Tesi etd-08312015-094949 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
COSTANZO, DIEGO
URN
etd-08312015-094949
Titolo
Valutazione dell'outcome di 82 pazienti in ECMO Veno-arterioso centrale: Review dell'ospedale di Papworth, Cambridge
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Forfori, Francesco
tutor Dott. Rubino, Antonio
tutor Dott. Rubino, Antonio
Parole chiave
- ECMO
- Papworth
- Review
Data inizio appello
22/09/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/09/2085
Riassunto
Il Venoarterial Central Extracorporeal Membrane Oxygenation (VA-cECMO o C-VA-ECMO) fornisce un supporto cardiovascolare nei pazienti con scompenso cardiaco refrattario sia alle terapie mediche (farmacologiche) che ai supporti meccanici (VAD, contropulsatore aortico o IABP) e nei pazienti che non riescono ad essere svezzati dal bypass cardiopolmonare. È una tecnica invasiva e traumatica che richiede sia la cannulazione dell’aorta e dei grossi vasi sia, nella maggior parte dei casi, il mantenimento di un torace aperto. Questa procedura è purtroppo accompagnata da un’alta mortalità e morbilità. Un’analisi dei rischi e dei benefici potrebbe aiutarci a comprendere meglio quali possano essere i setting clinici e chirurgici che più beneficerebbero dell’impiego di questa procedura. In questo studio sono forniti i risultati di circa 7 anni di utilizzo del VA-cECMO e cerca di fornire una guida per un miglior impiego della tecnica.
Sono stati analizzati i dati di 82 pazienti sottoposti a supporto con VA-cECMO post-cardiochirurgici o in seguito a scompenso cardiaco refrattario a terapia dal 2008 al 2015.Lo studio considera 52 pazienti maschi e 30 femmine; l'età media è 54.34 (Mediana=57). Gli interventi cardiotoracici a cui sono stati sottoposti sono riportati come segue: Tromboendoarterectomia polmonare (n=26), Coronary Artery Bypass Graft (n=22), Trapianto cardiaco (n=14), AVR (n=13), MVR (n=9), TVR (n=5), riparazione dissezione aortica di tipo A (n=4), Post-PCI (n=3), chirurgia esplorativa (n=3), Trapianto polmonare (n=3), Pericardiectomia (n=2), Partial anomalous pulmonary venous drainage (n=2), Lobectomia polmonare (n=1), Adrenalectomia (n=1), Riparazione del difetto del setto interventricolare (n=1).
Il VA-cECMO è stato sempre installato da un chirurgo cardiotoracico. Nei pazienti che non sono stati svezzati dal bypass cardiopolmonare il chirurgo ha eseguito la procedura subito al termine della chirurgia (n=50, 64.1%); in meno di 24 ore nel 8.9% (n=7); tra il 1° e il 4° giorno nel 20.5% dei casi (n=16); e nel 6.4% (n=5) dopo 4° giorno dalla chirurgia.
Quarantasette pazienti (57.3%) sono stati svezzati dall'ECMO; 8 (9.7%) sono stati convertiti da VA-cECMO in VV-ECMO, 2 (2.4%) in VA-ECMO periferico e 2 (2.4%) in Bi-VAD.
La mortalità intraospedaliera si è rivelata essere del 62.2% (n=51), mentre 37.8% dei pazienti (n=31) è stato completamente dimesso dall'unità di terapia intensiva. A 1 anno è stata registrata una sopravvivenza del 28.1% (n=24); a 2 anni la sopravvivenza è stata del 21.9% (n=18).Le complicanze più frequenti sono riportate come segue: Sanguinamento 96.34% (n=79); Insufficienza renale 62.2% (n=51); Insufficienza epatica 28% (n=23); Toracotomia Esplorativa 24.4% (n=20); Tamponamento cardiaco 9.76% (n=8); Ictus 8.5% (n=7)
; Ischemia distale degli arti inferiori 6.1% (n=5); Trombosi 4.8% (n=4); Fibrillazione/Tachicardia Ventricolare 3.6% (n=3); Ischemia Mesenterica 2.4% (n=2)
Il VA-cECMO è associato ad un elevato rischio di complicanze. Il sanguinamento è il più frequente e importante. Lo studio ha dimostrato che il BMI, l’età superiore a 70 anni, i livelli di lattati >4mmol/L, l’insufficienza epatica e renale in corso di ECMO sono fattori prognostici negativi e predittivi di mortalità.
