Tesi etd-08272012-133316 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PRIMERANO, ELISABETTA
URN
etd-08272012-133316
Titolo
Valutazione del ruolo di differenti habitat nelle prime fasi del ciclo vitale del nasello, Merluccius merluccius (Linneo, 1758) nel Mar Ligure e nel Mar Tirreno centro-settentrionale
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. De Ranieri, Stefano
relatore Sartor, Paolo
controrelatore Castelli, Alberto
controrelatore Bulleri, Fabio
relatore Sartor, Paolo
controrelatore Castelli, Alberto
controrelatore Bulleri, Fabio
Parole chiave
- accrescimento relativo
- aree nursery
- fattore di condizione
- Merluccius merluccius
Data inizio appello
13/09/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il nasello, Merluccius merluccius, rappresenta una delle specie demersali più importanti nel Mar Mediterraneo sia per la sua abbondanza che per il suo valore commerciale. La specie è distribuita lungo le coste atlantiche dell’Europa e dell’Africa Settentrionale, nell’intero bacino del Mediterraneo e lungo le coste meridionali del Mar Nero. È una specie con ampia distribuzione batimetrica essendo presente dalle acque superficiali fino a circa 700 m di profondità. Come in molte altre specie, la distribuzione batimetrica è dipendente dalla taglia: i giovani (lunghezza totale (LT) < 20 cm) si concentrano principalmente tra i 100 e i 200 m, mentre gli individui adulti, in genere, si collocano a profondità superiori.
Data la sua grande importanza ecologica ed economica, è necessario approfondire la conoscenza della biologia e della dinamica di popolazione di questa specie, la quale è intensamente sfruttata dalle marinerie professionali che operano con diversi sistemi di pesca, quali lo strascico di fondo e, le reti da posta. Risulta pertanto di fondamentale importanza una gestione razionale della risorsa tramite studi rivolti alla valutazione del suo stato di sfruttamento.
Il presente lavoro di tesi è rivolto ai juveniles di M. merluccius, ovvero agli esemplari ancora immaturi sessualmente che si concentrano in determinate aree (aree di nursery). Nella subarea geografica FAO GSA 9 (Mar Ligure e Mar Tirreno centro-settentrionale) esistono le aree di nursery di nasello tra le più importanti, in termini di densità di individui, di tutto il Mediterraneo, che presentano un’elevata stabilità spazio-temporale.
Lo scopo del presente lavoro di tesi è di testare il modello secondo cui le aree di nursery offrono un vantaggio in termini di crescita relativa, di disponibilità trofica e di stato di condizione, rispetto alle aree dove la densità dei giovanili è ridotta. A tal proposito, sono stati utilizzati dati provenienti dalla campagna di pesca a strascico sperimentale MEDITS realizzata nel 2011 nella GSA 9, tra 10 e 800 m di profondità, nell’ambito del programma Raccolta Dati sulla Pesca stabilita dal regolamento dell’Unione Europea (Reg CE 199/2008). I dati analizzati, provengono da 18 cale sperimentali, effettuate tra 60 e 250 m di profondità in due differenti tipologie di aree: 9 cale sono state realizzate in aree ad elevata concentrazione di giovanili di nasello, definite “aree nursery”; altre 9 cale sono state effettuate in aree a bassa concentrazione di giovanili, definite “aree non nursery”. L’individuazione delle aree nursery del nasello nella GSA9, è stata ottenuta sulla base di precedenti studi che hanno permesso di studiare queste aree per le principali specie demersali.
