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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08282013-104232


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
DI BUGNO, MARTINA
URN
etd-08282013-104232
Titolo
Nuove sfide per la famiglia moderna, tra crisi coniugale e condivisione della genitorialità
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
PROGRAMMAZIONE E POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Mazza, Roberto
Parole chiave
  • separazione
  • genitorialitá
  • famiglia
  • divorzio
  • affidamento condiviso
  • resilienza
Data inizio appello
07/10/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel mio lavoro di tesi ho tentato di analizzare il processo di divorzio e i suoi effetti sui membri della famiglia, mettendo a fuoco quelle che a parer mio sono le dinamiche essenziali del processo stesso di separazione.
In principio ho esaminato, da un punto di vista per lo più sociologico, le strutture familiari esistenti e le loro trasformazioni nel corso della storia. Dopo questo percorso appare chiaro che le cause dirette di queste trasformazioni non siano legate all’instabilità coniugale di per sé, quanto piuttosto ai numerosi mutamenti socio culturali avvenuti nel mondo occidentale negli ultimi secoli.
L’aumento dell’instabilità coniugale avvenuto negli ultimi quarant’anni è di fatto riconosciuto come uno dei principali elementi di rottura con la vita familiare del passato (si veda la proliferazione delle famiglie monogenitoriali, unipersonali, ricostituite e la diffusione delle convivenze more uxorio) ma, soprattutto, risulta essere una conseguenza dei molteplici cambiamenti socioculturali quali, ad esempio, le speranze di vita notevolmente aumentate; una legislazione in materia di separazione e divorzio più semplice ed accessibile ad entrambi i sessi; le differenti esigenze personali e lavorative dei membri della coppia, ma in particolare della donna che entra a testa alta nel mercato del lavoro, conquistando la propria indipendenza economica dal marito e mettendo fine ai vecchi stereotipi della donna/moglie - “angelo del focolare”; i cambiamenti politici e crisi economiche che contribuiscono ad aumentare i livelli di stress e di instabilità emotiva delle famiglie.
Successivamente, nello studiare le dinamiche del fenomeno, ho scelto di soffermarmi sugli effetti che ricadono sulla famiglia, in particolar modo sui figli che, loro malgrado, rimangono coinvolti nel processo.
A tal proposito ho analizzato il nuovo strumento dell’affido condiviso, introdotto definitivamente in Italia con la Legge n.54 del 2006, grazie al quale viene mantenuto il diritto del figlio ad avere un rapporto continuativo con entrambe le figure di riferimento, di ricevere da loro cura, educazione ed istruzione, senza dover rinunciare ai rapporti con le famiglie di origine (nonni materni e paterni, zii…). Si affermano, così, i principi di bigenitorialità, biparentalità e di assoluta parità tra i due genitori per quel che riguarda la cura e l’educazione della prole, anche dopo il procedimento di separazione e di divorzio.
In questo senso parlo di “sfide” per la famiglia moderna: è indubbio che per i due ex coniugi risulti estremamente difficoltoso mantenere un rapporto per lo più civile e collaborativo proprio quando hanno deciso di interromperlo, ma è indispensabile che si impegnino, il più possibile assieme, nell’esclusivo interesse dei loro figli, i quali continuano ad essere tali anche dopo il divorzio, esattamente come loro continueranno sempre ad essere genitori.
Il mio intento è stato quello di mettere in luce come al giorno d’oggi gli ex coniugi siano più impegnati ad affrontare le dinamiche prettamente legali della separazione, concentrandosi quasi esclusivamente sulle proprie emozioni, sul proprio dolore e sulle proprie ragioni, lasciando uno spazio marginale alle necessità e al benessere fisico e psichico dei propri figli in un momento catastrofico come la separazione dei loro genitori.
È indispensabile che l’impegno genitoriale non solo continui ma, anzi, si intensifichi a seguito e durante il processo di separazione, in modo tale da rafforzare e preservare la capacità di resilienza del figlio coinvolto: un valido sostegno e la continua vicinanza dei genitori lo aiuteranno ad affrontare questo ostacolo e non solo.