Tesi etd-08272021-164914 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SIMONI, FEDERICO
URN
etd-08272021-164914
Titolo
Logistica 4.0 tra Just in time e Sostenibilita: il caso C.D.C S.p.a
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Giannini, Marco
Parole chiave
- Industria 4.0
- Just in Time
- Logistica
- Outsourcing
- Sostenibilità
- Spedizionieri
- Supply Chain
Data inizio appello
04/10/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La Logistica riveste un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni, ma spesso non le viene reso merito abbastanza.
La scelta di trattare questo argomento nasce durante l’esperienza di tirocinio presso la C.D.C S.p.a. che mi ha palesato la sua importanza per gli sviluppi strategici e competitivi delle varie società.
L’obiettivo dei quattro capitoli di questo elaborato è dimostrare quanto un sistema logistico e di supply chain efficiente possa risultare decisivo per la competitività sul mercato delle varie aziende.
Il primo capitolo introduce all’argomento della Logistica 4.0, trattando prima il contesto in cui si è sviluppata, ovvero l’Industria 4.0, e poi descrivendo dettagliatamente come la Logistica, da essere solamente accessoria alla funzione commerciale, abbia preso sempre più rilievo negli organigrammi societari, tanto da diventarne una delle funzioni di maggior rilievo.
Successivamente la trattazione si amplia includendo il Supply Chain Management, del quale viene fornita una definizione ed esplicitate le caratteristiche fondamentali che ne fanno parte, come il superamento di una logica intra-organizzativa verso una inter-organizzativa o il fatto di dover relazionarsi con un maggior numero di organizzazioni.
Il capitolo si conclude sottolineando come sia fondamentale, anche all’interno della Supply Chain, una collaborazione e fiducia quasi totale tra i vari anelli che la compongono, ed infine, ponendo l’attenzione su alcuni modelli utili per valutare le performance della Supply Chain, rendendo più agevole al management la scelta di rimanerne all’interno o cercare altre soluzioni sul mercato.
Il secondo capitolo si focalizza sulla logica del Just in Time, ponendo particolare attenzione sulla differenza tra l’approccio Pull, di impronta giapponese, secondo il quale è il mercato a trainare la produzione, e quello Push, più occidentale, che pone come punto di partenza la massimizzazione della produzione in base alla previsione della domanda.
Dopo una parte maggiormente descrittiva che include anche i vari modelli utilizzati per prevedere la domanda e pianificare la produzione in azienda, distinguendo tra metodi qualitativi e quantitativi, alla base dell’approccio del Just in Time, ho descritto come vengono organizzati gli edifici in cui si verifica la movimentazione dei vari prodotti per rendere tali processi il più efficienti ed agevoli possibile e le nuove tecnologie che vengono impiegate per ottimizzare la gestione dei magazzini e ridurre gli sforzi ed infortuni dei vari addetti.
La strategia dell’Outsourcing logistico occupa la conclusione di questo capitolo ed occupa un ruolo chiave perché sempre più aziende hanno deciso di affidarsi a società terze che gestiscano la logistica, tra cui gli spedizionieri, i 3PL e i 4PL, per ottenere una serie di vantaggi, descritti ampiamente in questo paragrafo, dovuto al loro know-how ed alla loro esperienza nel settore.
Viene descritta anche una strategia opposta che alcune aziende stanno implementando da qualche anno, ovvero l’Insourcing logistico, secondo cui vengono reintegrate parti di processi logistici per saturare, ad esempio, dipendenti in esubero o immobili non utilizzati.
Il terzo capitolo non poteva non essere dedicato alla tematica probabilmente più attuale della nostra società: la Sostenibilità.
Dopo aver descritto alcune definizioni di Logistica Sostenibile e come, anche la Logistica, si sia mossa in un’ottica di riduzione dell’inquinamento e di maggior rispetto verso l’ambiente, mi sono concentrato sulla descrizione di come le nuove tecnologie rivestano un ruolo fondamentale per l’applicazione efficace ed efficiente di una Logistica sempre più sostenibile, tra queste mi sono soffermato principalmente su tre classi: info-tech, bio-tech e nano-tech.
Subito dopo ho esposto una serie di considerazioni inerenti il ruolo che i manager dovranno avere in questa transizione verso una Logistica sempre più sostenibile.
La conclusione del capitolo mette in evidenza un altro fenomeno che si sta diffondendo tra le principali aziende mondiali, che coniuga un approccio di riduzione dei rifiuti e maggiormente sostenibile con uno incentrato alla riduzione dei costi, dimostrando come le due vie non siano antitetiche ma perseguibili congiuntamente: il Reverse Logistics.
Questo approccio mette le basi nel concetto di riutilizzare parti o prodotti interi che risultano inutilizzati o che verrebbero gettati in discarica, in quanto, all’interno di essi, è sempre presente un valore residuo tutt’altro che trascurabile.
