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• Ultrasound attenuation imaging
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L’elastosonografia 2-D shear wave (2-D SWE) e l’Ultrasound attenuation imaging (ATI) sono due tecniche innovative che permettono, secondo quanto dimostrato in medicina umana, di valutare in maniera semplice e non invasiva rispettivamente elasticità e infiltrazione lipidica del parenchima epatico. Nonostante tali evidenze, in medicina veterinaria ancora pochi sono gli studi a disposizione. L’obbiettivo principale del nostro studio era quello di verificare l’applicabilità di 2-D SWE e ATI nella valutazione delle patologie epatiche del cane e di valutare la presenza di una differenza significativa tra una popolazione di cani patologici e una di cani sani, considerando soggetti appartenenti a varie razze ed età. Nello studio sono stati inclusi 117 cani, di cui 37 sani e 80 soggetti ad epatopatia. Ciascun cane è stato sottoposto a indagine 2-D SWE e/o ATI a livello epatico nell’arco della stessa giornata tramite approccio intercostale destro. Tra i cani sani, 23 hanno eseguito le misurazioni sia con 2-D SWE sia con ATI e 14 solo con 2-D SWE. Tra i cani patologici, 49 hanno eseguito le misurazioni sia con 2-D SWE sia con ATI, 29 solo con 2-D SWE e 2 solo con ATI. I valori mediani di shear wave speed, modulo di Young e Coefficiente di attenuazione si sono rivelati essere significativamente più alti nei soggetti patologici rispetto a quelli misurati nei soggetti sani. In seguito ad ulteriore indagine, si è dimostrata la presenza di una correlazione positiva tra i valori misurati tramite 2-D SWE e il peso corporeo del paziente. In conclusione, quindi, 2-D SWE e ATI si sono dimostrate essere due metodiche utili per la valutazione non invasiva delle patologie epatiche diffuse, avendo dimostrato un aumento dei valori misurati nei soggetti con epatopatia cronica rispetto ai soggetti sani.


Two dimensional shear wave elastography (2-D SWE) and Ultrasound attenuation imaging (ATI) are new simple and non-invasive diagnostic techniques that allow to evaluate, as demonstrated in human medicine, elasticity and lipid infiltration of hepatic parenchyma. Despite this evidence, there are still few studies in veterinary medicine. The aim of this study was to gauge the applicability of 2-D SWE and ATI for the evaluation of hepatic disease in dogs and the existence of a significant difference between clinically healthy and pathological dogs, considering various ages and breeds. 117 dogs were included in the study: 37 was healthy and 80 had hepatic disease. Each dog underwent 2-D SWE and/or ATI of liver in the same day using a right intercostal approach. Among healthy dogs, 23 underwent both 2-D SWE and ATI, 14 only 2-D SWE. Among pathological dogs, 49 underwent both 2-D SWE and ATI, 29 only 2-D SWE and 2 only ATI. Median 2-D SWE and ATI values (shear wave speed, Young’s modulus and attenuation coefficient) were significantly higher in pathological dogs compared to healthy dogs. After additional analysis, it was also found a positive correlation between 2-D SWE values and dog’s body weight. At the end of the present study, 2-D SWE and ATI proved to be useful methods for non-invasive evaluation of diffuse hepatic disease, having demonstrated higher values in dogs with hepatic disease compared to healthy dogs.