• piombo (lead)
• mercurio (mercury)
• allattamento (breast milk)
• nutrizione (nutrition)
• bambini (children)
• health (salute)
• inquinamento (pollution)

Il latte materno è considerato la miglior fonte di nutrimento per i neonati; in virtù delle caratteristiche nutrizionali, chimiche e psicologiche, le società scientifiche (UNICEF, WHO, ESPGHAN…) raccomandano, quando possibile, l’allattamento esclusivo per almeno sei mesi di età del bambino, continuando poi con il latte e l’alimentazione complementare. Diversi studi mostrano che i bambini allattati al seno presentano migliori tassi di crescita, minor incidenza di infezioni, patologie croniche e allergie.
L’inquinamento ambientale e la presenza di sostanze chimiche come metalli pesanti derivanti da attività antropogeniche hanno fatto peggiorare la qualità del latte e ne hanno causato la contaminazione; le donne in stato di gravidanza e in allattamento e i loro bambini sono più vulnerabili ai contaminanti e ai loro effetti e lo stile di vita e le abitudini alimentari delle mamme possono giocare un ruolo cruciale nella salute; è quindi un argomento di particolare importanza, soprattutto per la popolazione più vulnerabile.
La scelta di indagare la presenza nel latte di metalli pesanti quali piombo e mercurio e le loro implicazioni su salute e crescita dei bambini è dovuta alla loro presenza nell’ambiente e all’impiego nella attività umane e ai loro gravi effetti tossici sulla popolazione, in aggiunta alla capacità di accumularsi nel corpo umano per molto tempo (il caso del piombo) o il fenomeno di biomagnificazione nella catena alimentare (mercurio), elemento problematico per i feti e i bambini allattati e in crescita. Inoltre, piombo e mercurio non hanno alcun ruolo fisiologico per gli esseri umani e possono manifestare la loro tossicità anche a basse dosi, in modo acuto o cronico.
Lo scopo della tesi è di analizzare la recente letteratura disponibile e sottolineare come l’inquinamento, abitudini dietetiche e stile di vita siano collegate alla presenza di questi metalli nel latte materno e come ciò influenzi lo sviluppo e la salute, anche a lungo termine, dei bambini. Le autorità pubbliche devono considerare il problema della contaminazione globale del latte umano e le implicazioni in termini di salute futura, garantendo l’accessibilità a cibo e acqua sicuri; ad ogni modo i benefici dell’allattamento sovrastano il rischio degli effetti tossici di piombo e mercurio nel latte umano.

Human milk is considered the best source of nutrition for newborns; for its nutritional, chemical and psychological properties, scientific societies (UNICEF, WHO, ESPGHAN…) recommend, when possible, exclusive breastfeeding for at least six months of baby’s age, then continuing with human milk and complementary feeding. Several studies show that breastfed babies present better growth index, less incidence of infections, chronic illnesses and allergies.
Environmental pollution and the presence of chemicals as heavy metals derived by anthropogenic activities made quality of milk worst and caused contamination; pregnant and nursing women and their children are more vulnerable to contaminants and their effects and lifestyle and mothers’ dietary habits can play a crucial role on health; so it’s a topic of particular concern, especially for vulnerable population.
The choice to underline the presence of heavy metals lead and mercury in human milk and their implication on health and growth of breastfed babies is mainly due to their presence in environment and the use in human activities and to their severe toxic effects on population, in addition to the capacity of accumulation in human body for long time (the case of lead) or the biomagnification phenomenon in the food chian (mercury), which is a particular concern for fetuses and breastfed and growing children. Furthermore, lead and mercury don’t have any physiological role in humans and can manifest their toxicity also at low doses, acute or chronic one.
The aim of this Thesis is to analyze available literature during recent years and to underline how pollution, dietary and lifestyle habits are linked to presence of lead and mercury in mothers’ milk and how they influence children’s development and health and long term health. Public authorities need to consider the problem of overall contamination of human milk and the implication in term of future health, ensuring availability of safe food and water; anyway benefits of breastfeeding outweigh the risk of toxic effects of lead and mercury in human milk.