Si è evidenziato che il supporto con VA-cECMO dimostra il più basso tasso di mortalità nei pazienti sottoposti a trapianto (31.2%, n=5), e le analisi di sopravvivenza a lungo termine confermano il beneficio dato.
Sono stati analizzati i dati di 82 pazienti sottoposti a supporto con VA-cECMO post-cardiochirurgici o in seguito a scompenso cardiaco refrattario a terapia dal 2008 al 2015.Lo studio considera 52 pazienti maschi e 30 femmine; l'età media è 54.34 (Mediana=57). Gli interventi cardiotoracici a cui sono stati sottoposti sono riportati come segue: Tromboendoarterectomia polmonare (n=26), Coronary Artery Bypass Graft (n=22), Trapianto cardiaco (n=14), AVR (n=13), MVR (n=9), TVR (n=5), riparazione dissezione aortica di tipo A (n=4), Post-PCI (n=3), chirurgia esplorativa (n=3), Trapianto polmonare (n=3), Pericardiectomia (n=2), Partial anomalous pulmonary venous drainage (n=2), Lobectomia polmonare (n=1), Adrenalectomia (n=1), Riparazione del difetto del setto interventricolare (n=1).
Il VA-cECMO è stato sempre installato da un chirurgo cardiotoracico. Nei pazienti che non sono stati svezzati dal bypass cardiopolmonare il chirurgo ha eseguito la procedura subito al termine della chirurgia (n=50, 64.1%); in meno di 24 ore nel 8.9% (n=7); tra il 1° e il 4° giorno nel 20.5% dei casi (n=16); e nel 6.4% (n=5) dopo 4° giorno dalla chirurgia.
Quarantasette pazienti (57.3%) sono stati svezzati dall'ECMO; 8 (9.7%) sono stati convertiti da VA-cECMO in VV-ECMO, 2 (2.4%) in VA-ECMO periferico e 2 (2.4%) in Bi-VAD.
La mortalità intraospedaliera si è rivelata essere del 62.2% (n=51), mentre 37.8% dei pazienti (n=31) è stato completamente dimesso dall'unità di terapia intensiva. A 1 anno è stata registrata una sopravvivenza del 28.1% (n=24); a 2 anni la sopravvivenza è stata del 21.9% (n=18).Le complicanze più frequenti sono riportate come segue: Sanguinamento 96.34% (n=79); Insufficienza renale 62.2% (n=51); Insufficienza epatica 28% (n=23); Toracotomia Esplorativa 24.4% (n=20); Tamponamento cardiaco 9.76% (n=8); Ictus 8.5% (n=7)
; Ischemia distale degli arti inferiori 6.1% (n=5); Trombosi 4.8% (n=4); Fibrillazione/Tachicardia Ventricolare 3.6% (n=3); Ischemia Mesenterica 2.4% (n=2)
Il VA-cECMO è associato ad un elevato rischio di complicanze. Il sanguinamento è il più frequente e importante. Lo studio ha dimostrato che il BMI, l’età superiore a 70 anni, i livelli di lattati >4mmol/L, l’insufficienza epatica e renale in corso di ECMO sono fattori prognostici negativi e predittivi di mortalità.
Si è evidenziato che il supporto con VA-cECMO dimostra il più basso tasso di mortalità nei pazienti sottoposti a trapianto (31.2%, n=5), e le analisi di sopravvivenza a lungo termine confermano il beneficio dato.
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