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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08262016-092601


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAPPELLO, ELISA MORGANA
URN
etd-08262016-092601
Titolo
Validazione di un paradigma fMRI per la misurazione delle capacità di comprensione del linguaggio in pazienti non responsivi
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Ricciardi, Emiliano
correlatore Cecchetti, Luca
Parole chiave
  • paradigma sperimentale gerarchico
  • valutazione diagnostica
  • disturbi di coscienza
  • risonanza magnetica funzionale
  • elaborazione del linguaggio
  • neuroimaging
Data inizio appello
13/09/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro di tesi ha come obiettivo quello di validare sui soggetti sani l’efficacia di un paradigma fMRI di nostra creazione, costruito al fine di poter inferire il livello di coscienza residuo in soggetti non responsivi, affetti da disordine di coscienza (DOC). Lo spettro dei disordini di coscienza comprende principalmente tre entità nosografiche: il coma, lo stato vegetativo (VS) e lo stato di minima coscienza (MCS). A livello clinico però, i disordini di coscienza possono essere immaginati lungo un continuum, che va dalla piena responsività, fino all’assenza totale di consapevolezza di sé e dell'ambiente. In questa prospettiva, diviene essenziale disporre di strumenti in grado d’inferire il grado di coscienza residua nei singoli pazienti, al fine di poterli collocare in una categoria diagnostica piuttosto che in un’altra. Attualmente però, il comportamento osservabile rappresenta l’unico indicatore preso in considerazione nel processo diagnostico, nonostante il preoccupante tasso di diagnosi errate (> 40%). Fortunatamente, la nascita e lo sviluppo dei metodi di esplorazione funzionale in vivo ha aperto in questo campo nuove e interessanti prospettive. La crescita progressiva delle conoscenze in quest’ambito, portata avanti negli ultimi trent’anni, ha dimostrato infatti come l’attività cerebrale rappresenti una misura potenzialmente efficace per determinare il grado di coscienza nei pazienti DOC. Partendo da questa consapevolezza, abbiamo realizzato un modello di stimolazione complesso, formato da stimoli uditivi gerarchicamente organizzati, suddivisi in tre livelli: forward (FW), pseudoword (PW), backward (BW). Mentre il primo livello di stimolazione (FW) risulta costituito da narrazioni dotate di senso compiuto, a loro volta suddivise in base al contenuto in descrizioni di volti ed ambienti, il secondo livello (PW) è formato da racconti composti da pseudoparole, che pur mantenendo relativamente intatta la componente sintattica, appaiono totalmente privi di significato. Il livello più basso (BW) è costituito invece da racconti formati da parole lette al contrario (“gatto”→“attog”) e manca, come tale, sia della componente semantica, sia di quella morfo-sintattica. Le risposte al paradigma, registrate tramite fMRI, sono state validate su una coorte di 20 pazienti sani, selezionati a priori tramite un questionario preliminare. L’analisi delle mappe d’attivazione medie task-correlate ottenute dai soggetti ha generato pattern d’attivazione ben delineati, che rispecchiano in modo accurato i diversi livelli di processamento linguistico in rapporto alla letteratura. Il paradigma di stimolazione risulta pertanto sufficientemente efficace, e potrà dunque essere applicato, in una secondo momento, ai pazienti non responsivi.
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