appello
22/09/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/09/2049
Riassunto
Gli inalanti o sostanze volatili sono composti chimici con la proprietà di emettere vapori o gas che possono essere inalati per ottenere effetti psicoattivi.
Queste sostanze sono facilmente reperibili in prodotti di uso comune, poco costosi e legalmente disponibili in commercio, in ambito industriale e domestico: vernici, colle, trielina, fluido per accendini, gas butano e propano, nebulizzatori.
Già noto negli ultimi anni del XIX secolo, l’utilizzo di sostanze volatili a scopo voluttuario ha iniziato a diffondersi a livello mondiale a partire dagli anni ’70; i consumatori sono soggetti molto giovani (12-15 anni), ma si registra una certa diffusione anche tra gli adulti.
Gli effetti dell’assunzione di inalanti sono immediati e di durata molto breve; comprendono euforia, disinibizione, ilarità, allucinazioni. L’uso cronico può causare patologie neurologiche, psichiatriche e gravi lesioni a carico di numerosi organi e tessuti.
Il rischio più grave correlato all’abuso di inalanti è rappresentato dalla morte subitanea o “sudden sniffing death” degli autori anglosassoni. La morte sopravviene rapida e inaspettata, spesso al primo utilizzo.
Dal punto di vista medico legale la diagnosi di morte risulta in questi casi molto complessa; come in tutti i tipi di intossicazione ci si avvale dei criteri medico legali di avvelenamento (circostanziale, clinico-anamnestico, anatomopatologico e tossicologico) per determinare la causa di morte. Poiché i reperti anatomopatologici sono spesso aspecifici, risultano molto importanti i dati circostanziali, anamnestici e tossicologici. Questi ultimi in particolare possono essere decisivi per attribuire il decesso alla sostanza volatile assunta. Nella gran parte dei casi di avvelenamento tuttavia, e in particolare con le sostanze volatili, i dati tossicologici sono caratterizzati da una spiccata variabilità delle concentrazioni del tossico tra le diverse vittime; ciò rende fondamentale una loro corretta interpretazione, alla luce degli altri dati a disposizione.
Per meglio illustrare quanto esposto, sono stati analizzati alcuni casi di morte da sostanze volatili riportati in letteratura; a completamento sono riportati due casi di morte improvvisa da inalanti, giunti recentemente all’osservazione della Sezione Dipartimentale di Medicina Legale dell’ Università di Pisa.
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