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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08282018-140552


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DE LUCIA, ELENA
URN
etd-08282018-140552
Titolo
Ruolo dell'arginina esterasi (CPSE) nella clinica delle patologie prostatiche del cane
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Vannozzi, Iacopo
correlatore Dott. Tesi, Matteo
Parole chiave
  • CPSE
  • dog
  • prostatic tumor
  • benign prostatic hyperplasia
  • prostatic pathologies
  • CPSE
  • arginine esterase
  • cane
  • carcinoma prostatico
  • ipertrofia prostatica benigna
  • arginina esterasi
Data inizio appello
14/09/2018
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
RIASSUNTO
Lo scopo di questa ricerca vuole essere la valutazione del ruolo dell’enzima arginina esterasi (CPSE) nelle patologie prostatiche del cane.
Per questo studio sono stati reclutati 21 cani maschi interi puberi a cui non erano stati fatti trattamenti con antiandrogeni nei 6 mesi precedenti. I soggetti sono venuti all’ospedale veterinario di San Piero a Grado principalmente per visite di controllo, visite preoperatorie, interventi chirurgici; sono stati, quindi, soggetti venuti per problemi non riconducibili a patologie prostatiche. Essi sono stati sottoposti ad una visita nella quale ai proprietari è stato chiesto il segnalamento dell’animale (razza, età e peso), se presentava-no segni clinici e se gli erano stati somministrati dei farmaci. Successivamente gli è stato fatto un prelievo di sangue aggiuntivo per andare a misurare la concentrazione sierica di arginina esterasi tramite un nuovo test, lo Speed CPSE®, un immunodosaggio a fluore-scenza. Infine è stata richiesta un’ecografia della prostata e dei testicoli per capire se i soggetti in esame erano sani o patologici e eventualmente fare una diagnosi: ecografica-mente 7 soggetti sono risultati sani, mentre 14 patologici con patologie quali ipertrofia prostatica benigna, tumori prostatici, prostatiti, ascesso prostatico e cisti paraprostatica.
È risultato come confrontando, tramite il t test, la concentrazione di CPSE nei soggetti sani (n=7) e pato-logici (n=14) essa sia molto più alta in questi ultimi con una media di 247,3 ng/ml contro 51,05 ng/ml: i dati risultano statisticamente significativi (p value < 0,05 ).
Inoltre confrontando,tramite il t test,la concentrazione sierica di arginina esterasi fra soggetti senza iperplasia prostatica benigna (n=10) e con iperplasia prostatica benigna (n=11) è risultato un valore notevolmente maggiore per il secondo gruppo con una media di 306,11 ng/ml contro 45,21 ng/ml: anche in questo i valori sono statisticamente significativi (p value < 0,05) .
È interessante infine come nei due soggetti affetti da carcinoma prostatico i valori di CPSE sono molto bassi. Infatti nel primo soggetto dove è stato diagnosticato solo il tumore si ha una concentrazione di arginina esterasi pari a 5 ng/ml, mentre nell’altro sog-getto, nel quale sono stati diagnosticati sia neoplasia prostatica che iperplasia prostatica benigna, il valore della CPSE è un po’ più alto (70, 89 ng/ml) perché ci sono le cellule iperplastiche, ma sane che la producono.
Questo studio sembra quindi confermare, come precedenti pubblicazioni, l’importanza della misurazione di questo parametro al fine di indirizzare la diagnosi delle patologie prostatiche del cane, soprattutto perché, molto spesso sono asintomatiche.
Ciò nonostante sarebbe auspicabile avere un numero maggiore di pazienti nei quali stu-diare il ruolo di questo enzima in corso di tumore prostatico.
Infine altro aspetto utile da indagare sarebbe la variazione della concentrazione di que-sta sostanza, correlandola all’ecografia, prima e dopo la terapia con farmaci antiandroge-ni (osaterone acetato- Ypozane®), in corso di iperplasia prostatica benigna, per valutarne l’efficacia.
ABSTRACT
The aim of this research is to evaluate the role of the enzyme arginine esterase (CPSE) in canine prostatic pathologies.
This study includes 21 intact male dogs; they have not done an antiandrogen treatment in the previous 6 months. Dogs came to the veterinary hospital of San Piero a Grado mainly for follow-up visits, preoperative visits, surgical interventions; they were, there-fore, subjects coming for problems not related to prostatic pathologies. Race, age and weight of the dogs were recorded; vets asked to the owners about clinical signs and if they were given drugs to the dog in that moment. Subsequently an additional blood sample was collected to measure the serum concentration of arginine esterase by a new test, Speed CPSE®, a fluorescent immunoassay. Finally, an ultrasound of the prostate and testicles was requested to understand whether the dogs were healthy or pathological and possibly make a diagnosis: the ultrasound shown that 7 subjects were healthy, while 14 were ill with pathologies such as benign prostatic hypertrophy, prostatic tumors, pros-tatitis, prostatic abscess and paraprostatic cyst.
First result: using t test,the concentration of CPSE in healthy dogs (n = 7) is higher than the pato-logical ones (n = 14); in fact the healthy had 247.3 ng / ml and the patological had 51.05 ng / ml. Data are statistically significant (p value <0.05).
Second result: the comparison, using t test, between the serum concentration of arginine esterase in subjects without benign prostatic hyperplasia (n = 10) and in sibjects with benign prostatic hyperplasia (n = 11) resulted in a significantly higher value for the second group with an average of 306,11 ng / ml against 45,21 ng / ml. Data are statistically significant (p value <0.05).
Finally, it is interesting how the CPSE values are very low in the two subjects suffering from prostatic carcinoma. In fact, in the first dog, where only the tumor has been diag-nosed, there is a concentration of arginine esterase equal to 5 ng / ml, while in the other subject, in which both prostatic neoplasia and benign prostatic hyperplasia have been di-agnosed, the CPSE value it is a bit higher (70, 89 ng / ml) because there are hyperplastic cells that produce it.
This study seems to confirm, as previous publications, the importance of measuring this parameter in order to address the diagnosis of canine prostatic diseases, especially be-cause, very often, dogs are asymptomatic.
Nevertheless, it would be desirable to have a greater number of patients in which to study the role of this enzyme during prostate cancer.
Finally, another useful aspect to investigate would be the variation in the concentration of this substance, correlating it to the ultrasound, before and after therapy with anti-androgens (osaterone acetate- Ypozane®), during benign prostatic hyperplasia, to evalu-ate the effectiveness.


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