Tesi etd-08262017-165439 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BOLDRINI, DAMIANO
URN
etd-08262017-165439
Titolo
STUDIO RETROSPETTIVO SUGLI EFFETTI DELLA TERAPIA CHIRURGICO RIABILITATIVA NEI PAZIENTI PEDIATRICI CON CATARATTA CONGENITA
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott.ssa Ragone, Maria Cristina
Parole chiave
- cataratta congenita ipovisione acutezza visiva
Data inizio appello
19/09/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La cataratta congenità è uno degli obiettivi di “Vision 2020: the right to sight”, l’iniziativa globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per ridurre le cause trattabili di cecità nel mondo. Essa è una importante causa di ipovisione e cecità dell’infanzia in tutto il mondo.
Attualmente in italia i casi di cataratta congenita si attestano a 6 casi ogni 10.000 nuovi nati ogni anno, scoperti alla nascita o entro il primo anno di vita. In toscana si attestano circa 18 nuovi nati ogni anno dei quali solo 1/3 risulta unilaterale.
La gestione della malattia ha rappresentato una grande sfida per i medici e solo nelle ultime 2-3 decadi si sono visti numerosi e significativi passi in avanti nella diagnosi, nel trattamento chirurgico e nella riabilitazione visiva. La perdita o riduzione della vista è principalmente attribuibile all’ambliopia e in particolare alla forma di ambliopia da deprivazione dello stimolo. Infatti la mancanza di stimoli al sistema nervoso nelle fasi precoci dello sviluppo impedisce, anche qualora si intervenga ripristinando la trasparenza del mezzo diottrico, il recupero di una visione anche minimamente accettabile. I miglioramenti maggiori che sono avvenuti nella gestione della cataratta congenita sono stati quelli riguardanti il sistema di screening, la terapia (micro)chirurgica e i mezzi protesici, e le tecniche riabilitative. I miglioramenti in tutti questi aspetti hanno permesso una miglior capacità visiva nei bambini che vanno incontro a estrazione di cataratta, ma ancora oggi i risultati complessivi risultano non del tutto soddisfacenti.
Attualmente in italia i casi di cataratta congenita si attestano a 6 casi ogni 10.000 nuovi nati ogni anno, scoperti alla nascita o entro il primo anno di vita. In toscana si attestano circa 18 nuovi nati ogni anno dei quali solo 1/3 risulta unilaterale.
La gestione della malattia ha rappresentato una grande sfida per i medici e solo nelle ultime 2-3 decadi si sono visti numerosi e significativi passi in avanti nella diagnosi, nel trattamento chirurgico e nella riabilitazione visiva. La perdita o riduzione della vista è principalmente attribuibile all’ambliopia e in particolare alla forma di ambliopia da deprivazione dello stimolo. Infatti la mancanza di stimoli al sistema nervoso nelle fasi precoci dello sviluppo impedisce, anche qualora si intervenga ripristinando la trasparenza del mezzo diottrico, il recupero di una visione anche minimamente accettabile. I miglioramenti maggiori che sono avvenuti nella gestione della cataratta congenita sono stati quelli riguardanti il sistema di screening, la terapia (micro)chirurgica e i mezzi protesici, e le tecniche riabilitative. I miglioramenti in tutti questi aspetti hanno permesso una miglior capacità visiva nei bambini che vanno incontro a estrazione di cataratta, ma ancora oggi i risultati complessivi risultano non del tutto soddisfacenti.
File
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TESI_OK.pdf | 2.03 Mb |
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