logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08282017-100030


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
VIVA, TOMMASO
URN
etd-08282017-100030
Titolo
I derivati delle Pirazolopirimidine (CLM29, CLM24) come agenti antineoplastici nel carcinoma anaplastico tiroideo, con o senza mutazione di BRAF
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Antonelli, Alessandro
Parole chiave
  • carcinoma anaplastico
  • derivati delle Pirazolopirimidine
  • terapie a bersaglio molecolare
  • tiroide
Data inizio appello
19/09/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il carcinoma anaplastico della tiroide (ATC) è un tumore raro, che rappresenta solo l’1-2% di tutti i casi di carcinoma tiroideo, ma con una sopravvivenza mediana di circa di 5-6 mesi. Per questa ragione, si rende responsabile del 14-50% della mortalità annuale per cancro tiroideo. L’approccio multimodale ad oggi utilizzato per il trattamento di questa neoplasia (chirurgia, radioterapia e chemioterapia) si è dimostrato inefficace in pazienti con ATC metastatico, avanzato (stadio IVc), situazione che si presenta nel 90% dei casi alla diagnosi iniziale.

Accanto ai trattamenti convenzionali, si stanno affiancando nuove terapie a bersaglio molecolare allo scopo di trattare con maggiore efficacia questa neoplasia. Infatti, grazie alla scoperta dei meccanismi molecolari alla base dello sviluppo e della crescita dell’ATC, numerosi nuovi farmaci, in particolare gli inibitori delle tirosin-chinasi (TKIs), sono in corso di studio o stanno per divenire disponibili per l’utilizzo clinico. Questi composti sono capaci di indurre risultati clinici, stabilizzare la malattia e di prolungare il tempo libero da malattia, ma fino ad ora non hanno garantito un significativo aumento della sopravvivenza globale perché la loro efficacia è limitata dal tipo di carcinoma, dalle tossicità e dallo sviluppo di resistenze alla terapia. Per questo, sono necessarie nuove strategie per migliorare il trattamento dell’ATC, come lo sviluppo di farmaci con target terapeutici multipli e l’utilizzo contemporaneo di vari agenti diretti contro il cancro.

Il presente lavoro di tesi si inserisce in questo contesto di ricerca. Lo scopo è lo studio dell’attività anti-tumorale in vitro di due nuovi composti della famiglia delle “pirazolo[3,4-d]pirimidine”, CLM29 e CLM24, molecole in grado di inibire vari target molecolari, come la tirosin-chinasi RET, il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR), il recettore del fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEGFR) e aventi un effetto anti-angiogenetico.
File