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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08302012-195303


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
TARGI, LIDIA
URN
etd-08302012-195303
Titolo
Accompagnamento all'età adulta di giovani con disabilità lieve. Valutazione ex ante di un progetto di intervento
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
PROGRAMMAZIONE E POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Dott. Tomei, Gabriele
Parole chiave
  • disabilità lieve
  • giovani
  • progetto
Data inizio appello
01/10/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/10/2052
Riassunto
“Accompagnamento all'età adulta di giovani con disabilità lieve. Valutazione ex ante di un progetto di intervento”
La disabilità lieve non è migliore né peggiore di altre tipologie di disabilità. Se a questa particolare condizione si aggiunge una fragilità familiare ed uno scarso sostegno delle istituzioni presenti nel territorio, si attivano cause e dinamiche per rendere ancora più vulnerabili soggetti che, già di per sé, possono essere considerati a rischio di esclusione sociale. La promozione del diritto alla cittadinanza, il concetto di salute come condizione di ben-essere e non assenza di malattia, unite ai mutamenti del welfare italiano e alla maggiore partecipazione dei privati per una risposta ai bisogni che emergono dal territorio, sono le linee con cui è condotta questo lavoro. La scelta di questo tipo di riflessione nasce direttamente sul campo e dall’esperienza personale della candidata all’interno di una realtà come una casa famiglia per adolescenti. Al termine massimo di permanenza dentro la struttura i percorsi di accompagnamento verso una vita autonoma seguono strade diverse. In Versilia esiste la reale difficoltà per quei soggetti che hanno una disabilità lieve e nessuna protezione o sostegno familiare alle spalle .A tali problematiche, le risposte sociali del luogo sono spesso caotiche e disorganizzate incapaci di generare una replica efficace ed efficiente, sia in termini sia economici che sociali. Spesso accade che, non potendo escludere la “presa in carico” da parte dei servizi competenti, i ragazzi con problematiche familiari e con disabilità lieve, vengano inseriti in percorsi e/o strutture pensate ed organizzate per soggetti con disabilità maggiori. Questa prassi, dettata dall’insufficienza di risorse, ha conseguenze importanti: dapprima l’elevato costo che la cittadinanza si fa carico, essendo una struttura per disabili gravi, molto più specializzata e quindi molto più costosa per la collettività. In secondo luogo, possono essere esclusi soggetti che trarrebbero maggior beneficio dalle migliori cure del personale medico e sanitario, che operano all’interno della struttura. Infine, l’autonomia della persona, il proprio sviluppo e l’accrescimento delle proprie competenze e responsabilità verrebbe meno, in quanto l’organizzazione per accogliere ospiti con disabilità gravi o medio gravi, poco si confarebbe con lo stimolo all’autonomia specifico per i soggetti a disabilità “inferiore”. Il primo capitolo apre la discussione sullo scenario attuale della disabilità, in Italia ed in Europa, sottolineando i passi con cui si è arrivati alle attuali terminologie e strumenti d’uso. Nel secondo capitolo invece, l’idea di base è la valutazione ex ante di un progetto di intervento, attraverso un’ottica di programmazione circolare, costruendo cioè il progetto contestualmente ai vincoli e limitazioni che il percorso di costruzione possiede e si concluderà nel terzo capitolo con l’ideazione di un servizio che prevede nel territorio della Versilia la creazione di un gruppo appartamento per disabili lievi, alla luce delle difficoltà economiche che l’intero paese sta attraversando e delle peculiarità della regione Toscana, così come si evince dalla lettura della bozza del PSSIR 2011/2015, che al momento è in fase di sostanziale revisione da parte della regione Toscana.
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