Tesi etd-08312012-131432 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
IERACE, CHIARA
URN
etd-08312012-131432
Titolo
La gastroparesi: dall'inquadramento clinico alle nuove prospettive terapeutiche con impianto di neurostimolatore elettrico
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Marchi, Santino
Parole chiave
- Enterra
- gastroparesi
- GES
- neurostimolatore elettrico
Data inizio appello
25/09/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2052
Riassunto
INTRODUZIONE: la gastroparesi è un disturbo funzionale caratterizzato da ritardo nello svuotamento gastrico in assenza di ostacolo meccanico e associato a sintomatologia dispeptica. Si tratta di una patologia sottostimata, spesso non diagnosticata e difficile da distinguere da altre condizioni cliniche caratterizzate dalla stessa modalità di presentazione. La diagnosi viene eseguita utilizzando metodiche che investigano lo svuotamento gastrico tra cui soprattutto la scintigrafia che rappresenta il gold standard. Le opzioni terapeutiche da adottare in caso di gastroparesi comprendono la terapia dietetica associata o meno all’utilizzo di farmaci procinetici e antiemetici e, nei casi pi gravi, il ricorso alla chirurgia. In questo ambito rientra la tecnica emergente definita GES (gastric electrical stimulation) con impianto di neurostimolatore elettrico.
SCOPO DELLO STUDIO: analizzare e confrontare i risultati della GES negli studi presenti in letteratura. Identificare i potenziali candidati all'impianto di neurostimolatore e giungere ad un algoritmo diagnostico terapeutico utilizzabile in caso di sintomi riferibili alla gastroparesi.
MATERIALI E METODI: sono stati osservati 89 pazienti con sintomi compatibili con quelli della gastroparesi, 69 sono stati arruolati poiché presentavano la sintomatologia da più di 12 mesi e sono stati sottoposti ad un questionario sintomatologico ricavato dal Gastroparesis Cardinal Symptom Index e volto a valutare gravità e frequenza di vomito, nausea, sazietà precoce e ripienezza postprandiale. A questo punto, in maniera del tutto arbitraria, non essendo ancora presente una letteratura a riguardo, veniva scelto di fissare a ≥ 10 il cut-off numerico basato sulla sintomatologia presentata dal paziente tale da costituire indicazione all’impianto. Nei 28 pazienti con score ≥ 10 si procedeva con una terapia farmacologica da mantenere per 3 mesi a base di inibitori di pompa protonica, procinetici, antiemetici, antimeteorici, etc. a seconda del disturbo dominante presentato.
Trascorsi i 3 mesi, tutti i pazienti venivano rivalutati ambulatorialmente e gli veniva nuovamente somministrato il questionario sintomatologico. I pazienti in cui il nuovo punteggio registrato fosse minore di 10, continuavano ad essere seguiti presso l’Ambulatorio dei Disturbi Funzionali e Motori dell’Apparato Digerente del Dipartimento di Gastroenterologia.
Mentre ai pazienti con punteggio ancora ≥ 10 veniva proposto l’impianto di neurostimolatore. Presso la Chirurgia IV dell’AOU Pisana sono stati eseguiti 4 impianti.
RISULTATI: l’età media nel gruppo di 89 pazienti con Postprandial Distress sympoms esaminati era 52,7 anni e, come osservato in letteratura, si evidenzia la maggior frequenza di sintomi di tipo dispeptico nei soggetti di sesso femminile con un rapporto maschi:femmine=1:2,7 (24 maschi e 65 femmine). 48 pazienti su 89 (il 54%) non presentavano positività anamnestica per patologie croniche e, pertanto, la sintomatologia dispeptica può essere considerata come idiopatica. Anche questo dato è in sintonia con quanto emerge dagli altri studi.
Interessanti sono i dati emersi incrociando i risultati ottenuti con lo studio scintigrafico dello svuotamento gastrico e gli score sintomatologici. Degli 89 pazienti, infatti, 21 eseguono la scintigrafia e tra questi 9 presentano un T1/2 > 120 e 12 un T1/2 ≤ 120. Nel primo gruppo di pazienti lo score sintomatologico, ricavato utilizzando il questionario del Gastroparesis Cardinal Symptom Index, aveva un valore medio di 19.7, mentre, nel gruppo di pazienti con esame scintigrafico negativo, il valore medio si attestava addirittura a 22.9. Anche facendo una comparazione tra i risultati dello studio scintigrafico dello svuotamento gastrico e il dolore soggettivo percepito dal paziente, valutato mediante la scala analogica visiva (VAS), non si registrano variazioni significative tra i due gruppi essendo in entrambi il valore di VAS medio ≈ 7.1.
Si è inoltre proceduto nel monitoraggio postimpianto dei 4 pazienti sottoposti a GES, valutando le variazioni dello score sintomatologico, la velocità di svuotamento gastrico (con scintigrafia e breath test),e monitorando la glicemia.
