logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08292014-190908


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
PECORI, CHIARA
URN
etd-08292014-190908
Titolo
CITOCHINE E MARCATORI PLASMATICI DI STRESS OSSIDATIVO NELLA SCLEROSI MULTIPLA: CORRELAZIONE CON ASPETTI CLINICI E DECORSO DI MALATTIA
Settore scientifico disciplinare
MED/26
Corso di studi
NEUROSCIENZE E SCIENZE ENDOCRINOMETABOLICHE
Relatori
tutor Prof. Iudice, Alfonso
Parole chiave
  • citochine
  • sclerosi multipla
  • stress ossidativo
Data inizio appello
09/09/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Sclerosi Multipla (SM) è una malattia cronica del sistema nervoso centrale (SNC), con esordio tipicamente in età giovane-adulta. La patogenesi è di natura autoimmune e la malattia è caratterizzata dalla presenza di aree di demielinizzazione e danno degli assoni nel SNC, associati ad attività infiammatoria. Le caratteristiche dell’infiammazione e del danno tissutale differiscono tra le fasi iniziali e quelle più a lungo termine della malattia. La patologia esordisce infatti nell’ 85% dei casi con una forma Recidivante Remittente (RR) e ad una distanza di circa 10 anni, circa il 50% dei soggetti entra nella fase Secondariamente Progressiva (SP) della malattia. Il restante 15% dei casi presenta fin dall’esordio una forma Primariamente Progressiva (PP).
Un meccanismo di stress ossidativo appare implicato nella genesi del danno tissutale e dei fenomeni neurodegenerativi nella SM, e in soggetti affetti dalla patologia sono stati identificati aumentati livelli in vivo di marcatori di danno ossidativo, sia a livello ematico che liquorale. L'attivazione del processo infiammatorio e dello stress ossidativo appaiono nella SM strettamente correlati; inoltre, è stato ipotizzato che tali meccanismi possano essere diversamente implicati nelle varie forme di SM e variare con il decorso della malattia.
Obiettivo del presente studio è stato quello di confrontare i livelli plasmatici di differenti marcatori di stress ossidativo, quali i prodotti di ossidazione avanzata delle proteine (AOPP), la capacità ferro-riducente del plasma (FRAP) ed i gruppi tiolici, in un gruppo di 51 soggetti affetti da SM o Sindrome Clinicamente Isolata suggestiva di SM (CIS) ed un gruppo di 81 controlli sani. Nei pazienti con CIS o SM i livelli di AOPP e FRA sono stati dosati anche a livello liquorale e ne è stata studiata la correlazione con i valori plasmatici e con la sintesi intratecale di bande di immunoglobuline oligoclonali di sottotipo IgM. I livelli plasmatici di AOPP, FRA, gruppi tiolici e citochine (IL-1ra, IL-2, IL-4, IL-6, IL-8, IL-10, IL-12, IL-17, TNF-alfa, TGB-beta1 e IFN-gamma) sono stati successivamente confrontati tra un gruppo di 30 pazienti con SM-RR in fase di remissione clinica e un gruppo di 30 soggetti con SM-SP. Risultati: nei pazienti con SM i valori plasmatici di AOPP sono risultati superiori e i livelli di FRA e gruppi tiolici inferiori rispetto ai controlli sani. Inoltre, i valori di FRA dosati su liquor hanno mostrato correlare con i livelli plasmatici. Non sono state riscontrate differenze tra i valori di tali marcatori in relazione alla sintesi intratecale di IgM.
Non sono emerse differenze nei valori di AOPP, FRA e gruppi tiolici nei pazienti con SM-RR e SM-SP, tuttavia, i valori di tali FRA e gruppi tiolici sono risultati inferiori nei pazienti con malattia in fase attiva. I livelli di IL-17 e IFN gamma sono risultati maggiori e i livelli di TGF beta1 inferiori nel gruppo SM-RR rispetto agli SM-SP. E’ stata riscontrata una debole correlazione negativa tra valori di FRA e livelli di IFN-gamma.
I risultati ottenuti indicano che i livelli plasmatici di AOPP, FRA e gruppi tiolici riflettono un meccanismo di stress ossidativo e ridotto potere antiossidante nella SM, in assenza di capacità di caratterizzare le fasi recidivante e progressiva di malattia, ma con relazione alla sottostante attività di malattia. I risultati del dosaggio della citochine plasmatiche sembrano invece indicare che le modalità di attivazione della risposta infiammatoria, quantomeno a livello periferico, siano differenti nelle fasi inziale e in quelle più a lungo termine, indipendentemente dall’attività di malattia sottostante.
File