Tesi etd-08292016-210456 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
GAGNESI, TASMIN
URN
etd-08292016-210456
Titolo
Studio epidemiologico e comparativo delle fratture di bacino in due grandi ospedali: analisi e considerazioni sulla casistica.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Lisanti, Michele
Parole chiave
- bacino
- comorbidità
- epidemiologia
- fratture
Data inizio appello
20/09/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/09/2086
Riassunto
La molteplice eterogeneità delle fratture dell’anello pelvico e dell’acetabolo, unitamente alla complessa anatomia tridimensionale di tali strutture e la frequente presenza di lesioni associate, rendono queste lesioni tra le più ardue che la Traumatologia si trovi ad affrontare. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento dei casi dovuti a traumi ad alta energia, correlabile sia ad un aumento degli incidenti stradali, sia ad un progresso nella sicurezza dei veicoli e nel trattamento dei pazienti, condizioni che hanno permesso di aumentare la sopravvivenza a seguito del trauma.
Nonostante i progressi nel trattamento chirurgico, si tratta di lesioni che richiedono lunghi periodi di recupero, frequentemente superiori ai 9 mesi; inoltre in molti casi non è possibile ottenere un recupero funzionale ottimale.
Scopo di questa tesi è quello, di considerare, gli aspetti epidemiologici, eziopatogenetici, diagnostici, classificativi di tali lesioni e analizzare i costi sia in termini di DRG che di tempi di degenza. Abbiamo inoltre eseguito uno studio retrospettivo e comparativo circa tale patologia in due centri traumatologici, presentando in merito l’esperienza dell’Ortopedia e Traumatologia I dell’Università di Pisa e dell’U.O.C Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Versilia dal Gennaio 2012 al Dicembre 2014.
Nonostante i progressi nel trattamento chirurgico, si tratta di lesioni che richiedono lunghi periodi di recupero, frequentemente superiori ai 9 mesi; inoltre in molti casi non è possibile ottenere un recupero funzionale ottimale.
Scopo di questa tesi è quello, di considerare, gli aspetti epidemiologici, eziopatogenetici, diagnostici, classificativi di tali lesioni e analizzare i costi sia in termini di DRG che di tempi di degenza. Abbiamo inoltre eseguito uno studio retrospettivo e comparativo circa tale patologia in due centri traumatologici, presentando in merito l’esperienza dell’Ortopedia e Traumatologia I dell’Università di Pisa e dell’U.O.C Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Versilia dal Gennaio 2012 al Dicembre 2014.
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