Tesi etd-08282016-193700 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
PARRINELLO, EDDA
URN
etd-08282016-193700
Titolo
Deglutizioni multiple ripetute come test per la definizione della riserva funzionale esofagea: studio prospettico con HRM
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Marchi, Santino
correlatore Dott. de Bortoli, Nicola
correlatore Dott. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
- deglutizioni multiple ripetute
- disordini della motilità esofagea
- malattia da reflusso gastroesofageo
- manometria ad alta risoluzione
- riserva funzionale esofagea
Data inizio appello
20/09/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
INTRODUZIONE: L’introduzione della manometria ad alta risoluzione (HRM) nella pratica clinica e nella ricerca ha rappresentato un importante passo avanti nel definire e caratterizzare le anomalie motorie esofagee (come l’ineffective esophageal motility, IEM) nei pazienti con MRGE. L’utilizzo di test provocativi come le deglutizioni multiple ripetute (MRS), può aumentare la sensibilità nella diagnosi di tali anomalie.
SCOPO DELLA TESI: Lo scopo di questo studio di tesi è quello di migliorare l’individuazione dei pazienti con IEM attraverso HRM prendendo in considerazione deglutizioni semplici di acqua (SS), deglutizioni multiple ripetute (MRS) ed il rapporto tra le due (MRS/SS ratio).
MATERIALI E METODI: Sono stati arruolati 230 pazienti (101M e 129F) con pirosi non responsiva a farmaci (con o senza rigurgito e/o altri sintomi di MRGE). Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad EGDS off-therapy, accurata anamnesi e successivamente HRM e MII-pH. La HRM è stata eseguita con registrazione dei valori basali all’EGJ, effettuazione di 10 SS e di 5 MRS. Per ogni deglutizione sono stati calcolati DCI, DL e IRP. Per valutare la riserva peristaltica esofagea è stato calcolato il MRS/SS ratio (rapporto tra la media dei valori del DCI per ogni MRS e quella per ogni SS non fallita). Tale valore è stato considerato normale quando >1. I pazienti sono stati raggruppati in 5 diversi gruppi in base alla percentuale di peristalsi fallite/deboli alle SS: Gruppo A≤30%; Gruppo B=40%; Gruppo C=50%; Gruppo D=60%; Gruppo E≥70%. La MII-pH ha valutato il numero ed il tipo di episodi di reflusso ed il tempo di esposizione all’acido (AET). Un AET <4.2% è stato considerato normale. Il numero totale dei reflussi è considerato normale se < 54.
RISULTATI: L’andamento del DCI medio durante le SS ha mostrato un progressivo decremento dal gruppo A al gruppo D (p<0.001). Il MRS/SS ratio è risultato >1 nei gruppi A, B e C e <1 nei gruppi D ed E (p<0.001). Dai dati di MII-pH è risultato un progressivo aumento del valore di AET con l’aumentare del numero di deglutizioni deboli o fallite (p<0.001). Una correlazione lineare inversa è stata evidenziata fra AET e DCI MRS (r=-0.601; p<0.001).
DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: Questo lavoro di tesi ha permesso di confermare l’utilità degli MRS nella diagnosi di IEM e nella valutazione della riserva funzionale esofagea. È stato infatti possibile osservare che la riserva esofagea va progressivamente riducendosi all’aumentare delle deglutizioni SS deboli o fallite. Secondo la Chicago Classification il 50% delle deglutizioni deboli o fallite è sufficiente per la diagnosi di IEM, ma al momento non ci sono dati che confermino l’utilità di questo cut-off. Dai risultati del nostro studio osserviamo infatti che solo quando la percentuale di deglutizioni deboli/fallite diventa del 60% è presente una reale caduta riserva esofagea contrattile, con MRS/SS ratio <1. Per questo motivo il nostro lavoro vorrebbe suggerire al gruppo internazionale per lo studio della patologia esofagea che ha preso parte alla definizione della Chicago Classification che la diagnosi di IEM potrebbe essere più sostenuta dal punto di vista fisiopatologico quando il numero di deglutizioni fallite è >5. Inoltre questo studio mette in evidenza la relazione diretta fra la presenza di un valore di AET alterato e la perdita di forza peristaltica (DCI) delle SS e delle contrazioni post-MRS, con correlazione inversa fra AET e MRS (p<0.001).
SCOPO DELLA TESI: Lo scopo di questo studio di tesi è quello di migliorare l’individuazione dei pazienti con IEM attraverso HRM prendendo in considerazione deglutizioni semplici di acqua (SS), deglutizioni multiple ripetute (MRS) ed il rapporto tra le due (MRS/SS ratio).
MATERIALI E METODI: Sono stati arruolati 230 pazienti (101M e 129F) con pirosi non responsiva a farmaci (con o senza rigurgito e/o altri sintomi di MRGE). Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad EGDS off-therapy, accurata anamnesi e successivamente HRM e MII-pH. La HRM è stata eseguita con registrazione dei valori basali all’EGJ, effettuazione di 10 SS e di 5 MRS. Per ogni deglutizione sono stati calcolati DCI, DL e IRP. Per valutare la riserva peristaltica esofagea è stato calcolato il MRS/SS ratio (rapporto tra la media dei valori del DCI per ogni MRS e quella per ogni SS non fallita). Tale valore è stato considerato normale quando >1. I pazienti sono stati raggruppati in 5 diversi gruppi in base alla percentuale di peristalsi fallite/deboli alle SS: Gruppo A≤30%; Gruppo B=40%; Gruppo C=50%; Gruppo D=60%; Gruppo E≥70%. La MII-pH ha valutato il numero ed il tipo di episodi di reflusso ed il tempo di esposizione all’acido (AET). Un AET <4.2% è stato considerato normale. Il numero totale dei reflussi è considerato normale se < 54.
RISULTATI: L’andamento del DCI medio durante le SS ha mostrato un progressivo decremento dal gruppo A al gruppo D (p<0.001). Il MRS/SS ratio è risultato >1 nei gruppi A, B e C e <1 nei gruppi D ed E (p<0.001). Dai dati di MII-pH è risultato un progressivo aumento del valore di AET con l’aumentare del numero di deglutizioni deboli o fallite (p<0.001). Una correlazione lineare inversa è stata evidenziata fra AET e DCI MRS (r=-0.601; p<0.001).
DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: Questo lavoro di tesi ha permesso di confermare l’utilità degli MRS nella diagnosi di IEM e nella valutazione della riserva funzionale esofagea. È stato infatti possibile osservare che la riserva esofagea va progressivamente riducendosi all’aumentare delle deglutizioni SS deboli o fallite. Secondo la Chicago Classification il 50% delle deglutizioni deboli o fallite è sufficiente per la diagnosi di IEM, ma al momento non ci sono dati che confermino l’utilità di questo cut-off. Dai risultati del nostro studio osserviamo infatti che solo quando la percentuale di deglutizioni deboli/fallite diventa del 60% è presente una reale caduta riserva esofagea contrattile, con MRS/SS ratio <1. Per questo motivo il nostro lavoro vorrebbe suggerire al gruppo internazionale per lo studio della patologia esofagea che ha preso parte alla definizione della Chicago Classification che la diagnosi di IEM potrebbe essere più sostenuta dal punto di vista fisiopatologico quando il numero di deglutizioni fallite è >5. Inoltre questo studio mette in evidenza la relazione diretta fra la presenza di un valore di AET alterato e la perdita di forza peristaltica (DCI) delle SS e delle contrazioni post-MRS, con correlazione inversa fra AET e MRS (p<0.001).
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