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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08282009-122601


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PASSERA, DIEGO
URN
etd-08282009-122601
Titolo
Per una lettura dell'opera di Edward Gordon Craig: "Books and Theatres" (1925)
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
CINEMA TEATRO PRODUZIONE MULTIMEDIALE
Relatori
relatore Aliverti, Maria Ines
Parole chiave
  • 1925
  • benjamin
  • book
  • books and theatres
  • candlelight
  • delicate
  • disraeli
  • drama
  • edward gordon craig
  • illuminazione
  • John Evelyn
  • libri
  • lighting
  • sabbioneta
  • shakespeare
  • stage
  • teatro
  • tempest
  • tempesta
  • theatre
  • viaggio in italia
Data inizio appello
21/09/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/09/2049
Riassunto
Il lavoro di tesi, incentrato sull’analisi di "Books and Theatres" (1925) di Edward Gordon Craig (1872-1966), è suddiviso in due parti:

Nella prima parte, introduttiva, si analizza il volume nella versione licenziata da Craig per la J. M. Dent & Sons nel 1925 (capitolo 1) e si offrono alcuni esempi di raffronto del materiale preparatorio (manoscritto e dattiloscritto) conservato nel Fonds Craig, presso il Département des Arts du Spectacle della Bibliothèque nationale de France (Paris) (capitolo 2).
I capitoli successivi analizzano:
(capitolo 3) la personalità di Craig collezionista di libri di teatro e il rapporto che legò l’artista ai libri, intesi nella loro essenza oggettuale;
(capitolo 4) il cosiddetto ‘periodo fiorentino’ (1906-1918), durante il quale Craig, residente in Firenze, viaggiò attraverso tutta l’Europa, dando vita a esperienze di importanza capitale per la sua arte (la regia di "Rosmersholm" di Ibsen per Eleonora Duse, l’apertura dell’Arena Goldoni, con annessa la scuola di teatro, la regia di "Hamlet" a Mosca). Questi anni, che sembravano preludere alla rinascita dell’Arte del Teatro, sfociarono invece in un fallimento, che causò l’auto-isolamento dell’artista dal mondo del teatro, e il suo rifugiarsi nei libri. Il libro come 'hypertextual device' divenne il nuovo strumento che permise a Craig di continuare a sperimentare e a divulgare le sue teorie. L’esempio più alto è rappresentato dall’"Hamlet" edito a Weimar dalla Cranach Press (1928-1930);
(capitolo 5) il significato che per Craig assunse la storia del teatro e la relazione dell’artista con i suoi modelli di storiografia. "Books and Theatres" è, infatti, nelle intenzioni creatrici, un volume di impostazione storiografica;
(capitolo 6) il rapporto di profonda empatia che legò Craig a John Evelyn (1620-1706), così come emerge dalle pagine di "Books and Theatres", e che a tratti sembra sfociare in una vera e propria ideale immedesimazione. La prima parte di "Books and Theatres" ("John Evelyn and the Theatre in England, France and Italy") è infatti una ricognizione storica sul fenomeno teatrale nell’Europa del Seicento, condotta a partire dall’analisi del "Diario" del gentiluomo seicentesco, in particolare delle sezioni relative al suo viaggio di formazione (1643-1652).

La seconda parte della tesi contiene la trascrizione del testo originale (J. M. Dent & Sons, 1925) in cui sonmo riportati l’apparato delle principali varianti dei manoscritti e dattiloscritti preparatori e un apparato di note esplicative.
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