Tesi etd-09012008-135424 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
FULCERI, GIORGIO ENZO
URN
etd-09012008-135424
Titolo
La sostituzione valvolare aortica chirurgica e percutanea: impatto sul decorso perioperatorio
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Dott. Guarracino, Fabio
Parole chiave
- percutanea
- perioperatorio
- sostituzione
- valvola aortica
Data inizio appello
25/09/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
INTRODUZIONE E OBIETTIVI.
L’aumento dell’aspettativa di vita ed il miglioramento delle terapie hanno portato all’aumento dell’età media e delle comorbidità nei pazienti che necessitano di sostituzione valvolare aortica; per questo motivo il 32% dei pazienti con stenosi aortica severa sintomatica, per i quali l’intervento è indicato, non vanno incontro alla chirurgia visto l’eccessivo rischio operatorio. Questa categoria di pazienti in alcuni centri viene candidata alla sostituzione percutanea della valvola aortica. In questo studio viene confrontato il decorso perioperatorio dei pazienti sottoposti sostituzione aortica percutanea e chirurgica.
METODI.
Abbiamo selezionato 40 pazienti di età superiore a 74 anni che sono stati sottoposti a sostituzione valvolare aortica isolata; su 20 di questi pazienti (gruppoA) è stato eseguito l’intervento tradizionale, sugli altri 20 (gruppoB) si è eseguta la sostituzione percutanea. Per la valutazione perioperatoria di questi pazienti abbiamo studiato: BNP pre e postoperatorio, tempo di estubazione, numero di trasfusioni, utilizzo di inotropi e tempo di degenza in terapia intensiva.
RISULTATI.
L’impatto dell’intervento sul BNP ha mostrato un innalzamento medio dei livelli plasmatici minore per i pazienti sottoposti alla sostituzione percutanea; l’estubazione è stata più precoce nello stesso gruppo di pazienti, con la quasi totalità di pazienti estubati sul letto operatorio; i pazienti sottoposti a sostituzione percutanea hanno richiesto un minor numero si trasfusioni ed un minor numero di pazienti ha richiesto sostegno emodinamico con inotropi; anche la degenza in terapia intensiva è stata minore nei pazienti sottoposti alla procedura percutanea.
CONCLUSIONI.
I risultati di questa esperienza preliminare indicano che la sostituzione valvolare aortica percutanea ha un outcome postoperatorio a breve termine più favorevole rispetto alla chirurgia tradizionale, confermando l’appropriatezza del suo utilizzo in pazienti anziani con EuroSCORE maggiore del 20%. Sarà utile, in un futuro prossimo, eseguire degli studi a lungo termine per valutare se la tecnica sarà in grado di sostituire efficacemente l’intervento chirurgico anche in pazienti più giovani e con EuroSCORE minore di 20% ad oggi non candidati alla sostituzione percutanea.
L’aumento dell’aspettativa di vita ed il miglioramento delle terapie hanno portato all’aumento dell’età media e delle comorbidità nei pazienti che necessitano di sostituzione valvolare aortica; per questo motivo il 32% dei pazienti con stenosi aortica severa sintomatica, per i quali l’intervento è indicato, non vanno incontro alla chirurgia visto l’eccessivo rischio operatorio. Questa categoria di pazienti in alcuni centri viene candidata alla sostituzione percutanea della valvola aortica. In questo studio viene confrontato il decorso perioperatorio dei pazienti sottoposti sostituzione aortica percutanea e chirurgica.
METODI.
Abbiamo selezionato 40 pazienti di età superiore a 74 anni che sono stati sottoposti a sostituzione valvolare aortica isolata; su 20 di questi pazienti (gruppoA) è stato eseguito l’intervento tradizionale, sugli altri 20 (gruppoB) si è eseguta la sostituzione percutanea. Per la valutazione perioperatoria di questi pazienti abbiamo studiato: BNP pre e postoperatorio, tempo di estubazione, numero di trasfusioni, utilizzo di inotropi e tempo di degenza in terapia intensiva.
RISULTATI.
L’impatto dell’intervento sul BNP ha mostrato un innalzamento medio dei livelli plasmatici minore per i pazienti sottoposti alla sostituzione percutanea; l’estubazione è stata più precoce nello stesso gruppo di pazienti, con la quasi totalità di pazienti estubati sul letto operatorio; i pazienti sottoposti a sostituzione percutanea hanno richiesto un minor numero si trasfusioni ed un minor numero di pazienti ha richiesto sostegno emodinamico con inotropi; anche la degenza in terapia intensiva è stata minore nei pazienti sottoposti alla procedura percutanea.
CONCLUSIONI.
I risultati di questa esperienza preliminare indicano che la sostituzione valvolare aortica percutanea ha un outcome postoperatorio a breve termine più favorevole rispetto alla chirurgia tradizionale, confermando l’appropriatezza del suo utilizzo in pazienti anziani con EuroSCORE maggiore del 20%. Sarà utile, in un futuro prossimo, eseguire degli studi a lungo termine per valutare se la tecnica sarà in grado di sostituire efficacemente l’intervento chirurgico anche in pazienti più giovani e con EuroSCORE minore di 20% ad oggi non candidati alla sostituzione percutanea.
File
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Tesi_Ful...io_E..pdf | 154.15 Kb |
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