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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08302023-113809


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MUSICO', CHIARA
Indirizzo email
c.musico@studenti.unipi.it, musicochiara@gmail.com
URN
etd-08302023-113809
Titolo
Ventri in Guerra - La battaglia del grembo materno nel cinema italiano
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Tognolotti, Chiara
correlatore Marinai, Eva
Parole chiave
  • actresses
  • attrici
  • belly
  • cancellation of the belly
  • cancellazione del ventre
  • cinema
  • cinema
  • cinema italiano
  • donna
  • history of Italian cinema
  • Italian cinema
  • loren
  • loren
  • madre
  • magnani
  • magnani
  • maternità
  • mother
  • motherhood
  • pose; woman
  • poses.
  • storia del cinema italiano
  • teatro
  • theater
  • ventre
Data inizio appello
28/09/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il corpo femminile è da sempre catalizzatore di interesse: l’immagine delle attrici è molto più della mera ostentazione di una bellezza ideale, ma è veicolo di valori politici e sociali e porta con sé delle origini profonde e radicate nella cultura in cui si propaga. Ecco quindi che la forma fisica, il vestiario e tutto ciò che interessa l’immagine non sono altro che il risultato di una strumentalizzazione del corpo femminile per la diffusione di un certo messaggio. Si veda l’abbondanza dei fianchi e del seno di Sophia Loren: caratteristiche comuni a tutte le “maggiorate fisiche”, donne fortemente sessualizzate e simbolo di bellezza contadina, che sono particolarmente apprezzate negli anni Cinquanta per la loro “accessibilità”. Le Maggiorate, con le loro curve, sono l’Inno alla prosperità, alla salute, alla fertilità e alla semplicità. Rassicurano il pubblico, ne permettono il rispecchiamento, diffondono un ideale di bellezza tutto italiano. L’italianità di queste dive non rappresenta solo una rinascita da un passato fascista, ma anche un legame fra queste ed il paesaggio: la loro naturalezza è innata, proprio perchè sono italiane, proprio perchè sono nate in uno dei paesi più belli del mondo. La donna-paesaggio è l’immagine della florida femminilità italiana che viene esportata in un periodo di ripresa, durante il quale il paese si è posto dei grandi obiettivi di crescita sia economica che demografica. Donne fertili per un paese fertile. Donne madri per un’Italia prosperosa. Ma se queste dive tutte italiane incarnano la fecondità: perché, fra le caratteristiche fisiche esaltate dai corpi delle “Maggiorate”, il ventre non è incluso? Non è forse vero che il simbolo di maternità e fertilità per eccellenza è proprio il grembo? Il mio lavoro si pone l’obiettivo di indagare la questione centrando lo studio su due madri tanto diverse quanto vicine: Anna Magnani e Sophia Loren.
Nel primo capitolo, si indagheranno le forme del passato esplorando varie fonti iconografiche dell’arte pre-cristiana e individuando le varie rappresentazioni di fertilità femminile. Il focus sarà, appunto, il grembo.
Il secondo capitolo attraversa la questione dell’animalizzazione femminile e di quanto, il parto, abbia rappresentato a lungo una validazione identitaria: mentre gli uomini possono definirsi tali solo dopo aver combattuto in uno scontro bellico, le donne divengono autentiche unicamente dopo aver affrontato la guerra del parto.
Nel terzo capitolo, i protagonisti saranno i manuali di recitazione dell’Ottocento. Qui, consultando i vari prontuari e cataloghi, si cercheranno le pose che indichino il ventre, la maternità. Sarà posta attenzione anche alle serie di gesti tecnici catturati con la cronofotografia, in cui le differenze di rappresentazione tra i gesti femminili e quelli maschili è molto evidente.
