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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08312019-095002


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
D'ALESSANDRO, GIULIA
URN
etd-08312019-095002
Titolo
Asimmetria del repertorio motorio come biomarker funzionale precoce nel neonato a rischio di emiplegia
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Guzzetta, Andrea
Parole chiave
  • emiplegia
  • diagnosi precoce
  • general movements
  • asimmetria
  • repertorio motorio
  • infarto cerebrale
  • paralisi cerebrale infantile
Data inizio appello
24/09/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/09/2089
Riassunto
La paralisi cerebrale infantile (PCI) unilaterale (i.e. emiplegia) è un disturbo prevalente della postura e del movimento che interessa un emilato corporeo. Rappresenta la forma più frequente di PCI nel bambino nato a termine e la seconda, dopo la diplegia, nel bambino pre-termine.
Il trattamento riabilitativo rimane lo strumento terapeutico più efficace e la qualità della prognosi appare fortemente legata alla precocità dell’intervento, con outcome migliore nei casi di trattamento iniziato in età infantile.
L’avvio precoce del trattamento è ostacolato dalla mancanza di protocolli chiari e condivisi per la diagnosi precoce.
Studi recenti hanno dimostrato come l’utilizzo sistematico dell’osservazione della motricità spontanea del neonato e del lattante sia in grado di identificare, già nel corso delle prime settimane di vita, i bambini ad alto rischio di sviluppare una PCI.
In particolare, per quanto riguarda l’emiplegia, si è visto come l’asimmetria del repertorio motorio dell’arto superiore possa rappresentare un biomarker affidabile di PCI unilaterale. Purtuttavia, un numero significativo di falsi positivi e falsi negativi vengono comunemente registrati e molto poco si sa sul rapporto tra le caratteristiche specifiche dell’asimmetria e l’età del bambino.
In questo lavoro di tesi abbiamo voluto studiare le caratteristiche del repertorio motorio intorno al terzo mese di età post-termine nel bambino a rischio di emiplegia, attraverso un’analisi dettagliata del comportamento motorio del bambino e delle sue asimmetrie.
I nostri risultati mostrano come l’entità dell’asimmetria neuromotoria possa essere influenzata dall’età del bambino e come sia quindi importante utilizzare questa informazione nel pesare il valore predittivo dei reperti osservati. È plausibile che ciò potrà consentire di diminuire il rischio di falsi positivi e falsi negativi, rendendo questo importante biomarker ancora più affidabile.
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