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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08252013-173316


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE MARTINO, VALERIO
URN
etd-08252013-173316
Titolo
STUDIO GEOLOGICO NELL'AREA DI DURONIA (CB) - APPENNINO MERIDIONALE
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Patacca, Etta
correlatore Scandone, Paolo
Parole chiave
  • Falda del Sannio
  • Falda di Lagonegro
  • Formazione dei Calcari con Selce Triassico superio
Data inizio appello
30/09/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/09/2053
Riassunto
L’Appennino meridionale è costituito nel suo insieme da una pila di coltri alloctone, N-E vergenti, sovrascorse su una successione carbonatica di avanpaese, che risulta in continuità con quella in affioramento della Piattaforma Apula. Tali coltri sono caratterizzate da sequenze stratigrafiche di mare basso e bacinali di età Triassico – Terziario, le quali, durante l’orogenesi mio-pliocenica della catena appenninica, si sono accavallate al di sopra dei carbonati Apuli che in profondità formano una struttura di tipo duplex. Nell’area di Duronia (CB - Molise), ubicata in prossimità del contatto tettonico che marca l’accavallamento della Falda sannitica al di sopra della Falda molisana di Frosolone, è stata riconosciuta l’esistenza di dolomie e calcari dolomitici con selce del Trias superiore riferibili alla Formazione dei “Calcari con Selce” delle Unità Lagonegresi. Questi carbonati bacinali sono stati interpretati in passato come olistoliti all’interno delle Argille Varicolori oppure come risedimenti all’interno della successione sannitica o della successione sicilide e ad essi sono state attribuite età che vanno dal Cretaceo superiore al Miocene medio. L’esistenza di depositi bacinali triassici nella regione molisano-sannitica ha come implicazione paleogeografica la continuazione verso nord di un ramo del Bacino Lagonegrese e come implicazione tettonica un forte raccorciamento tra i massicci carbonatici riferibili alla Piattaforma Appenninica e quelli riferibili alla Piattaforma Simbruini-Matese.
Come lavoro della presente tesi è stato svolto un rilevamento geologico a scala 1:10.000 dell’area di Duronia integrato da un approfondito studio microscopico dei campioni raccolti più rappresentativi (78 sezioni sottili eseguite presso il Laboratorio Didattico di Stratigrafia). Infine sono state analizzate ed interpretate 6 linee sismiche, acquisite per l’esplorazione profonda da varie compagnie petrolifere, al fine di comprendere l’andamento delle unità tettoniche nel sottosuolo dell’area esaminata.
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