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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08252020-170725


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BARTOLONI, LORENZO
URN
etd-08252020-170725
Titolo
La fortuna contemporanea dei metri medievali (1982-2002)
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof. Donnarumma, Raffaele
correlatore Prof. Carrai, Stefano
Parole chiave
  • Novecento
  • metrica
  • Medioevo
Data inizio appello
28/09/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/09/2060
Riassunto
Dopo gli sperimentalismi e lo spontaneismo del decennio precedente, la poesia italiana degli anni ’80 e ’90 tende a riaprire il dialogo con la tradizione, recuperandone gli ideali classicisti di armonia, chiarezza e rigore formale. Da quest'ultimo punto di vista, si assiste al ricorso sistematico a metri canonici, preferibilmente difficili o artificiosi; in particolare, coerentemente con il più ampio fenomeno di revival del Medioevo che in quel periodo tocca tutti gli ambiti della cultura, godono di una certa fortuna le forme più tipiche della poesia delle origini, dalla ballata al madrigale antico, dalla canzone al sirventese. Nella mia tesi studio alcuni recuperi di metri arcaici tra gli anni ’80 e i primi anni 2000, offrendo un approfondimento mirato su singole raccolte significative: "Salutz" di Giovanni Giudici, "Il gatto lupesco" di Edoardo Sanguineti, "La rosa" di Franco Scataglini, "Corsia degli incurabili" di Patrizia Valduga e "Annali" di Marco Berisso. Un’analisi complessiva che renda conto del fenomeno in tutte le sue sfaccettature eccederebbe di gran lunga le dimensioni di una tesi magistrale, tuttavia tento di individuare, al di là delle particolarità di ciascun autore, alcune linee comuni ai numerosi recuperi metrici medievali che la poesia italiana conosce nel periodo in questione.
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