Sono stati analizzati 1913 individui, aventi un intervallo di taglia compreso tra 3,5 e 15 cm LT; quest’ultimi sono poi stati suddivisi in due classi di taglia (I = 3,5cm – 8.0 cm LT; II = 8,5 cm – 15 cm LT) per le successive analisi. Sono state eseguite stime della densità (numero di individui per chilometro quadrato) e della biomassa (chilogrammi per chilometro quadrato) nelle aree nursery e non; la demografia degli esemplari catturati (lunghezza totale, approssimata al mezzo centimetro inferiore) è stata rilevata direttamente a bordo; un campione rappresentativo della cattura di ciascuna cala è stato congelato per le successive analisi di laboratorio. Su ciascun individuo, sono stati rilevati il peso totale (PT) al decimo di grammo inferiore e dopo dissezione, il peso del fegato, il peso dello stomaco ed il peso eviscerato. I pesi medi del fegato e dello stomaco, ed i loro relativi indici, indice epatosomatico (peso fegato/peso eviscerato) e peso stomaco/peso eviscerato, sono stati utilizzati nel confronto tra aree e tra classi di taglia. Gli stomaci sono stati ripartiti in due categorie: pieni, in caso di presenza all’interno di essi di materiale più o meno digerito e vuoti, in caso di assenza di qualsiasi tipo di materiale: queste informazioni sono servite per il calcolo dell’indice di replezione, dato dal rapporto tra il numero degli stomaci pieni sul totale, per verificare in quale area e in quale classe di taglia l’attività predatoria dei giovani di nasello fosse più rilevante. Il contenuto di ogni stomaco è stato determinato classificandolo a livello di specie o ranghi tassonomici superiori per studiarne lo spettro trofico per area e per classe di taglia. Successivamente è stato condotto lo studio della crescita relativa attraverso l’analisi della relazione taglia/peso, utilizzando la formula PT = a * LT b , dove a è il fattore di condizione mentre b esprime il tasso di crescita relativa tra il peso e la lunghezza; infine, per valutare lo stato “benessere” dei giovanili di nasello campionati nelle aree nursery e non, è stato usato il fattore di condizione K di Fulton. I dati raccolti sono stati analizzati per mezzo di approcci di statistica parametrica ed analisi della varianza.
I risultati hanno messo in evidenza come nelle aree nursery ci siano densità e biomasse statisticamente maggiori rispetto alle aree non nursery e che la distribuzione taglia-frequenza sia diversa nelle due aree, con individui più grandi (9,5 cm – 10,5 cm LT) nelle aree nursery rispetto alle are non nursery (7,0 cm – 8,0 cm LT). I risultati più interessanti di questo lavoro di tesi sono stati quelli ottenuti dalle analisi su differenze, tra aree, nei parametri energetici e metabolici. Chiare differenze sono emerse nella stima del peso del fegato, del rapporto epatosomatico, dell'indice di replezione e del fattore di condizione K di Fulton. Sembrerebbe che da un punto di vista metabolico ci siano differenze sostanziali tra le due aree, e che sia più vantaggioso per i giovanili di nasello aggregarsi nelle aree nursery, piuttosto che in altre aree. Infatti, il confronto del peso medio del fegato e del relativo indice epatosomatico ha messo in evidenza come questi due indici siano significativamente maggiori per gli esemplari campionati nelle aree nursery, il che confermerebbe il modello testato dal presente lavoro di tesi. Lo studio dell’indice di replezione ha messo in evidenza valori maggiori nelle aree nursery (33%) rispetto alle non nursery (18%), sottolineando una maggiore attività predatoria dei giovanili di nasello in tale aree. Il fattore di condizione K di Fulton, è risultato significativamente maggiore nelle aree nursery, il che metterebbe in evidenza la loro importanza nel garantire migliori condizioni di vita ai giovanili di nasello offrendo loro un ipotetico vantaggio trofico-energetico.
Al contrario, l'analisi del peso dello stomaco non ha evidenziato differenze sostanziali tra le due aree oggetto di studio, ma solo per classe di taglia, in cui il peso medio dello stomaco è risultato essere maggiore nella II classe di taglia. Invece, per quanto riguarda lo studio dell'indice peso stomaco/peso somatico, l'analisi ha evidenziato differenze significative nelle due aree prese in esame.
Dall’analisi dello spettro trofico è emerso il ruolo dei crostacei eufausiacei nella dieta dei juveniles del nasello in entrambe le aree. Lo studio della relazione taglia-peso ha rilevato un’allometria positiva con un accrescimento del peso proporzionalmente maggiore rispetto alla lunghezza, per gli esemplari campionati in entrambe le aree. Il confronto del parametro b (tasso di crescita relativa) della relazione taglia-peso tra aree, ha evidenziato differenze significative, solo per il peso totale, ma non per il peso eviscerato, con il b delle aree non nursery maggiore del b delle aree nursery.
Per quanto riguarda eventuali differenze imputabili alla taglia, il presente studio ha mostrato che il peso del fegato e il relativo indice peso epatosomatico hanno assunto valori crescenti all'aumentare della taglia. Per quanto riguarda il peso dello stomaco, per classe di taglia, il valore maggiore è stato rilevato negli esemplari più grandi (8,5- 15 cm LT). L'andamento di questo indice in funzione della taglia, sottolinea come M. merluccius sia un attivo predatore durante tutto il suo ciclo vitale, sopratutto nelle prime fasi di vita.
