Tesi etd-08302012-101417 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
RIZZO, ALESSANDRO
URN
etd-08302012-101417
Titolo
Una lettera del 1496 emessa dal sultano Qā’itbāy a favore dei mercanti fiorentini.
Relazioni commerciali tra Firenze e l’impero mamelucco nel XV secolo.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
STORIA E CIVILTA'
Relatori
relatore Petralia, Giuseppe
controrelatore Bauden, Frédéric
controrelatore Bauden, Frédéric
Parole chiave
- Alessandria Amari Dīwān Pepe
Data inizio appello
17/09/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/09/2052
Riassunto
Trascrizione, traduzione e analisi di una lettera del 1496 emessa dalla cancelleria mamelucca a favore dei mercanti fiorentini, conservata all'Archivio di Stato di Firenze. La lettera viene contestualizzata storicamente.
Nel 1406 le truppe fiorentine avevano conquistato Pisa e ciò aveva fornito a Firenze l’occasione per dotarsi, nel giro di pochi anni, di uno sbocco marino. La narrazione storica parte con il 1421, anno dell’acquisto di Porto Pisano, ultima concreta testimonianza della tradizione mercantile e navale pisana. Da questa data i mercanti di Firenze ebbero la possibilità di viaggiare su galee fiorentine, non dovendosi più imbarcare su navi “straniere” (capitolo 1).
Nel capitolo 2 ho concentrato l’attenzione sulle missioni diplomatiche portate a termine tra Firenze ed il Cairo negli anni che precedettero l’emissione della lettera del 1496: i rapporti si fecero più intensi, come più numerose risultano le testimonianze di questo periodo ad essi relativi. Analizzando la natura delle ambasciate ho così potuto scoprire che le relazioni non si limitavano al piano commerciale, ma racchiudevano anche importanti risvolti politici.
Nei capitoli 3 e 4 ho comunque focalizzato l’attenzione sugli scambi commerciali, oggetto del documento tradotto. Nel capitolo 3 ho preso in esame gli spazi entro i quali i mercanti vivevano e svolgevano le proprie attività. Dal momento che la lettera del 1496 è indirizzata al governatore di Alessandria e proprio in quest’ultima località avveniva la maggior parte delle operazioni di scambio tra mercanti occidentali e mercanti musulmani ho studiato più attentamente il caso di questa città. Nel capitolo 4 mi occupo invece dei prodotti importati ed esportati dai commercianti di Firenze.
Ho poi ritenuto necessario, prima di passare ad occuparmi del rotolo dell’Archivio fiorentino, ricercare e quindi fornire alcune informazioni generali sulla cancelleria mamelucca, che emise il citato documento (capitolo 5).
Infine nel capitolo 6 prendo in esame la lettera del 1496, mentre il capitolo 7 ne presenta la trascrizione e la traduzione insieme ad alcune note di commento.
Nel 1406 le truppe fiorentine avevano conquistato Pisa e ciò aveva fornito a Firenze l’occasione per dotarsi, nel giro di pochi anni, di uno sbocco marino. La narrazione storica parte con il 1421, anno dell’acquisto di Porto Pisano, ultima concreta testimonianza della tradizione mercantile e navale pisana. Da questa data i mercanti di Firenze ebbero la possibilità di viaggiare su galee fiorentine, non dovendosi più imbarcare su navi “straniere” (capitolo 1).
Nel capitolo 2 ho concentrato l’attenzione sulle missioni diplomatiche portate a termine tra Firenze ed il Cairo negli anni che precedettero l’emissione della lettera del 1496: i rapporti si fecero più intensi, come più numerose risultano le testimonianze di questo periodo ad essi relativi. Analizzando la natura delle ambasciate ho così potuto scoprire che le relazioni non si limitavano al piano commerciale, ma racchiudevano anche importanti risvolti politici.
Nei capitoli 3 e 4 ho comunque focalizzato l’attenzione sugli scambi commerciali, oggetto del documento tradotto. Nel capitolo 3 ho preso in esame gli spazi entro i quali i mercanti vivevano e svolgevano le proprie attività. Dal momento che la lettera del 1496 è indirizzata al governatore di Alessandria e proprio in quest’ultima località avveniva la maggior parte delle operazioni di scambio tra mercanti occidentali e mercanti musulmani ho studiato più attentamente il caso di questa città. Nel capitolo 4 mi occupo invece dei prodotti importati ed esportati dai commercianti di Firenze.
Ho poi ritenuto necessario, prima di passare ad occuparmi del rotolo dell’Archivio fiorentino, ricercare e quindi fornire alcune informazioni generali sulla cancelleria mamelucca, che emise il citato documento (capitolo 5).
Infine nel capitolo 6 prendo in esame la lettera del 1496, mentre il capitolo 7 ne presenta la trascrizione e la traduzione insieme ad alcune note di commento.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |