Tesi etd-08302012-092536 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
LANZA, BENEDETTA
URN
etd-08302012-092536
Titolo
Arte nella terapia terapia nell'arte
Il valore dell'arte in un'esperienza terapeutica di gruppo
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
STORIA DELL'ARTE
Relatori
relatore Prof. Tosi, Alessandro
Parole chiave
- arte
- arteterapia
- terapia
Data inizio appello
28/09/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/09/2082
Riassunto
L'arte si intreccia con la vita di tutti i giorni. E' una risorsa da non sottovalutare. Educare all'arte significa offrire a ognuno, attraverso l'esperienza artistica, unica e irripetibile, l'opportunità di sviluppare una sensibilità individuale e un'autonomia nella lettura del mondo circostante. L'esperienza estetica, infatti, coinvolge in un percorso creativo che mira a rinnovare e ampliare lo sguardo verso la realtà che ci circonda. In quest'ottica diventa fondamentale favorire un rapporto attivo nell'incontro fra l'arte e la quotidianità, fornire all'individuo strumenti per leggerla e comprenderla in modo libero.
Come arte si intende qui il momento specifico di creazione e utilizzo di linguaggi diversi da quello verbale. Proporre situazioni di un'educazione informale all'arte diventa, quindi, una risorsa formativa di grande potenzialità per il fruitore.
Questo lavoro vuole esaminare e descrivere la genesi e la relizzazione di un'esperienza che vede l'arte strumento di libera crescita e libero sviluppo di una coscienza artistica, nonchè mezzo, strumento e veicolo fondamentale in un contesto terapeutico di gruppo. Si vuole testimoniare l'incontro fra professionalità differenti quali una storica dell'arte e due psicologhe e la costruzione di un percorso terapeutico che parte dalle opere d'arte e dall'esperienza artistica e volge verso un concetto di salute integrato.
Ne l' «Antefatto. Una storica dell'arte in uno studio di psicologia clinica» si prendono in considerazione le motivazioni che portano una storica dell'arte in uno studio di psicologia clinica e si sono definite le caratteristiche delll'arte in quanto mezzo di espressione e comunicazione differente da qualsiasi altro linguaggio.
Nel primo capitolo «Il potere dell'arte» si affronta il tema dell'importanza e della centralità dell'arte e dell'esperienza estetica per la crescità di un individuo e dell'intera società, sottolineando quanto l'arte possa svolgere un'azione concreta e attiva rispetto alla costruzione e definizione di una personalità completa e matura.
Si analizzano le teorie sulla percezione di Arnheim e Gombrich e le teorie del contenuto in riferimento alle riflessioni psicoanalitiche sull'arte facendo riferimento a Sigmund Freud, Ignazio Matte Blanco, Graziella Magherini.
Nel secondo capitolo «La costruzione di un progetto terapeutico integrato» si fa riferimento alla costruzione dell'intervento di cura di gruppo che utilizza il linguaggio visivo e il linguaggio artistico come stimolo e veicolo di espressione, nel rispetto e nella valorizzazione delle competenze specifiche e nella multidisciplinarietà, a partire da tre professionalità e competenze diverse e dai concetti chiave che si pongono a fondamento del progetto: la realizzazione di un laboratorio di gruppo; l'utilizzo dell'arte e delle immagini; l'idea di una tematica legata al corpo vissuto e all'esperienza vissuta.
Successivamente si spiegano le ragioni della scelta dell'arte come elemento centrale dell'esperienza e della scelta del gruppo come esperienza terapeutica. Vengono definiti gli obiettivi formativi dell'esperienza, che coinvolgono direttamente la figura dello storico dell'arte e quelli terapeutici, inerenti le competenze delle psicologhe.
Nel terzo capitolo «L'esperienza vissuta e l'arte» si descrive e analizza l'esperienza pensata in otto incontri suddivisi per tematiche: origine, socialità, passione, conflitto, limite, nutrimento, in-espressione, pudore. Ciascun incontro si apre con la visione di opere d'arte riguardanti gli argomenti selezionati. Dopo la visione delle opere e la lettura delle stesse, i partecipanti al gruppo realizzano un disegno o un lavoro creativo sull'argomento guida. Dopo aver effettuato il lavoro, ciascuno con i propri tempi e le proprie modalità, si esprime partendo da ciò che è stato fatto e dalle suggestioni suscitate dalle opere viste, che agiscono in qualità di stimoli target.
Nel quarto capitolo «La creatività del gruppo» si sottolineano le caratteristiche del disegno quale modalità espressiva spontanea e libera e si presentano i lavori realizzati dai partecipanti, che hanno messo a disposizione le loro creazioni donando unicità e ricchezza a questo studio.