CONCLUSIONI: Nonostante gli studi statisticamente significativi sugli effetti della GES siano ancora pochi si può comunque affermare che si tratti di uno strumento che può essere particolarmente utile nel controllo dei sintomi associati a gastroparesi refrattaria alla terapia medica. Inoltre risulta avere un ruolo importante anche nel garantire un migliore controllo metabolico nei pazienti con gastroparesi correlata al diabete. È, però, necessaria l’esecuzione di un percorso diagnostico-terapeutico estremamente accurato affinché possano essere identificati coloro che potranno giovare di tale terapia.
SCOPO DELLO STUDIO: analizzare e confrontare i risultati della GES negli studi presenti in letteratura. Identificare i potenziali candidati all'impianto di neurostimolatore e giungere ad un algoritmo diagnostico terapeutico utilizzabile in caso di sintomi riferibili alla gastroparesi.
MATERIALI E METODI: sono stati osservati 89 pazienti con sintomi compatibili con quelli della gastroparesi, 69 sono stati arruolati poiché presentavano la sintomatologia da più di 12 mesi e sono stati sottoposti ad un questionario sintomatologico ricavato dal Gastroparesis Cardinal Symptom Index e volto a valutare gravità e frequenza di vomito, nausea, sazietà precoce e ripienezza postprandiale. A questo punto, in maniera del tutto arbitraria, non essendo ancora presente una letteratura a riguardo, veniva scelto di fissare a ≥ 10 il cut-off numerico basato sulla sintomatologia presentata dal paziente tale da costituire indicazione all’impianto. Nei 28 pazienti con score ≥ 10 si procedeva con una terapia farmacologica da mantenere per 3 mesi a base di inibitori di pompa protonica, procinetici, antiemetici, antimeteorici, etc. a seconda del disturbo dominante presentato.
Trascorsi i 3 mesi, tutti i pazienti venivano rivalutati ambulatorialmente e gli veniva nuovamente somministrato il questionario sintomatologico. I pazienti in cui il nuovo punteggio registrato fosse minore di 10, continuavano ad essere seguiti presso l’Ambulatorio dei Disturbi Funzionali e Motori dell’Apparato Digerente del Dipartimento di Gastroenterologia.
Mentre ai pazienti con punteggio ancora ≥ 10 veniva proposto l’impianto di neurostimolatore. Presso la Chirurgia IV dell’AOU Pisana sono stati eseguiti 4 impianti.
RISULTATI: l’età media nel gruppo di 89 pazienti con Postprandial Distress sympoms esaminati era 52,7 anni e, come osservato in letteratura, si evidenzia la maggior frequenza di sintomi di tipo dispeptico nei soggetti di sesso femminile con un rapporto maschi:femmine=1:2,7 (24 maschi e 65 femmine). 48 pazienti su 89 (il 54%) non presentavano positività anamnestica per patologie croniche e, pertanto, la sintomatologia dispeptica può essere considerata come idiopatica. Anche questo dato è in sintonia con quanto emerge dagli altri studi.
Interessanti sono i dati emersi incrociando i risultati ottenuti con lo studio scintigrafico dello svuotamento gastrico e gli score sintomatologici. Degli 89 pazienti, infatti, 21 eseguono la scintigrafia e tra questi 9 presentano un T1/2 > 120 e 12 un T1/2 ≤ 120. Nel primo gruppo di pazienti lo score sintomatologico, ricavato utilizzando il questionario del Gastroparesis Cardinal Symptom Index, aveva un valore medio di 19.7, mentre, nel gruppo di pazienti con esame scintigrafico negativo, il valore medio si attestava addirittura a 22.9. Anche facendo una comparazione tra i risultati dello studio scintigrafico dello svuotamento gastrico e il dolore soggettivo percepito dal paziente, valutato mediante la scala analogica visiva (VAS), non si registrano variazioni significative tra i due gruppi essendo in entrambi il valore di VAS medio ≈ 7.1.
Si è inoltre proceduto nel monitoraggio postimpianto dei 4 pazienti sottoposti a GES, valutando le variazioni dello score sintomatologico, la velocità di svuotamento gastrico (con scintigrafia e breath test),e monitorando la glicemia.
CONCLUSIONI: Nonostante gli studi statisticamente significativi sugli effetti della GES siano ancora pochi si può comunque affermare che si tratti di uno strumento che può essere particolarmente utile nel controllo dei sintomi associati a gastroparesi refrattaria alla terapia medica. Inoltre risulta avere un ruolo importante anche nel garantire un migliore controllo metabolico nei pazienti con gastroparesi correlata al diabete. È, però, necessaria l’esecuzione di un percorso diagnostico-terapeutico estremamente accurato affinché possano essere identificati coloro che potranno giovare di tale terapia.
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