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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08312011-230736


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CATRAMBONE, MARCO
URN
etd-08312011-230736
Titolo
Stesicoro. Contesto storico e tradizione letteraria.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
SCIENZE DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Medda, Enrico
Parole chiave
  • critica testuale
  • lirica greca arcaica
  • poesia frammentaria
  • Stesicoro
  • tradizione letteraria
Data inizio appello
19/09/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/09/2051
Riassunto
La trattazione è preceduta da un breve quadro introduttivo, nel quale viene dato conto delle principali acquisizioni della critica stesicorea a partire dai cospicui ritrovamenti papiracei della seconda metà del Novecento, nonché il graduale cambiamento nella percezione di Stesicoro sul piano della storia letteraria.
L'elaborato si compone di sei capitoli.
Il cap. 1 analizza estensivamente i testimonia antichi relativi alla biografia del poeta. Una valutazione critica sulla generale attendibilità delle fonti viene fornita su singoli aspetti, quali gli ambienti geografici di riferimento, la famiglia, le leggende relative alla morte e sepoltura, la cronologia.
Il cap. 2 si concentra sui vari generi letterari (carmi pederotici, peani, inni, ecc.) attribuiti al poeta dalla canonizzazione antica, isolando i casi in cui tali attribuzioni sollevano problemi di ordine interpretativo; segue un catalogo generale relativo al corpus delle opere, sia di trasmissione papiracea che indiretta su codice, con brevi considerazioni (ove possibile) sul contenuto delle stesse.
Il cap. 3 affronta le delicate questioni relative al contesto e alla performance. Nel primo caso, vengono discussi frammenti e testimonianze che consentono inferenze sulle condizioni esterne (pubblico, committenza, ecc.) entro le quali si collocava l'occasione del canto. Nel secondo caso, viene riesaminato il problema relativo alle modalità esecutive dei poemi, e in particolare la vexata quaestio circa la loro natura corale e/o monodico-citarodica.
Il cap. 4 prende in considerazione il rapporto del poeta con la tradizione letteraria rappresentata dai poemi omerici. Dopo una breve discussione in merito alle testimonianze antiche sulla questione, vengono presi in esame estesi campioni di frammenti stesicorei, nel tentativo di mostrare, di volta in volta, con quali modalità Stesicoro riprenda forme espressive e situazioni narrative presenti nei poemi omerici e, viceversa, in che misura se ne distacchi attraverso proprie originali rielaborazioni.
Il cap. 5 si propone di esemplificare i modi della ricezione di Stesicoro nei testi del dramma attico del V sec. Viene analizzato con particolare attenzione il caso dell'Orestea, che viene messo sistematicamente a confronto con l'omonima trilogia eschilea e con i drammi di argomento affine di Sofocle ed Euripide. A partire dalle successive rielaborazioni dei tragici e valutando il peso dei testi di età arcaica e classica relativi alla saga dei Pelopidi, viene fornita una nuova ipotesi di ricostruzione del poema stesicoreo.
Il cap. 6 offre un tentativo di interpretazione della poetica stesicorea, condotta a partire dai termini-chiave di ‘immagine’ e ‘discorso’. Sotto la prima etichetta vengono inclusi ed analizzati diffusamente i frammenti in cui, allontanandosi dalla linea di narrazione principale, il poeta mostra un indugio nella descrizione di ambienti, paesaggi e dettagli ornamentali. Nella seconda si mette in rilievo il ruolo predominante dei discorsi diretti all'interno della produzione superstite, svolgendo alcune considerazioni sulla struttura, la tipologia e la funzionalità narrativa.
Le singole sezioni sono accompagnate, ove necessario al ragionamento, da note di carattere filologico e metrico, che analizzano alcuni dei principali problemi testuali dei frammenti stesicorei e degli altri testi di volta in volta discussi.
Concludono la trattazione un repertorio bibliografico delle opere citate e un indice dei contenuti.
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