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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08252023-183807


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FERRONE, ANITA
URN
etd-08252023-183807
Titolo
Fenotipizzazione dei pazienti con allergia alle brassicaceae ed approcci diagnostici in-vivo ed in-vitro
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Puxeddu, Ilaria
Parole chiave
  • allergia alimentare
  • brassicaceae
  • diagnostica molecolare
  • fenotipizzazione
Data inizio appello
26/09/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’allergia alimentare è una patologia che coinvolge il sistema immunitario con reazioni di ipersensibilità prevalentemente IgE-mediate e solo in limitati casi cellulo-mediate. Per il meccanismo immunologico coinvolto, l’allergia alimentare può insorgere rapidamente e manifestarsi con una reazione allergica grave fino allo shock anafilattico. Dati epidemiologici riportano un aumento dei casi di allergia alimentare che possono interessare più del 10% della popolazione mondiale. È sicuramente allarmante l’aumento dell’incidenza di tale patologia osservato negli ultimi anni, soprattutto nei paesi occidentali dove può essere necessario nei casi più gravi l’accesso in Pronto Soccorso e successiva ospedalizzazione.
Gli allergeni alimentari coinvolti nelle reazioni anafilattiche possono essere differenti a seconda delle aree geografiche interessate. Nel sud Europa gli allergeni maggiormente coinvolti includono la frutta della famiglia delle Rosaceae, frutta con il guscio, Leguminosae e Brassicaceae o Cruciferae. Queste ultime comprendono circa 300 generi e 4000 specie di piante, spesso utilizzate in cucina, tra cui il cavolo, la rapa, il cavolfiore, la colza, alcune specie di senape, il ravanello, la rucola, il rafano e il wasabi. L’aumento del consumo di alimenti appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae ha portato ad un incremento dei casi di anafilassi. Questo ha reso necessario un corretto inquadramento fenotipico del paziente ed una accurata impostazione della diagnostica allergologica. Nel nostro studio abbiamo caratterizzato 61 soggetti con diagnosi di allergia o sensibilizzazione alimentare ad almeno una componente delle Brassicaceae (senape, cavolo, cavolini di Bruxelles, broccoli, ravanelli, rucola, semi di colza). Tra questi pazienti il 79% presentava una concomitante rino-congiuntivite allergica e il 41% asma bronchiale. Nella maggior parte dei casi le Brassicaceae responsabili di reazioni allergiche erano il cavolo (43%) seguito dalla senape (20%) e dalla rucola (18%). Anche se in percentuali minori, abbiamo identificato soggetti che hanno sviluppato una reazione di ipersensibilità immediata dopo ingestione di broccoli, cavolini di Bruxelles, ravanelli e semi di colza. Nel 66% dei casi le reazioni allergiche erano di lieve entità (grado 1 e 2), mentre nel 34% dei casi le reazioni anafilattiche sono state classificate come moderata-grave (grado da 3 a 5) con quadri di compromissione multi-organo nel 10% dei casi. Analisi molecolare del profilo di sensibilizzazione di tali pazienti ha identificato tra i componenti allergenici maggiormente coinvolti epitopi termo- e gastro-stabili, quali le proteine di stoccaggio e le Lipid Transfer Protein (LTP), allergeni che possono causare reazioni anafilattiche anche gravi. Dall’analisi del profilo di sensibilizzazione verso differenti componenti della famiglia delle LTP, il Pru p3 (LTP-pesca) è risultato l’allergene prevalente, condiviso principalmente con la frutta della famiglia delle Rosaceae. Nella nostra casistica, infatti, il 56% dei soggetti con allergia o sensibilizzazione alle Brassicaceae ha presentato nell’arco della propria vita una reazione allergica anche dopo ingestione di un alimento appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Sulla base dei dati di letteratura e dei risultati ottenuti nel nostro studio, risulta fondamentale riconoscere precocemente le reazioni allergiche alle Brassicaceae ed impostare un corretto work-up allergologico in modo da identificare i soggetti a rischio di anafilassi e prevenirne le reazioni più gravi. La diagnostica allergologica molecolare permette attualmente di identificare il preciso profilo di sensibilizzazione dei pazienti nei confronti di allergeni sia nativi che cross-reattivi e rappresenta uno step fondamentale nel work-up allergologico.
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