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L’idea di progetto prende le sue sembianze nel comune di Livorno e, nonostante sia incentrata su un’area specifica, coinvolge più parti della città, andando a costituire una rivisitazione urbanistica della stessa. Il comune di Livorno negli ultimi dieci anni ha visto agire moltissimo sulla viabilità principale; da pochi anni ha inoltre abbracciato con vigore la mobilità green, introducendo molte piste ciclabili, e provveduto all’ottimizzazione del trasporto pubblico.
Se indubbiamente la città si è trasformata, le scuole, anziché usufruire di queste innovazioni, ne hanno sofferto. In particolare, gli istituti di secondo grado sono stati inviluppati dai recenti mutamenti senza prenderne alcuna parte, ritrovandosi come ruderi all’interno di una città nuova.
L’idea progettuale consiste quindi nel rinnovamento degli istituti accademici di secondo grado della città, andando a costituire un nuovo centro scolastico, il Campus Labronica, originato dal raggruppamento fisico e sistematico di alcuni istituti, all’interno dell’area comprendente l’ex Ippodromo Caprilli e lo Stadio Armando Picchi. In secondo luogo, il progetto si propone di ridestinare i lotti liberati andando a colmare varie lacune urbanistiche.
In seguito ad analisi di tipo funzionale (mancanza di spazi accademici fondamentali), locativo (posizione impropria), dimensionale, strutturale ed estetico si sono potuti selezionare i licei con le maggiori problematiche, così da rinnovarli inserendoli nel campus.
Il problema ricorrente evidenziato in ciascuna scuola è l’incuria dell’ambiente scolastico, con un conseguente calo di interesse negli studenti: il campus si propone quindi di sviluppare un nuovo modo di vivere la scuola, più motivante, stimolante e collettivo.