Tesi etd-08262018-145157 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ALIBONI, BENEDETTA
URN
etd-08262018-145157
Titolo
Studio ecografico della regione del gomito in equidi sani
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Citi, Simonetta
correlatore Dott.ssa Bonelli, Francesca
controrelatore Prof.ssa Sgorbini, Micaela
correlatore Dott.ssa Bonelli, Francesca
controrelatore Prof.ssa Sgorbini, Micaela
Parole chiave
- ecografia
- equidi
- gomito
- legamenti
- tendini.
Data inizio appello
14/09/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
La letteratura in merito alla ricerca e valutazione delle patologie degenerative della regione del gomito degli equidi è scarsa. Il presente studio si prefissava lo scopo di studiare ecograficamente la suddetta regione ricercando eventuali zone maggiormente soggette allo sviluppo di patologie. È stato svolto un confronto tra asini e cavalli, e tra cavalli a riposo vs cavalli atleti.
Sono stati inclusi 35 equidi, 29/35 (82.8%) cavalli, di cui 9/29 (31.1%) atleti, e 6/35 (17.2%) asini, per un totale di 70 gomiti scansionati. I criteri di inclusione erano assenza di zoppia e/o sintomi compatibili con patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico. È stato utilizzato un ecografo portatile con sonda lineare ad alta frequenza (7,5 MHz) e sonda convex a frequenza 5 MHz.
Le strutture scansionate sono state: i legamenti collaterali, il tendine del muscolo ulnare laterale, il tendine del bicipite brachiale, il lacerto fibroso ed il tendine del tricipite brachiale. Tutte le ecografie sono state eseguite prestando inoltre attenzione alle superfici ossee. Le scansioni sono state effettuate dallo stesso esecutore, partendo con la palpazione dei punti di repere del gomito degli equidi, ossia: il condilo omerale laterale, l’olecrano e la tuberosità radiale e procedendo con la valutazione ecografica. Per prima era eseguita la scansione longitudinale in senso cranio-distale, successivamente si procedeva a valutare la scansione trasversale in senso cranio-distale. Le immagini raccolte sono state poi analizzate qualitativamente cercando eventuali differenze di ecogenicità o irregolarità delle strutture. Gli animali erano suddivisi secondo specie, razza, fascia d’età (gruppo cavalli A <9 anni, B tra i 10 e 19 anni, C >20 anni; gruppo asini D <9 anni, E tra i 10 e 19 anni) e se svolgevano o meno attività (gruppo 1 in attività, gruppo 2 a riposo).
I legamenti collaterali laterali e i tendini del muscolo ulnare laterale sono stati visualizzati in 69/70 (98.6%) gomiti, il tendine del muscolo tricipite brachiale in 70/70 (100%), i legamenti collaterali mediali in 36/70 (51.4%), il tendine del muscolo bicipite brachiale in 41/70 (58.6%) e la rima articolare in 62/70 (88.6%) gomiti. E’ stata evidenziata una differenza di econogenicità e struttura del tendine ulnare laterale e del legamento collaterale laterale fra cavallo e asino. Non sono state evidenziate differenze qualitative di ecogenicità e struttura rispetto alle diverse razze e tra i gruppi A, B, C. E’ emersa una differenza nell’ecogenicità del legamento collaterale laterale e del tendine del muscolo ulnare laterale in 7/9 (77,7%) cavalli del gruppo 1, rispetto ai cavalli del gruppo 2 senza influenza di età. In nessun caso sono emerse alterazioni patologiche a carico della regione del gomito.
