L’ecografia è il metodo di diagnostica per immagini migliore per la valutazione dell’apparato gastroenterico. Lo studio oggetto di questa tesi combina l’utilizzo della metodica ecografica convenzionale B-mode e il Doppler pulsato per la valutazione della peristalsi intestinale del cane. Entrambe le metodiche rendono possibile la valutazione della peristalsi (numero contrazioni/minuto) ma con la metodica Doppler è possibile una valutazione qualitativa e quantitativa migliore perché riesce a distinguere tra onde peristaltiche che presentano un segnale Doppler di 1 kHz di durata maggiore di 2 secondi, e quelle non peristaltiche di segmentazione o miscelazione. Sono stati inclusi un totale di 20 cani con età media di 6 anni su cui l’esame ecografico addominale (B-mode e Doppler) è stato eseguito tramite una sonda ecografica convex (6 MHz). I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi: 10 cani sani, utilizzati come controlli e 10 cani con problemi gastrointestinali (diarrea) primari o secondari ad altre patologie. Dal confronto con le due metodiche è emerso come lo studio Doppler sia migliore per la determinazione delle onde peristaltiche effettive, al contrario dello studio in B Mode che percepisce qualsiasi movimento, anche non efficace. Inoltre paragonando statisticamente i risultati di entrambi i gruppi con le due metodiche diverse abbiamo ottenuto una differenza statisticamente significativa. Un ulteriore paragone è stato fatto sulla metodica Doppler tra il gruppo di controllo e quello dei malati con il risultato di una differenza statisticamente significativa che ci ha portato a dire che l’utilizzo della tecnica Doppler sia quella più appropriata come indicatore prognostico di guarigione nei soggetti malati.