In conclusione, i risultati di questa tesi hanno fornito indicazioni sufficientemente robuste nel mostrare la valenza, in termini di vantaggi trofici ed energetici, di particolari aree (aree di nursery) per il successo del reclutamento del nasello nel Mar Ligure e Tirreno Centro-Settentrionale. Tali risultati necessitano tuttavia di ulteriori approfondimenti analitici al fine di essere confermati. In particolare sarà necessario investigare maggiormente la crescita assoluta degli organismi nelle prime fasi di vita e caratterizzare dal punto di vista ecosistemico gli habitat analizzati.
Data la sua grande importanza ecologica ed economica, è necessario approfondire la conoscenza della biologia e della dinamica di popolazione di questa specie, la quale è intensamente sfruttata dalle marinerie professionali che operano con diversi sistemi di pesca, quali lo strascico di fondo e, le reti da posta. Risulta pertanto di fondamentale importanza una gestione razionale della risorsa tramite studi rivolti alla valutazione del suo stato di sfruttamento.
Il presente lavoro di tesi è rivolto ai juveniles di M. merluccius, ovvero agli esemplari ancora immaturi sessualmente che si concentrano in determinate aree (aree di nursery). Nella subarea geografica FAO GSA 9 (Mar Ligure e Mar Tirreno centro-settentrionale) esistono le aree di nursery di nasello tra le più importanti, in termini di densità di individui, di tutto il Mediterraneo, che presentano un’elevata stabilità spazio-temporale.
Lo scopo del presente lavoro di tesi è di testare il modello secondo cui le aree di nursery offrono un vantaggio in termini di crescita relativa, di disponibilità trofica e di stato di condizione, rispetto alle aree dove la densità dei giovanili è ridotta. A tal proposito, sono stati utilizzati dati provenienti dalla campagna di pesca a strascico sperimentale MEDITS realizzata nel 2011 nella GSA 9, tra 10 e 800 m di profondità, nell’ambito del programma Raccolta Dati sulla Pesca stabilita dal regolamento dell’Unione Europea (Reg CE 199/2008). I dati analizzati, provengono da 18 cale sperimentali, effettuate tra 60 e 250 m di profondità in due differenti tipologie di aree: 9 cale sono state realizzate in aree ad elevata concentrazione di giovanili di nasello, definite “aree nursery”; altre 9 cale sono state effettuate in aree a bassa concentrazione di giovanili, definite “aree non nursery”. L’individuazione delle aree nursery del nasello nella GSA9, è stata ottenuta sulla base di precedenti studi che hanno permesso di studiare queste aree per le principali specie demersali.
Sono stati analizzati 1913 individui, aventi un intervallo di taglia compreso tra 3,5 e 15 cm LT; quest’ultimi sono poi stati suddivisi in due classi di taglia (I = 3,5cm – 8.0 cm LT; II = 8,5 cm – 15 cm LT) per le successive analisi. Sono state eseguite stime della densità (numero di individui per chilometro quadrato) e della biomassa (chilogrammi per chilometro quadrato) nelle aree nursery e non; la demografia degli esemplari catturati (lunghezza totale, approssimata al mezzo centimetro inferiore) è stata rilevata direttamente a bordo; un campione rappresentativo della cattura di ciascuna cala è stato congelato per le successive analisi di laboratorio. Su ciascun individuo, sono stati rilevati il peso totale (PT) al decimo di grammo inferiore e dopo dissezione, il peso del fegato, il peso dello stomaco ed il peso eviscerato. I pesi medi del fegato e dello stomaco, ed i loro relativi indici, indice epatosomatico (peso fegato/peso eviscerato) e peso stomaco/peso eviscerato, sono stati utilizzati nel confronto tra aree e tra classi di taglia. Gli stomaci sono stati ripartiti in due categorie: pieni, in caso di presenza all’interno di essi di materiale più o meno digerito e vuoti, in caso di assenza di qualsiasi tipo di materiale: queste informazioni sono servite per il calcolo dell’indice di replezione, dato dal rapporto tra il numero degli stomaci pieni sul totale, per verificare in quale area e in quale classe di taglia l’attività predatoria dei giovani di nasello fosse più rilevante. Il contenuto di ogni stomaco è stato determinato classificandolo a livello di specie o ranghi tassonomici superiori per studiarne lo spettro trofico per area e per classe di taglia. Successivamente è stato condotto lo studio della crescita relativa attraverso l’analisi della relazione taglia/peso, utilizzando la formula PT = a * LT b , dove a è il fattore di condizione mentre b esprime il tasso di crescita relativa tra il peso e la lunghezza; infine, per valutare lo stato “benessere” dei giovanili di nasello campionati nelle aree nursery e non, è stato usato il fattore di condizione K di Fulton. I dati raccolti sono stati analizzati per mezzo di approcci di statistica parametrica ed analisi della varianza.
