logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08272011-130338


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
DAL CANTO, ELISA
Indirizzo email
elisa.dalcanto@gmail.com
URN
etd-08272011-130338
Titolo
Il rimodellamento inadeguato del ventricolo sinistro è associato con i markers di apoptosi miocitaria in pazienti con scompenso cardiaco cronico.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
Parole chiave
  • apoptosi
  • rimodellamento ventricolare
  • scompenso cardiaco
Data inizio appello
27/09/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
Tra i numerosi fattori che sono coinvolti nello sviluppo e nella progressione dello scompenso cardiaco cronico (SCC), la perdita di cardiomiociti dovuta a morte cellulare per fenomeni apoptotici contribuisce in maniera rilevante ad una alterazione strutturale della parete del ventricolo sinistro (VS) e spesso alla dilatazione della camera cardiaca, realizzando il quadro morfologico e funzionale tipico del rimodellamento ventricolare.
Il rimodellamento ventricolare sinistro, che è caratterizzato da dilatazione ventricolare sinistra, diminuita frazione di eiezione e ipertrofia inappropriata, è uno dei processi fisiopatologici che porta allo scompenso cardiaco diastolico e sistolico. In particolare, il rimodellamento inadeguato del ventricolo sinistro è caratterizzato dall’instaurarsi di una disproporzione tra la massa del VS e il volume telediastolico dello stesso, a cui consegue un alterato rapporto massa/volume (M/V), con importanti modificazioni funzionali sulla meccanica cardiaca e sull’impatto prognostico del paziente.
Attualmente è possibile valutare direttamente in “vivo” il tasso di apoptosi tissutale tramite la misurazione dei livelli plasmatici di Fas/Apo-1, una molecola presente sulla superficie cellulare che trasduce segnali di apoptosi all’interno della cellula.
Di conseguenza, abbiamo ipotizzato che l’associazione tra un ridotto rapporto M/V ed elevati livelli plasmatici della forma solubile di FAS/Apo-1 possa riflettere il processo di rimodellamento inadeguato del VS e dunque essere associato ad un ruolo prognostico sfavorevole nei pazienti in cui tali parametri risultano alterati.
Sono stati arruolati nello studio ottantuno pazienti con disfunzione sistolica ventricolare sinistra, frazione di eiezione (EF) del VS≤45% e volume telediastolico ventricolare > 75 ml/m² s. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un esame ecocardiografico per via transtoracica per la valutazione del volume VS, della FE, della massa VS, del rapporto M/V e parametri di funzione diastolica (onda E, onda A, E/A, tempo di decelerazione dell'onda E rilevati durante campionamento PW-Doppler del flusso transmitralico). Sono stati dosati i valori circolanti di Fas/Apo-1, TNF-alfa, forma solubile del recettore di tipo 1 per il TNF (sTNFR1), forma solubile del recettore di tipo 2 per il TNF (sTNFR2) e Nt-proBNP.
I pazienti che hanno mostrato un ridotto rapporto M/V e aumentati livelli di FAS/Apo-1 hanno mostrato la più bassa FE (p=0.0035), più alti livelli di TNF-alfa (p=0.0008), sTNFR1 (p=0.0039) e sTNFR2 (p=0.012). La sopravvivenza globale è stata del 17% nei pazienti con un ridotto rapporto M/V e livelli aumentati di FAS/Apo-1, rispetto al 53% dei pazienti con un normale rapporto M/V e aumentati livelli di FAS/Apo-1, al 71% di quelli con un ridotto rapporto M/V e normali livelli di FAS/Apo-1, e al 94% di quelli con un normale rapporto M/V e normali valori di FAS/Apo-1 (log-rank:12.81, p=0.0051).
Pertanto i dati preliminari in nostro possesso sembrano indicare che in pazienti con disfunzione sistolica ventricolare sinistra, una riduzione del rapporto M/V e l'aumento del valore plasmatico di FAS/Apo-1 siano associati con alterazioni più severe di funzionalità sisto-diastolica del ventricolo sinistro e con una prognosi peggiore.
File