Tesi etd-08262022-150407 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LONI, MATILDE
URN
etd-08262022-150407
Titolo
Media consumption, atteggiamenti e intenzioni verso la vaccinazione anti-COVID-19: uno studio trasversale
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Orrù, Graziella
Parole chiave
- COVID-19
- misinformation
- fake news
- media consumption
- vaccination
- attitudes
- vaccination hesitancy
Data inizio appello
29/09/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Obiettivi: Il presente studio esplora il legame tra atteggiamento anti-vaccinazione e le intenzioni di vaccinazione, ed estende questa relazione all'effetto dello stile di comportamento di consumo mediatico (media consumption) sull'atteggiamento.
Metodi: Sono stati utilizzati modelli misti lineari generalizzati per stimare le intenzioni di vaccinazione (relative a ciascuno dei quattro vaccini disponibili al momento dell'indagine) basandosi sull'atteggiamento anti-vaccinazione misurato utilizzando la versione italiana della Vaccination Attitude Examination Scale (VAX). La regressione lineare multipla è stata utilizzata per stimare quale tipo di media e quale frequenza di utilizzo fossero responsabili della variazione dell'atteggiamento anti-vaccinazione.
Risultati: Un accentuato atteggiamento anti-vaccinazione sembrerebbe aver portato ad una ridotta intenzione di vaccinazione (b=-8.33, p<.0001) confermando il possibile legame tra atteggiamento ed intenzione. In particolare, la raccolta di informazioni relative alla vaccinazione attraverso la stampa settimanale (b=-0.74, p=.0001) o quotidiana (b=-0.96, p<.0001) sembrerebbero essere dei fattori protettivi contro lo sviluppo di atteggiamenti anti-vaccinazione. Discutere della vaccinazione con il medico di famiglia settimanalmente (b=0,66, p=.002) o anche quotidianamente (b=0,52, p=.026), e cercare attivamente informazioni relative alla vaccinazione su siti web e blog specializzati ogni giorno (b=0,64, t=2,78, p=.006) sembrerebbero essere fattori di rischio legati ad un accentuato atteggiamento anti-vaccinazione. Non sono emersi, invece, effetti dei social media sull'atteggiamento anti-vaccinazione.
Conclusioni: I risultati preliminari sembrerebbero indicare che le intenzioni di vaccinazione possono essere associate all'atteggiamento anti-vaccinazione sottostante. Inoltre, i dati analizzati suggeriscono che il web e la sfera dei blog, ma non i social media, possano essere i mezzi di comunicazione che alimentano maggiormente l’atteggiamento anti-vaccinale e che gli operatori sanitari tenderebbero ad impegnarsi con gli individui più esitanti nella vaccinazione. Ulteriori interventi potrebbero sfruttare queste inferenze per affrontare il problema dell'esitazione vaccinale.
Metodi: Sono stati utilizzati modelli misti lineari generalizzati per stimare le intenzioni di vaccinazione (relative a ciascuno dei quattro vaccini disponibili al momento dell'indagine) basandosi sull'atteggiamento anti-vaccinazione misurato utilizzando la versione italiana della Vaccination Attitude Examination Scale (VAX). La regressione lineare multipla è stata utilizzata per stimare quale tipo di media e quale frequenza di utilizzo fossero responsabili della variazione dell'atteggiamento anti-vaccinazione.
Risultati: Un accentuato atteggiamento anti-vaccinazione sembrerebbe aver portato ad una ridotta intenzione di vaccinazione (b=-8.33, p<.0001) confermando il possibile legame tra atteggiamento ed intenzione. In particolare, la raccolta di informazioni relative alla vaccinazione attraverso la stampa settimanale (b=-0.74, p=.0001) o quotidiana (b=-0.96, p<.0001) sembrerebbero essere dei fattori protettivi contro lo sviluppo di atteggiamenti anti-vaccinazione. Discutere della vaccinazione con il medico di famiglia settimanalmente (b=0,66, p=.002) o anche quotidianamente (b=0,52, p=.026), e cercare attivamente informazioni relative alla vaccinazione su siti web e blog specializzati ogni giorno (b=0,64, t=2,78, p=.006) sembrerebbero essere fattori di rischio legati ad un accentuato atteggiamento anti-vaccinazione. Non sono emersi, invece, effetti dei social media sull'atteggiamento anti-vaccinazione.
Conclusioni: I risultati preliminari sembrerebbero indicare che le intenzioni di vaccinazione possono essere associate all'atteggiamento anti-vaccinazione sottostante. Inoltre, i dati analizzati suggeriscono che il web e la sfera dei blog, ma non i social media, possano essere i mezzi di comunicazione che alimentano maggiormente l’atteggiamento anti-vaccinale e che gli operatori sanitari tenderebbero ad impegnarsi con gli individui più esitanti nella vaccinazione. Ulteriori interventi potrebbero sfruttare queste inferenze per affrontare il problema dell'esitazione vaccinale.
File
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Tesi non consultabile. |
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