Questo elaborato si conclude con un capitolo incentrato sull’azienda in cui ho svolto il mio tirocinio: la C.D.C. S.p.a. nella sede di Livorno.
Questa decisione nasce dalla volontà di descrivere un’eccellenza del mio territorio che riunisce dentro di sé tutti gli argomenti descritti nei precedenti capitoli come la Logistica, la Supply Chain, il Just in Time, l’importanza degli immobili logistici ed un’attenzione sempre maggiore verso la sostenibilità e l’ambiente.
Dopo aver descritto la nascita e la storia della società guidata dal Presidente Massimo Lolli, mi sono concentrato su una descrizione del Business nel quale opera, ovvero quello della Logistica marittima, descrivendolo nel suo complesso, sottolineando l’importanza che riveste soprattutto l’export dei prodotti alimentari per la diffusione delle eccellenze del Made in Italy nel mondo ed il suo ruolo nelle strategie di Just in Time implementate dai propri partner e clienti.
Una volta descritto il bilancio della società e gli indici principali, tra cui quelli reddituali, finanziari e inerenti alla gestione corrente, il quarto paragrafo tratta di quanto sia importante l’ambiente e la sostenibilità per la C.D.C. S.p.a., evidenziando alcune iniziative come l’istallazione dei pannelli fotovoltaici sopra la sede di Livorno, l’utilizzo prevalente di biogas nel trasporto su strada e l’attenzione continua anche negli uffici grazie alla riduzione al minimo dei prodotti monouso in plastica e l’utilizzo della carta.
Il capitolo si conclude con un’ampia descrizione dell’organigramma societario, andando a descrivere le principali attività svolte dalle varie aree della società, essenziali per il successo ormai più che trentennale dell’azienda.
Tra queste aree abbiamo parlato sicuramente del Consiglio di Amministrazione, organo a cui sono affidate le scelte fondamentali per l’andamento della società, della presenza di filiali nel mondo tra cui quella a Porto Rico ed in Canada, l’area Commerciale ed Operativa che si occupano congiuntamente di andare a soddisfare le esigenze dei numerosi clienti all’interno del proprio portafoglio, l’area Pricing che si relaziona con le compagnie marittime per ottenere prezzi il più vantaggiosi possibili, garantendo una buona marginalità, la Dogana che certifica che la merce presente nei container sia autorizzata all’esportazione, la funzione IT che è sempre a supporto delle varie funzioni cosicché possano sempre svolgere il proprio lavoro nella maniera più agevole possibile, ed infine, il magazzino, centro nevralgico dello smistamento e gestione delle merci.
La scelta di trattare questo argomento nasce durante l’esperienza di tirocinio presso la C.D.C S.p.a. che mi ha palesato la sua importanza per gli sviluppi strategici e competitivi delle varie società.
L’obiettivo dei quattro capitoli di questo elaborato è dimostrare quanto un sistema logistico e di supply chain efficiente possa risultare decisivo per la competitività sul mercato delle varie aziende.
Il primo capitolo introduce all’argomento della Logistica 4.0, trattando prima il contesto in cui si è sviluppata, ovvero l’Industria 4.0, e poi descrivendo dettagliatamente come la Logistica, da essere solamente accessoria alla funzione commerciale, abbia preso sempre più rilievo negli organigrammi societari, tanto da diventarne una delle funzioni di maggior rilievo.
Successivamente la trattazione si amplia includendo il Supply Chain Management, del quale viene fornita una definizione ed esplicitate le caratteristiche fondamentali che ne fanno parte, come il superamento di una logica intra-organizzativa verso una inter-organizzativa o il fatto di dover relazionarsi con un maggior numero di organizzazioni.
Il capitolo si conclude sottolineando come sia fondamentale, anche all’interno della Supply Chain, una collaborazione e fiducia quasi totale tra i vari anelli che la compongono, ed infine, ponendo l’attenzione su alcuni modelli utili per valutare le performance della Supply Chain, rendendo più agevole al management la scelta di rimanerne all’interno o cercare altre soluzioni sul mercato.
Il secondo capitolo si focalizza sulla logica del Just in Time, ponendo particolare attenzione sulla differenza tra l’approccio Pull, di impronta giapponese, secondo il quale è il mercato a trainare la produzione, e quello Push, più occidentale, che pone come punto di partenza la massimizzazione della produzione in base alla previsione della domanda.
Dopo una parte maggiormente descrittiva che include anche i vari modelli utilizzati per prevedere la domanda e pianificare la produzione in azienda, distinguendo tra metodi qualitativi e quantitativi, alla base dell’approccio del Just in Time, ho descritto come vengono organizzati gli edifici in cui si verifica la movimentazione dei vari prodotti per rendere tali processi il più efficienti ed agevoli possibile e le nuove tecnologie che vengono impiegate per ottimizzare la gestione dei magazzini e ridurre gli sforzi ed infortuni dei vari addetti.
