• Maremma grossetana
• lupo
• Grosseto
• cinghiale

In questi ultimi anni le dinamiche di popolazione di alcune specie animali di interesse faunistico sono state soggette a profonde modificazioni che hanno portato a drastiche riduzioni o ad eccessive aumenti del numero di alcune specie. La contrazione numerica di una popolazione animale è causata soprattutto da una eccessiva pressione venatoria, ma anche dalle modificazioni degli habitat naturali e dall’inquinamento ambientale che modificando gli equilibri ecologici del territorio, mettono a rischio di sopravvivenza di alcune specie. L’aumento incontrollato di alcune popolazioni animali è dovuto, invece, alla combinazione di più fattori come lo spopolamento delle aree rurali, le introduzioni incontrollate e il ripopolamento effettuato a scopo venatorio, la scarsità di predatori e l’invecchiamento e la riduzione del numero di cacciatori. Su tali aspetti si colloca questo elaborato che si è proposto di valutare le problematiche relative a due animali di interesse faunistico presenti in Maremma, il lupo ed il cinghiale; entrambi responsabili di danni al comparto agro-zootecnico, ma che prevedono interventi di gestione completamente diversi. Questi animali hanno da sempre caratterizzato la Maremma grossetana e creato problemi agli allevatori ed agli agricoltori, perché come molti animali selvatici hanno costituito un elemento di disturbo alle attività agricole, determinando significative perdite economiche. I dati elaborati nella presente tesi, relativi al cinghiale, sono stati forniti dall’ufficio della Regione Toscana Caccia e Pesca del distaccamento di Grosseto, quelli del lupo, invece, sono stati provengono dal sito della Regione Toscana. Inoltre sono state effettuate interviste ad allevatori, agricoltori presenti sul territorio ed ai cacciatori appartenenti a squadre di caccia al cinghiale e sono state compilate schede tecniche per avere ulteriori dati che potessero fornire elementi utili all’indagine. I dati raccolti, relativi al lupo, riguardano: numero e dimensione dei branchi monitorati, censimento totale dei lupi ed i danni provocati in provincia di Grosseto nel periodo dal 1998 al 2004. Inoltre grazie agli stessi dati rilevati da un indagine al 2014, è stato possibile valutare l’evoluzione della situazione del numero di branchi presenti in Toscana. Per quanto riguarda il cinghiale, i dati relativi alle due ATC di competenza la n°6 e la n°7, nel quadriennio 2015-2018, riguardano i danni alle colture erbacee, arboree ed orticole. Inoltre sono stati rilevati i parametri derivati alla pressione venatoria ed alla popolazione dei cacciatori. I risultati ottenuti in questa indagine mostrano come le problematiche generate da questi due animali sono estremamente diverse; la salvaguardia della popolazione del lupo crea maggiori danni agli allevamenti ed inoltre per contenere la popolazione del cinghiale in numeri sostenibili andrebbe ampliato il periodo venatorio, ma ciò è in contrasto con il piano di tutela del lupo. Queste problematiche faunistiche oltre a creare notevoli danni al comparto agro-zootecnico possono portare nel tempo a situazioni che scoraggiano gli allevatori e gli agricoltori e che ha generato negli ultimi anni l’abbandono di molti territori rurali.