Nel quinto capitolo «Scala di Valutazione del Rapporto dell'Individuo con il Linguaggio dell'Arte», si è voluto analizzare, a conclusione di questa dissertazione, il questionario proposto ai partecipanti prima dell'inizio dell'esperienza e alla fine della stessa. I dati raccolti contribuiranno alla creazione di nuovi percorsi che verranno realizzati dopo questa prima fase sperimentale.
Nelle «Conclusioni» si traccia in sintesi un primo bilancio dell'esperienza rispetto alle aspettative iniziali e ai risultati ottenuti.
Come arte si intende qui il momento specifico di creazione e utilizzo di linguaggi diversi da quello verbale. Proporre situazioni di un'educazione informale all'arte diventa, quindi, una risorsa formativa di grande potenzialità per il fruitore.
Questo lavoro vuole esaminare e descrivere la genesi e la relizzazione di un'esperienza che vede l'arte strumento di libera crescita e libero sviluppo di una coscienza artistica, nonchè mezzo, strumento e veicolo fondamentale in un contesto terapeutico di gruppo. Si vuole testimoniare l'incontro fra professionalità differenti quali una storica dell'arte e due psicologhe e la costruzione di un percorso terapeutico che parte dalle opere d'arte e dall'esperienza artistica e volge verso un concetto di salute integrato.
Ne l' «Antefatto. Una storica dell'arte in uno studio di psicologia clinica» si prendono in considerazione le motivazioni che portano una storica dell'arte in uno studio di psicologia clinica e si sono definite le caratteristiche delll'arte in quanto mezzo di espressione e comunicazione differente da qualsiasi altro linguaggio.
Nel primo capitolo «Il potere dell'arte» si affronta il tema dell'importanza e della centralità dell'arte e dell'esperienza estetica per la crescità di un individuo e dell'intera società, sottolineando quanto l'arte possa svolgere un'azione concreta e attiva rispetto alla costruzione e definizione di una personalità completa e matura.
Si analizzano le teorie sulla percezione di Arnheim e Gombrich e le teorie del contenuto in riferimento alle riflessioni psicoanalitiche sull'arte facendo riferimento a Sigmund Freud, Ignazio Matte Blanco, Graziella Magherini.
Nel secondo capitolo «La costruzione di un progetto terapeutico integrato» si fa riferimento alla costruzione dell'intervento di cura di gruppo che utilizza il linguaggio visivo e il linguaggio artistico come stimolo e veicolo di espressione, nel rispetto e nella valorizzazione delle competenze specifiche e nella multidisciplinarietà, a partire da tre professionalità e competenze diverse e dai concetti chiave che si pongono a fondamento del progetto: la realizzazione di un laboratorio di gruppo; l'utilizzo dell'arte e delle immagini; l'idea di una tematica legata al corpo vissuto e all'esperienza vissuta.
Successivamente si spiegano le ragioni della scelta dell'arte come elemento centrale dell'esperienza e della scelta del gruppo come esperienza terapeutica. Vengono definiti gli obiettivi formativi dell'esperienza, che coinvolgono direttamente la figura dello storico dell'arte e quelli terapeutici, inerenti le competenze delle psicologhe.
Nel terzo capitolo «L'esperienza vissuta e l'arte» si descrive e analizza l'esperienza pensata in otto incontri suddivisi per tematiche: origine, socialità, passione, conflitto, limite, nutrimento, in-espressione, pudore. Ciascun incontro si apre con la visione di opere d'arte riguardanti gli argomenti selezionati. Dopo la visione delle opere e la lettura delle stesse, i partecipanti al gruppo realizzano un disegno o un lavoro creativo sull'argomento guida. Dopo aver effettuato il lavoro, ciascuno con i propri tempi e le proprie modalità, si esprime partendo da ciò che è stato fatto e dalle suggestioni suscitate dalle opere viste, che agiscono in qualità di stimoli target.
Nel quarto capitolo «La creatività del gruppo» si sottolineano le caratteristiche del disegno quale modalità espressiva spontanea e libera e si presentano i lavori realizzati dai partecipanti, che hanno messo a disposizione le loro creazioni donando unicità e ricchezza a questo studio.
Nel quinto capitolo «Scala di Valutazione del Rapporto dell'Individuo con il Linguaggio dell'Arte», si è voluto analizzare, a conclusione di questa dissertazione, il questionario proposto ai partecipanti prima dell'inizio dell'esperienza e alla fine della stessa. I dati raccolti contribuiranno alla creazione di nuovi percorsi che verranno realizzati dopo questa prima fase sperimentale.
Nelle «Conclusioni» si traccia in sintesi un primo bilancio dell'esperienza rispetto alle aspettative iniziali e ai risultati ottenuti.
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