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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08252011-110702


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI LIETO, MARIA CHIARA
URN
etd-08252011-110702
Titolo
Plasticita cerebrale per la lettura: uno studio comparativo, comportamentale e di fMRI, in bambini con Dislessia Evolutiva o con Lesione Focale Congenita.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
correlatore Dott.ssa Pecini, Chiara
relatore Dott.ssa Brizzolara, Daniela
Parole chiave
  • platicità cerebrale
  • dislessia evoluitvia
  • lesione focale congenita emisfero sinistro
  • lettura
Data inizio appello
12/09/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/09/2051
Riassunto
La seguente Tesi Magistrale si colloca come proseguo del lavoro svolto per la Tesi triennale dal titolo “Fattori di rischio nella Dislessia Evolutiva: indici neurofunzionali e sviluppo linguistico precoce” presso la Divisione di Neuropsichiatria Infantile dell'Università di Pisa - IRCCS Stella Maris (Pecini et al., 2011).

L’obiettivo della precedente ricerca consisteva nell’investigare in pazienti italiani con dislessia evolutiva, che quindi usano un’ortografia regolare, i pattern di attivazione all’fMRI durante lo svolgimento di compiti fonologici correlando i circuiti attivati con il profilo comportamentale e cognitivo dei singoli pazienti.
In accordo con gli studi condotti in lingua ad ortografia irregolare, i risultati ottenuti dimostravano, a livello di gruppo, una ridotta attivazione nei pazienti dislessici delle aree posteriori dei circuiti deputati all’elaborazione fonologica (Solco Temporale Superiore; Giro Sopramarginale).
Tuttavia entro il gruppo dei pazienti dislessici, differenze di attivazione nelle aree anteriori del circuito fonologico (Giro Frontale Inferiore; Corteccia Prefrontale Dorsolaterale) sono state trovate in funzione della presenza/assenza di pregresso ritardo del linguaggio, cui si associano peggiori prestazioni ai test comportamentali. Queste differenze suggeriscono l’esistenza di processi di organizzazione neurofunzionale utili per compensare almeno parzialmente le difficoltà di lettura in alcuni gruppi di pazienti con Dislessia Evolutiva..
Sebbene la letteratura sulle basi neurofunzionali della dislessia sia unanime nell’identificare, oltre alle ipoattivazioni posteriori durante compiti di lettura o di elaborazione fonologica, differenze di attivazione in altre aree linguistiche, in particolare in quelle anteriori, rimane da chiarire il ruolo specifico di queste nei processi di compensazione o recupero del disturbo (Hoef, 2010).

L'obiettivo della seguente tesi è dare un contributo alla comprensione dei meccanismi di plasticità che permettono la riorganizzazione di funzioni cognitive come la lettura che sono in larga parte organizzate nell'emisfero cerebrale sinistro: per questo scopo è apparso utile confrontare pazienti con Dislessia Evolutiva con pazienti con lesione focale congenita nell’emisfero sinistro per i quali è documentata una grande plasticità neuronale che porta a riorganizzare funzioni cognitive lateralizzate nell’emisfero leso sinistro, come il linguaggio, in aree omologhe dell'emisfero destro (riorganizzazione interemisferica).

Tale tesi sperimentale ha l’obiettivo di indagare le strategie compensative neuro funzionali correlate alla performance comportamentale confrontando un gruppo dei dislessici con o senza ritardo del linguaggio e un gruppo di soggetti con lesione focale congenita nell’emisfero sinistro.
Il confronto tra bambini con circuiti neurofunzionali, che nel caso della Dislessia Evolutiva si associano a disturbi gravi e persistenti di lettura mentre nei disturbi focali congeniti correlano con un outcome scolastico più favorevole, può fornire informazioni utili sia per l’impostazione di piani riabilitativi che per l’individuazione dei fattori predittivi delle difficoltà di lettura.

Infine, nell’ipotesi che alcune limitazioni ai processi di riorganizzazione corticale nei pazienti con dislessia siano vincolati da alterazioni a livello sottocorticale, un ulteriore livello di analisi descritto in questa tesi è l’analisi morfometrica e morfologica di alcune strutture sottocorticali nei pazienti con dislessia (tramite l’analisi Vertex).

I risultati dei test di lettura dimostrano l’assenza di disturbi specifici di apprendimento in bambini con lesione focale congenita nell’emisfero sinistro, suggerendo la presenza di processi di plasticità cerebrale che funzionano anche per l’apprendimento di competenze acquisite più tardivamente come la lettura oltre che, come dimostrato in letteratura, per l’apprendimento di abilità più precoci come il linguaggio.

I risultati di fMRI descrivono l’attivazione di un circuito linguistico cerebrale nell’emisfero destro, omologo a quello attivato nei controlli nell’emisfero sinistro. Nei pazienti dislessici invece si dimostra l’ipoattivazione di un circuito neurofunzionale nell’emisfero sinistro. L’attivazione di un circuito completo nell’emisfero originariamente non dominante (destro) nei bambini con lesione focale congenita correla con performance comportamentali migliori e quindi si dimostra più efficace nel processo di lettura.

Le evidenze emerse con la Vertex Analysis mostrano una differenza significativa nella morfometria e morfologia della porzione ventrale del putamen destro nei dislessici confermando il ruolo di questa struttura nei processi linguistici, di apprendimento implicito e di sequenze complesse e automatizzate fondamentali per l’apprendimento della lettura.
Tale struttura sottocorticale, quindi, svolge un ruolo importante nei processi linguistici e di lettura che sono strettamente associati con la capacità riorganizzativa e plastica del cervello.

A partire da questi risultati diventa sempre più importante l’identificazione precoce di ritardi nei pre-requisiti degli apprendimenti al fine di intervenire precocemente e favorire processi di plasticità cerebrale e riorganizzazione neurofunzionale.
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