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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08302011-085518


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PIRROTTA, ANGELA
URN
etd-08302011-085518
Titolo
Enrico Emanuelli : vita scritta e vissuta
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Relatori
relatore Prof. Ciccuto, Marcello
Parole chiave
  • giornalismo
  • narrativa
  • biografia
Data inizio appello
19/09/2011
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
19/09/2051
Riassunto
Il presente lavoro ha come obiettivo quello di ripercorrere, tramite la lettura di opere scelte e contributi critici, la produzione letteraria di Enrico Emanuelli.
Come sarà possibile rilevare dalla lettura della tesi, il mio lavoro si è concentrato in maniera particolare sul sistema dei personaggi e sui motivi che hanno ispirato la narrativa di questo autore, senza tralasciare le esperienze collaterali di giornalista, poeta e critico.
Emanuelli voleva spiegare, prima di tutto a se stesso, la ragione delle cose e lo spirito della vita quotidiana ; scaturiscono quindi dalla sua penna personaggi tipici, esemplari nella loro immobilità : immobili di fronte all'insospettato e all'imponderabile , eppure perfettamente collocati all'interno del progetto narrativo di Emanuelli che ha cercato, riuscendoci, di coniugare esperienze e suggestioni tutt'altro che provinciali , al desiderio di descrivere un individuo che fosse “eroe” dell'universo
cittadino.
Enrico Emanuelli nasce a Novara nel 1909 e, non ancora ventenne, pubblica il suo primo romanzo, Memolo, per le edizioni della rivista novarese «La Libra», fondata da Mario Bonfantini nel 1928 e alla quale collaborò.
Portato a una narrazione psicologica di influenza sveviana, fu letterato prima che giornalista, diventando uno degli inviati speciali italiani di maggior prestigio, prima per «La Stampa» , poi per «Il Corriere della sera», dove assunse la carica di redattore della pagina letteraria. Il Pianeta Russia del 1952 e La Cina è vicina del 1957, sono alcuni libri tratti dalle sue corrispondenze giornalistiche, spesso di un valore letterario che trascende la loro origine occasionale, dove si coglie la fine analisi interiore che caratterizza anche i personaggi dei suoi romanzi, come La congiura dei sentimenti
del 1943, con la rivoltà dell’individuo contro la società. Uno di New York , uscito nel 1959, è un amaro esame di coscienza attraverso la vicenda di un celebre pittore che torna casualmente nella città dove è nato,non ritrovando più le coordinate emotive e no della sua gioventù. Postumo fu pubblicato il libro-testamento Curriculum mortis, l’anno dopo della morte, avvenuta a Milano del 1967.
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