La strategia dell’Outsourcing logistico occupa la conclusione di questo capitolo ed occupa un ruolo chiave perché sempre più aziende hanno deciso di affidarsi a società terze che gestiscano la logistica, tra cui gli spedizionieri, i 3PL e i 4PL, per ottenere una serie di vantaggi, descritti ampiamente in questo paragrafo, dovuto al loro know-how ed alla loro esperienza nel settore.
Viene descritta anche una strategia opposta che alcune aziende stanno implementando da qualche anno, ovvero l’Insourcing logistico, secondo cui vengono reintegrate parti di processi logistici per saturare, ad esempio, dipendenti in esubero o immobili non utilizzati.
Il terzo capitolo non poteva non essere dedicato alla tematica probabilmente più attuale della nostra società: la Sostenibilità.
Dopo aver descritto alcune definizioni di Logistica Sostenibile e come, anche la Logistica, si sia mossa in un’ottica di riduzione dell’inquinamento e di maggior rispetto verso l’ambiente, mi sono concentrato sulla descrizione di come le nuove tecnologie rivestano un ruolo fondamentale per l’applicazione efficace ed efficiente di una Logistica sempre più sostenibile, tra queste mi sono soffermato principalmente su tre classi: info-tech, bio-tech e nano-tech.
Subito dopo ho esposto una serie di considerazioni inerenti il ruolo che i manager dovranno avere in questa transizione verso una Logistica sempre più sostenibile.
La conclusione del capitolo mette in evidenza un altro fenomeno che si sta diffondendo tra le principali aziende mondiali, che coniuga un approccio di riduzione dei rifiuti e maggiormente sostenibile con uno incentrato alla riduzione dei costi, dimostrando come le due vie non siano antitetiche ma perseguibili congiuntamente: il Reverse Logistics.
Questo approccio mette le basi nel concetto di riutilizzare parti o prodotti interi che risultano inutilizzati o che verrebbero gettati in discarica, in quanto, all’interno di essi, è sempre presente un valore residuo tutt’altro che trascurabile.
Questo elaborato si conclude con un capitolo incentrato sull’azienda in cui ho svolto il mio tirocinio: la C.D.C. S.p.a. nella sede di Livorno.
Questa decisione nasce dalla volontà di descrivere un’eccellenza del mio territorio che riunisce dentro di sé tutti gli argomenti descritti nei precedenti capitoli come la Logistica, la Supply Chain, il Just in Time, l’importanza degli immobili logistici ed un’attenzione sempre maggiore verso la sostenibilità e l’ambiente.
Dopo aver descritto la nascita e la storia della società guidata dal Presidente Massimo Lolli, mi sono concentrato su una descrizione del Business nel quale opera, ovvero quello della Logistica marittima, descrivendolo nel suo complesso, sottolineando l’importanza che riveste soprattutto l’export dei prodotti alimentari per la diffusione delle eccellenze del Made in Italy nel mondo ed il suo ruolo nelle strategie di Just in Time implementate dai propri partner e clienti.
Una volta descritto il bilancio della società e gli indici principali, tra cui quelli reddituali, finanziari e inerenti alla gestione corrente, il quarto paragrafo tratta di quanto sia importante l’ambiente e la sostenibilità per la C.D.C. S.p.a., evidenziando alcune iniziative come l’istallazione dei pannelli fotovoltaici sopra la sede di Livorno, l’utilizzo prevalente di biogas nel trasporto su strada e l’attenzione continua anche negli uffici grazie alla riduzione al minimo dei prodotti monouso in plastica e l’utilizzo della carta.
Il capitolo si conclude con un’ampia descrizione dell’organigramma societario, andando a descrivere le principali attività svolte dalle varie aree della società, essenziali per il successo ormai più che trentennale dell’azienda.
Tra queste aree abbiamo parlato sicuramente del Consiglio di Amministrazione, organo a cui sono affidate le scelte fondamentali per l’andamento della società, della presenza di filiali nel mondo tra cui quella a Porto Rico ed in Canada, l’area Commerciale ed Operativa che si occupano congiuntamente di andare a soddisfare le esigenze dei numerosi clienti all’interno del proprio portafoglio, l’area Pricing che si relaziona con le compagnie marittime per ottenere prezzi il più vantaggiosi possibili, garantendo una buona marginalità, la Dogana che certifica che la merce presente nei container sia autorizzata all’esportazione, la funzione IT che è sempre a supporto delle varie funzioni cosicché possano sempre svolgere il proprio lavoro nella maniera più agevole possibile, ed infine, il magazzino, centro nevralgico dello smistamento e gestione delle merci.
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