I risultati hanno messo in evidenza come nelle aree nursery ci siano densità e biomasse statisticamente maggiori rispetto alle aree non nursery e che la distribuzione taglia-frequenza sia diversa nelle due aree, con individui più grandi (9,5 cm – 10,5 cm LT) nelle aree nursery rispetto alle are non nursery (7,0 cm – 8,0 cm LT). I risultati più interessanti di questo lavoro di tesi sono stati quelli ottenuti dalle analisi su differenze, tra aree, nei parametri energetici e metabolici. Chiare differenze sono emerse nella stima del peso del fegato, del rapporto epatosomatico, dell'indice di replezione e del fattore di condizione K di Fulton. Sembrerebbe che da un punto di vista metabolico ci siano differenze sostanziali tra le due aree, e che sia più vantaggioso per i giovanili di nasello aggregarsi nelle aree nursery, piuttosto che in altre aree. Infatti, il confronto del peso medio del fegato e del relativo indice epatosomatico ha messo in evidenza come questi due indici siano significativamente maggiori per gli esemplari campionati nelle aree nursery, il che confermerebbe il modello testato dal presente lavoro di tesi. Lo studio dell’indice di replezione ha messo in evidenza valori maggiori nelle aree nursery (33%) rispetto alle non nursery (18%), sottolineando una maggiore attività predatoria dei giovanili di nasello in tale aree. Il fattore di condizione K di Fulton, è risultato significativamente maggiore nelle aree nursery, il che metterebbe in evidenza la loro importanza nel garantire migliori condizioni di vita ai giovanili di nasello offrendo loro un ipotetico vantaggio trofico-energetico.
Al contrario, l'analisi del peso dello stomaco non ha evidenziato differenze sostanziali tra le due aree oggetto di studio, ma solo per classe di taglia, in cui il peso medio dello stomaco è risultato essere maggiore nella II classe di taglia. Invece, per quanto riguarda lo studio dell'indice peso stomaco/peso somatico, l'analisi ha evidenziato differenze significative nelle due aree prese in esame.
Dall’analisi dello spettro trofico è emerso il ruolo dei crostacei eufausiacei nella dieta dei juveniles del nasello in entrambe le aree. Lo studio della relazione taglia-peso ha rilevato un’allometria positiva con un accrescimento del peso proporzionalmente maggiore rispetto alla lunghezza, per gli esemplari campionati in entrambe le aree. Il confronto del parametro b (tasso di crescita relativa) della relazione taglia-peso tra aree, ha evidenziato differenze significative, solo per il peso totale, ma non per il peso eviscerato, con il b delle aree non nursery maggiore del b delle aree nursery.
Per quanto riguarda eventuali differenze imputabili alla taglia, il presente studio ha mostrato che il peso del fegato e il relativo indice peso epatosomatico hanno assunto valori crescenti all'aumentare della taglia. Per quanto riguarda il peso dello stomaco, per classe di taglia, il valore maggiore è stato rilevato negli esemplari più grandi (8,5- 15 cm LT). L'andamento di questo indice in funzione della taglia, sottolinea come M. merluccius sia un attivo predatore durante tutto il suo ciclo vitale, sopratutto nelle prime fasi di vita.
In conclusione, i risultati di questa tesi hanno fornito indicazioni sufficientemente robuste nel mostrare la valenza, in termini di vantaggi trofici ed energetici, di particolari aree (aree di nursery) per il successo del reclutamento del nasello nel Mar Ligure e Tirreno Centro-Settentrionale. Tali risultati necessitano tuttavia di ulteriori approfondimenti analitici al fine di essere confermati. In particolare sarà necessario investigare maggiormente la crescita assoluta degli organismi nelle prime fasi di vita e caratterizzare dal punto di vista ecosistemico gli habitat analizzati.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi_spe...A_pdf.pdf | 4.07 Mb |
Contatta l’autore |