Rispetto alla letteratura, il presente studio ha incluso un numero maggiore di animali, compresi gli asini, ed è stata eseguita la comparazione fra gruppi della qualità delle immagini in relazione alla razza ed età. Il confronto ecografico della regione del gomito di asini e cavalli, ha evidenziato alcune differenze probabilmente dovute alla diversa specie. L’età e la razza non sembrano incidere ecograficamente sul gomito degli equidi. Una massa muscolare maggiore potrebbe spiegare, infine, la diversa ecogenicità di alcune strutture del gomito nei cavalli atleti, rispetto a quelli a riposo. I risultati confermano come da letteratura che la regione del gomito è raramente implicata in patologie. In conclusione, l’articolazione del gomito è facilmente scansionabile negli equidi. Sarebbe auspicabile una ulteriore indagine nei soggetti patologici.
Sono stati inclusi 35 equidi, 29/35 (82.8%) cavalli, di cui 9/29 (31.1%) atleti, e 6/35 (17.2%) asini, per un totale di 70 gomiti scansionati. I criteri di inclusione erano assenza di zoppia e/o sintomi compatibili con patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico. È stato utilizzato un ecografo portatile con sonda lineare ad alta frequenza (7,5 MHz) e sonda convex a frequenza 5 MHz.
Le strutture scansionate sono state: i legamenti collaterali, il tendine del muscolo ulnare laterale, il tendine del bicipite brachiale, il lacerto fibroso ed il tendine del tricipite brachiale. Tutte le ecografie sono state eseguite prestando inoltre attenzione alle superfici ossee. Le scansioni sono state effettuate dallo stesso esecutore, partendo con la palpazione dei punti di repere del gomito degli equidi, ossia: il condilo omerale laterale, l’olecrano e la tuberosità radiale e procedendo con la valutazione ecografica. Per prima era eseguita la scansione longitudinale in senso cranio-distale, successivamente si procedeva a valutare la scansione trasversale in senso cranio-distale. Le immagini raccolte sono state poi analizzate qualitativamente cercando eventuali differenze di ecogenicità o irregolarità delle strutture. Gli animali erano suddivisi secondo specie, razza, fascia d’età (gruppo cavalli A <9 anni, B tra i 10 e 19 anni, C >20 anni; gruppo asini D <9 anni, E tra i 10 e 19 anni) e se svolgevano o meno attività (gruppo 1 in attività, gruppo 2 a riposo).
I legamenti collaterali laterali e i tendini del muscolo ulnare laterale sono stati visualizzati in 69/70 (98.6%) gomiti, il tendine del muscolo tricipite brachiale in 70/70 (100%), i legamenti collaterali mediali in 36/70 (51.4%), il tendine del muscolo bicipite brachiale in 41/70 (58.6%) e la rima articolare in 62/70 (88.6%) gomiti. E’ stata evidenziata una differenza di econogenicità e struttura del tendine ulnare laterale e del legamento collaterale laterale fra cavallo e asino. Non sono state evidenziate differenze qualitative di ecogenicità e struttura rispetto alle diverse razze e tra i gruppi A, B, C. E’ emersa una differenza nell’ecogenicità del legamento collaterale laterale e del tendine del muscolo ulnare laterale in 7/9 (77,7%) cavalli del gruppo 1, rispetto ai cavalli del gruppo 2 senza influenza di età. In nessun caso sono emerse alterazioni patologiche a carico della regione del gomito.
Rispetto alla letteratura, il presente studio ha incluso un numero maggiore di animali, compresi gli asini, ed è stata eseguita la comparazione fra gruppi della qualità delle immagini in relazione alla razza ed età. Il confronto ecografico della regione del gomito di asini e cavalli, ha evidenziato alcune differenze probabilmente dovute alla diversa specie. L’età e la razza non sembrano incidere ecograficamente sul gomito degli equidi. Una massa muscolare maggiore potrebbe spiegare, infine, la diversa ecogenicità di alcune strutture del gomito nei cavalli atleti, rispetto a quelli a riposo. I risultati confermano come da letteratura che la regione del gomito è raramente implicata in patologie. In conclusione, l’articolazione del gomito è facilmente scansionabile negli equidi. Sarebbe auspicabile una ulteriore indagine nei soggetti patologici.
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