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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08282022-190524


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BRUGNOLA, FRANCESCA
URN
etd-08282022-190524
Titolo
Lo studio del Corano da una prospettiva di genere nelle opere di Asma Barlas, Asma Lamrabet ed Amina Wadud
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof.ssa Pepicelli, Renata
correlatore Prof.ssa Spanò, Giovanna
Parole chiave
  • esegesi coranica
  • ijtihad
  • eguaglianza di genere
  • islam
  • femminismo islamico
  • gender jihad
  • teologhe femministe musulmane
  • Asma Barlas
  • Asma Lamrabet
  • Amina Wadud
Data inizio appello
26/09/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Scopo di questo lavoro di tesi è quello di mostrare come – secondo studiose ed attiviste musulmane – il Testo Sacro dell’Islam sia portatore di un messaggio di pace ed uguaglianza che travalica ogni barriera di genere. Nel mettere in luce i punti salenti sui quali le teologhe femministe musulmane si sono concentrate nel fornire una lettura del Corano da una prospettiva di genere, l'accento viene posto in particolar modo sull’analisi delle opere di Asma Barlas (n.1950), Asma Lamrabet (n. 1961) ed Amina Wadud (n. 1952). L’elaborato è suddiviso in tre parti: nel primo capitolo l'indagine si concentra sul racconto coranico della Creazione, così come su quello della cacciata dall’Eden e sulle dinamiche di ricompensa/punizione nell’Aldilà per dimostrare l’uguaglianza fra uomini e donne prescritta nel Corano sin dalla genesi dell’umanità. Vengono inoltre analizzati i concetti teologici di tawhid e di taqwa per sottolineare come gli unici criteri adottati da Dio per distinguere un individuo da un altro siano la sua condotta morale e la sua osservanza dei precetti divini. Nel secondo capitolo vengono esaminate le principali figure femminili presenti nel Testo Sacro dell’Islam come modelli di virtù, mettendo in evidenza l’importanza dell’agency delle donne nella comunità musulmana ai tempi del Profeta e del contributo essenziale di ‘Aisha e di molte altre studiose della prima èra nella trasmissione degli ahadith. Infine nel terzo capitolo viene dimostrato come, attraverso una disamina dei riferimenti ai versetti coranici in questione, i diritti ed i doveri delle donne nella società islamica siano stati stabiliti attraverso principi di equità e giustizia. Vengono passati in rassegna i versetti del Corano in cui si parla del matrimonio, del divorzio, della sessualità, della famiglia, dell’eredità, della testimonianza, della violenza domestica e del velo per evidenziare che il trattamento discriminatorio riserbato alle donne sul piano socio- politico ed economico nella contemporaneità non è determinato da una gerarchizzazione insita nel Testo Sacro ma da una interpretazione sessista e maschilista del Corano ad opera di studiosi e commentatori misogini, la quale si ripercuote nelle leggi create dall’uomo (e per questo fallaci) che costituiscono il corpus giuridico islamico (fiqh).
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