Il quarto ed il quinto capitolo sono incentrati sul lato materno delle due protagoniste del lavoro: Magnani e Loren. I film che si prenderanno in esame per la prima saranno "Roma Città Aperta", "Mamma Roma", "Bellissima", "L’Onorevole Angelina". Per Loren, invece, verranno portati all’attenzione "Ieri Oggi Domani", "La Ciociara", "Matrimonio All’italiana", "Donna del Fiume". In entrambi i capitoli si indagherà sulle modalità attraverso le quali, tramite il gesto ed il vestiario, il ventre acquisisce visibilità o viene nascosto.
Nel sesto e nel settimo capitolo, invece, Magnani e Loren saranno osservate in chiave erotica. Anche qui, il vestiario ed il gesto saranno delle lenti per esplorare la guerra del ventre nell’erotismo: mondo tangente a quello materno e molto problematico, soprattutto per il peso che questo ha avuto e continua ad avere nella sessualizzazione e nell’oggettificazione del corpo femminile. Magnani sarà osservata in "Mamma Roma", Loren in "L’oro di Napoli" e in "Pane, amore e..." .

The female body has always been a catalyst of interest: the image of actresses is much more than the mere ostentation of an ideal beauty, but it is a vehicle of political and social values and carries with it deep and rooted origins in the culture in which it propagates. Here, therefore, the physical form, the clothing and everything that interests the image are nothing more than the result of an exploitation of the female body for the spread of a certain message. See the abundance of the hips and breasts of Sophia Loren: characteristics common to all the "increased physical", strongly sexualized women and symbol of peasant beauty, which are particularly appreciated in the fifties for their “accessibility”. The majors, with their curves, are the Hymn to prosperity, health, fertility and simplicity. They reassure the public, allow it to be reflected, spread an all-Italian ideal of beauty. The Italianness of these divas is not only a rebirth from a fascist past, but also a link between these and the landscape: their naturalness is innate, precisely because they are Italian, precisely because they were born in one of the most beautiful countries in the world. The woman-landscape is the image of the flourishing Italian femininity that is exported in a period of recovery, during which the country has set itself great objectives of both economic and demographic growth. Fertile women for a fertile country. Women mothers for a prosperous Italy. But if these divas all Italian embody fecundity: why, among the physical characteristics exalted by the bodies of the “Majors”, the belly is not included? Is it not true that the symbol of motherhood and fertility par excellence is precisely the womb? My work aims to investigate the issue by focusing the study on two mothers as different as close: Anna Magnani and Sophia Loren.
In the first chapter, the forms of the past will be investigated by exploring various iconographic sources of pre-Christian art and identifying the various representations of female fertility. The focus will be, precisely, the womb: its appearance, its exaltation or concealment.
The second chapter deals with the question of female animalization and how much, childbirth, has long represented a validation of identity: while men can define themselves as such only after having fought in battle, women become authentic only after having faced the war of childbirth.
In the third chapter, the protagonists will be the acting manuals of the nineteenth century. Here, consulting the various manuals and catalogs, we will look for the poses that indicate the belly, motherhood. Attention will also be paid to the series of technical gestures captured with chronophotography, in which the differences in representation between female and male gestures is very evident.
The fourth and fifth chapters focus on the maternal side of the two protagonists of the work: Magnani and Loren. The films that will be examined for the premiere will be "Roma Città Aperta", "Mamma Roma", "Bellissima", "L'onorevole Angelina". For Loren, instead, will be brought to attention "Ieri Oggi Domani", "La Ciociara", "Matrimonio all'italiana", "la donna del fiume". In both chapters we will investigate the ways through which, through gesture and clothing, the belly acquires visibility or is hidden.
In the sixth and seventh chapters, however, Magnani and Loren will be observed in an erotic key. Here, too, clothing and gesture will be slow to explore the war of the belly in eroticism: a world tangent to the maternal one and very problematic, especially for the weight that this has had and continues to have in the sexualization and objectification of the female body. Magnani will be observed in "Mamma Roma", Loren in "L'oro di Napoli" and in "Pane, amore e..." .
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