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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08282023-112316


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
NICCOLAI, ERICA
URN
etd-08282023-112316
Titolo
Il discorso antisemita, tra media e diritto penale
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Vallini, Antonio
relatore Amore, Nicolò
Parole chiave
  • 604-bis c.p.
  • 604-ter c.p. antisemitism
  • anti-discrimination criminal law
  • hate speech
  • media and communication
  • criminal law
  • Legge Mancino
  • Legge Scelba
  • media e comunicazione
  • discorso d'odio
  • antisemitismo
  • diritto penale antidiscriminatorio
Data inizio appello
24/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/09/2063
Riassunto
Il presente caso di studio si basa e trae ispirazione dal progetto finanziato dall’UE (CERV-2022) denominato HIDEANDOLA, acronimo di “Hidden Antisemitism and Communicative Skills of Criminal Lawyers and Journalists”, prendendo in esame il discorso d’odio antisemita. Il tema interessa da vicino il diritto penale e in particolar modo la sua disciplina specificatamente volta alla repressione penale del c.d. hate speech. Attraverso una ricostruzione cronologica delle leggi speciali che hanno interessato la disciplina penalistica in tema di discorso d’odio, si approda all’analisi della vigente normativa codicistica, recentemente inserita nel Capo III, Sezione I bis, libro secondo del Codice penale, denominata Dei delitti contro l’uguaglianza. L’angolo visuale che si assume è singolare, ed è volto ad incrociare la prospettiva giuridica a quella comunicativa, al fine di evidenziare le modalità con cui il neo-antisemitismo opera nei meccanismi comunicativi e, in particolare, come il diritto penale riesca a intercettarlo e a comunicare le sue scelte di disvalore nel modo più efficace possibile. Alla luce di questo, viene offerta una panoramica del complesso sistema dei mezzi di comunicazione di massa, nel momento peculiare in cui entrano in gioco anche per divulgare le risposte penalistiche offerte al fenomeno in esame. Tale scelta metodologica permette di calare il ragionamento sulle norme giuridiche poste a contrasto del discorso d’odio antisemita nei casi concreti; a tal proposito, viene infine proposta una riflessione sulla disciplina antidiscriminatoria “in action”, attraverso un’analisi della casistica relativa ai discorsi d’odio antisemiti, tra giurisprudenza e cronaca. Ciò che si intende evidenziare è il modo in cui il diritto penale viene effettivamente applicato al fenomeno in analisi e come le decisioni giurisprudenziali vengano poi comunicate dai mass media.


This case study is based on and inspired by the EU-funded project (CERV-2022) called HIDEANDOLA, an acronym for "Hidden Antisemitism and Communicative Skills of Criminal Lawyers and Journalists", examining anti-Semitic hate speech. The subject is closely related to criminal law and in particular to its discipline specifically aimed at the penal repression of the c.d. hate speech. Through a chronological reconstruction of the special laws that have affected the penal discipline in the matter of hate speech, we arrive at the analysis of the current codicystic legislation, recently inserted in Chapter III, Section I bis, book two of the Penal Code, called Crimes against equality. The visual angle that is assumed is unique, and is aimed at crossing the legal perspective to the communicative one, in order to highlight the ways in which neo-antisemitism operates in the communicative mechanisms and, in particular, how criminal law is able to intercept him and communicate his choices of disvalue in the most effective way possible. In light of this, an overview of the complex system of mass media is offered, at the particular moment in which they come into play also to disseminate the criminal law responses offered to the phenomenon under investigation. This methodological choice allows to reduce the reasoning on the legal norms set in contrast to the anti-Semitic hate speech in concrete cases; in this regard, finally, a reflection on the anti-discrimination discipline is proposed "in action"through an analysis of the case studies relating to anti-Semitic hate speech, between jurisprudence and news. What we want to highlight is the way in which criminal law is effectively applied to the phenomenon under analysis and how jurisprudential decisions are then communicated by the mass media.
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