Tesi etd-08252013-215637 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIOVANNINI, CATERINA
URN
etd-08252013-215637
Titolo
Stress ossidativo e danno genomico in soggetti affetti da diabete di tipo 1 in età pediatrica
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI E INDUSTRIALI
Relatori
relatore Prof. Scarpato, Roberto
Parole chiave
- danno genomico
- diabete di tipo 1
- ossido nitrico
- stress ossidativo
Data inizio appello
16/09/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/09/2053
Riassunto
Il diabete viene definito come una famiglia di disturbi del metabolismo caratterizzato da un aumento della concentrazione degli zuccheri nel sangue, cronicamente elevato, causato da un’insufficiente secrezione o efficacia dell’insulina o da entrambi i fattori. Il diabete di tipo 1, forma prevalente in età pediatrica, è legato a fattori genetici, come i prodotti del sistema HLA, ed insorge in seguito ad una reazione autoimmunitaria contro le cellule beta del pancreas endocrino deputate alla produzione di insulina. La condizione cronica di iperglicemia, esercita un effetto tossico nell’organismo portando così alla comparsa di numerose complicazioni, nell’ambito micro e macro-vascolare, che non sempre possono essere evitate semplicemente monitorando i livelli di glucosio. Lo stress ossidativo, causato dall’eccessiva presenza delle specie reattive dell’ossigeno, risulta essere una delle componenti principali della fisiopatologia umana e sembra connesso a molte patologie, tra le quali emerge anche la patologia diabetica. Le membrane cellulari sono il primo target che viene colpito dalle specie radicaliche, divenendo cosi un potenziale candidato per la rilevazione del danno ossidativo precoce. Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare l’eventuale presenza di stress ossidativo e danno genomico in linfociti T di sangue periferico di soggetti, in età pediatrica, affetti da diabete di tipo 1, e di individuare particolari connessioni con l’insorgenza e/o la progressione della malattia in età infantile ai fini di un’immediata prevenzione e diagnosi precoce. Lo studio focalizzerà la sua attenzione sulla possibilità di poter identificare marcatori precoci della patologia diabetica in età pediatrica. Lo stress ossidativo verrà analizzato studiando la perossidazione lipica (esordio) e l’espressione della ossido nitrico sintasi (isoforma inducibile, iNOS), un enzima fondamentale nel processo (progressione). I livelli di perossidazione lipidica, sia spontanei sia indotti da H2O2, verranno valutati mediante una sonda lipidica fluorescente, la C11-BODIPY, un analogo degli acidi grassi con proprietà fluorescenti nel range del rosso dello spettro visibile con un massimo di emissione a 595nm, le cui proprietà fluorescenti virano dal rosso al verde nel range da 450nm a 550nm, permettendo così di discriminare in modo accurato se è avvenuta o meno ossidazione a livello della membrana plasmatica. La sonda in questione non è solo un valido marker per la perossidazione lipidica ma costituisce anche una metodica in grado di valutare l’efficacia dell’attività antiossidante nelle cellule analizzate. Per quanto riguarda iNOS, l’enzima catalizza la formazione del monossido di azoto, un radicale libero che, se nelle giuste concentrazioni, funge da potente vasodilatatore ed è coinvolto nella regolazione di numerosi fattori vascolari. I livelli di espressione dell’enzima, sia spontanei sia indotti da LPS, verranno indagati mediante tecniche di immunofluorescenza. Infine, andremo ad analizzare le conseguenze a livello di materiale genetico, ossia la formazione di DSB. Per far ciò, verranno valutati i livelli di fosforilazione dell’istone H2AX (foci γH2AX), noto marcatore del danno nucleare, mai analizzato a livello di questa patologia, attraverso tecniche di immunofluorescenza.
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