Tesi etd-08292023-154653 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BERTAGNA, ANNALISA
URN
etd-08292023-154653
Titolo
Fabbricazione digitale additiva a scala architettonica:
sviluppo del progetto esecutivo attraverso modellazione Bim, analisi dei costi e simulazione di stampa del nuovo asilo nido di Fontecchio (AQ)
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Santi, Giovanni
relatore Prof. Martino, Massimiliano
relatore Prof. Rovai, Massimo
correlatore Arch. Caramanico, Daniel
relatore Prof. Martino, Massimiliano
relatore Prof. Rovai, Massimo
correlatore Arch. Caramanico, Daniel
Parole chiave
- 3d printing
- Additive manufacturing
- Analisi costi
- Building Information Modeling
- Fabbricazione digitale additiva
Data inizio appello
21/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/09/2093
Riassunto
Negli ultimi anni, la fabbricazione digitale additiva, comunemente chiamata stampa 3D, ha assunto un ruolo di rilievo tra le nuove tecnologie della quarta rivoluzione industriale (industria 4.0). La stampa 3D consente di realizzare oggetti di vario materiale caratterizzati da vari livelli di complessità geometrica, superando limiti legati al processo di fabbricazione e dunque aprendo nuove possibilità in termini di progettazione. Nonostante le tecniche di stampa 3D siano state sviluppate già da diversi decenni, il potenziale della loro applicazione a scala architettonica non è ancora stato completamente esplorato. Tuttavia, tali nuove tecnologie costruttive potrebbero rappresentare una possibile soluzione ai problemi che l’industria delle costruzioni si trova ad affrontare oggi. Infatti, oltre alla possibilità di creare geometrie complesse, la stampa 3D è caratterizzata da una serie di possibili vantaggi legati alla velocità di realizzazione, riduzione del materiale di scarto, attenzione alla sostenibilità. Questa tecnica si propone di affrontare e migliorare i problemi che affliggono il nostro secolo come il cambiamento climatico e l’emergenza abitativa.
Partendo da questa ipotesi, l’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare la stampa 3D a scala architettonica come nuova tecnologia costruttiva, discutendo in maniera sistematica vantaggi e limitazioni rispetto alle tecniche tradizionali. La ricerca si basa su un approccio applicativo di research by design, utilizzando un caso studio come veicolo principale di investigazione.
La tesi è articolata in 4 parti (Fase di ricerca, sviluppo del caso studio con modellazione BIM, confronto economico con tecnica tradizionale e conclusioni). Il caso studio relativo al “Nuovo asilo nido di Fontecchio (AQ)” rappresenta l’elemento chiave di questa tesi. In collaborazione con lo studio di progettazione LAP, è stato sviluppato il progetto esecutivo dell’asilo da realizzarsi parzialmente attraverso stampa 3D in calcestruzzo. Il caso studio, concepito come parte integrante ed elemento fondamentale della metodologia di ricerca, era finalizzato ad esaminare e chiarire i limiti e le potenzialità che la stampa 3D questa tecnologia può offrire. Il progetto è stato gestito tramite un modello BIM, che ha reso più agevoli il coordinamento tra i vari professionisti coinvolti e l’ottenimento dei dati per lo sviluppo di una stima economica del progetto. Tale stima è poi stata confrontata con una stima relativa alla realizzazione dello stesso progetto con metodo tradizionale.
I risultati ottenuti hanno mostrato che ad oggi c’è molta paura e confusione dovuta alla poca informazione riguardo a questa tecnologia, ed alla mancanza di una normativa che regolamenta questo metodo innovativo. In Italia l’applicazione di questa tecnologia si limita alle sole tamponature seppur siano stati realizzati dei prototipi completamente realizzati con stampa 3D. Proprio per questi motivi risulta essere poco sviluppato in Italia e, di conseguenza non così più economico rispetto al altri metodi costruttivi, ricordando però che la convenienza del metodo non deve e non può basarsi solo su aspetti economici.
Nonostante le innumerevoli sfide, alcune delle quali vanno anche al di là di questioni puramente tecniche e progettuali, la stampa 3D si propone come un nuovo strumento che si sta rapidamente sviluppando nel campo delle costruzioni. Questa tesi ambisce a stimolare una riflessione sull’utilizzo di questo strumento non come sostituto delle tecniche tradizionali, ma come opportunità di creare sinergie tra passato, presente e futuro, nel tentativo di vedere uno sviluppo della tecnologia anche in Italia, attraverso cui potremmo godere di maggiori benefici economici ed una sensibilizzazione maggiore verso questo tema così delicato ma, con grandi potenzialità.
Partendo da questa ipotesi, l’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare la stampa 3D a scala architettonica come nuova tecnologia costruttiva, discutendo in maniera sistematica vantaggi e limitazioni rispetto alle tecniche tradizionali. La ricerca si basa su un approccio applicativo di research by design, utilizzando un caso studio come veicolo principale di investigazione.
La tesi è articolata in 4 parti (Fase di ricerca, sviluppo del caso studio con modellazione BIM, confronto economico con tecnica tradizionale e conclusioni). Il caso studio relativo al “Nuovo asilo nido di Fontecchio (AQ)” rappresenta l’elemento chiave di questa tesi. In collaborazione con lo studio di progettazione LAP, è stato sviluppato il progetto esecutivo dell’asilo da realizzarsi parzialmente attraverso stampa 3D in calcestruzzo. Il caso studio, concepito come parte integrante ed elemento fondamentale della metodologia di ricerca, era finalizzato ad esaminare e chiarire i limiti e le potenzialità che la stampa 3D questa tecnologia può offrire. Il progetto è stato gestito tramite un modello BIM, che ha reso più agevoli il coordinamento tra i vari professionisti coinvolti e l’ottenimento dei dati per lo sviluppo di una stima economica del progetto. Tale stima è poi stata confrontata con una stima relativa alla realizzazione dello stesso progetto con metodo tradizionale.
I risultati ottenuti hanno mostrato che ad oggi c’è molta paura e confusione dovuta alla poca informazione riguardo a questa tecnologia, ed alla mancanza di una normativa che regolamenta questo metodo innovativo. In Italia l’applicazione di questa tecnologia si limita alle sole tamponature seppur siano stati realizzati dei prototipi completamente realizzati con stampa 3D. Proprio per questi motivi risulta essere poco sviluppato in Italia e, di conseguenza non così più economico rispetto al altri metodi costruttivi, ricordando però che la convenienza del metodo non deve e non può basarsi solo su aspetti economici.
Nonostante le innumerevoli sfide, alcune delle quali vanno anche al di là di questioni puramente tecniche e progettuali, la stampa 3D si propone come un nuovo strumento che si sta rapidamente sviluppando nel campo delle costruzioni. Questa tesi ambisce a stimolare una riflessione sull’utilizzo di questo strumento non come sostituto delle tecniche tradizionali, ma come opportunità di creare sinergie tra passato, presente e futuro, nel tentativo di vedere uno sviluppo della tecnologia anche in Italia, attraverso cui potremmo godere di maggiori benefici economici ed una sensibilizzazione maggiore verso questo tema così delicato ma, con grandi potenzialità.
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