Tesi etd-08242020-200752 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
SCARATI, VALENTINA
URN
etd-08242020-200752
Titolo
Il melanoma in eta' pediatrica e adolescenziale: strategia chirurgica. Esperienza su 39 casi.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Spinelli, Claudio
Parole chiave
- approccio chirurgico
- fattori di rischio
- melanoma adolescenziale
- melanoma pediatrico
Data inizio appello
14/09/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/09/2090
Riassunto
In questo lavoro di tesi, viene trattato il melanoma in età pediatrica ed adolescenziale.
Tale neoplasia in questa fascia d’età risulta rara, soprattutto nella fascia d’età pediatrica dove non vi è una reale definizione di melanoma pediatrico.
Nella fascia adolescenziale, non si può più definire una neoplasia rara, con un’incidenza di 10 casi per milione, mentre continua ad essere definita tale in età pediatrica.
Negli ultimi anni l’incidenza è aumentata, soprattutto nei giovani adulti e adolescenti, determinando una richiesta di maggior ricerca in questi pazienti che spesso non rappresentano argomento della letteratura su tale neoplasia.
L’obiettivo dello studio è quello di andare ad ampliare e contribuire alla letteratura scientifica su tale argomento.
I fattori di rischio del melanoma in età pediatrica e adolescenziale sono gli stessi del melanoma nell’adulto e quindi sono stati presi in esame e sono stati oggetto di questo studio, l’esposizione solare nelle sue diverse forme, il fenotipo chiaro, un elevato numero di nevi, la presenza di nevi congeniti e mutazioni genetiche ereditarie.
È stato preso in esame come potenziale fattore di rischio, anche l’inquinamento ambientale, del quale esistono già studi in letteratura ma nessuno di questi in relazione all’età pediatrica e adolescenziale.
Nello studio, sono stati considerati i parametri clinici, istopatologici, patogenetici, chirurgici e di follow-up.
I pazienti sono stati scelti in base a tre criteri:
-Età: il limite superiore è stato fissato a 21 anni;
-Diagnosi ricevuta nel periodo 2006-2016 presso l’Azienda USL Toscana Nord Ovest;
-Diagnosi clinica e istologica di melanoma in situ e melanoma invasivo;
Da questo lavoro, si sono ottenuti i seguenti risultati:
-L’età media complessiva è di 20 anni, nel gruppo A (0-14 anni) la media è di 12 anni, mentre nel gruppo B (15-21 anni) l’età media è di 20 anni;
-Nel periodo 2009-2012, vi è stato il maggior numero di diagnosi, di cui il 26% solo nel 2012;
-Dopo i 15 anni l’incidenza della neoplasia è maggiore nel sesso femminile con un rapporto di 2:1 rispetto al sesso maschile;
-La sede più frequentemente interessata è stata il tronco, nel 59% dei casi, seguita dall’arto inferiore nel 21% dei casi, l’arto superiore nel 18% dei casi e la regione testa collo nel 3% dei casi. Tra i due sessi non sono stare registrate differenze;
-I melanomi in situ hanno rappresentato il 51% dei casi e i melanomi di tipo invasivo, il 49%. Tuttavia, il melanoma invasivo ha rappresentato la maggioranza dei casi nei pazienti con età inferiore o uguale a 14 anni;
-Il 57% dei pazienti presentava fenotipo chiaro e il 21% dei pazienti presentava una familiarità di primo grado;
-Il 32% dei pazienti dichiarava di essere stato poco esposto ai raggi UV, il 47% abbastanza esposto e il 18% molto esposto;
-Il 74% dei pazienti presentava un numero elevato di nevi. Nel 15% dei casi il melanoma è insorto su un nevo melanocitico comune, nel 20% su un nevo displastico e in un solo caso su un nevo congenito;
-È stata effettuata la biopsia del linfonodo sentinella in 4 pazienti ed è risultata negativa nel 100% dei casi;
-Il 24% dei pazienti riferiva di aver vissuto prima della diagnosi di melanoma, in aree ad elevato inquinamento ambientale;
-Nel follow-up di 5 anni vi è stata una sopravvivenza del 100%, senza nessuna recidiva.
Tale neoplasia in questa fascia d’età risulta rara, soprattutto nella fascia d’età pediatrica dove non vi è una reale definizione di melanoma pediatrico.
Nella fascia adolescenziale, non si può più definire una neoplasia rara, con un’incidenza di 10 casi per milione, mentre continua ad essere definita tale in età pediatrica.
Negli ultimi anni l’incidenza è aumentata, soprattutto nei giovani adulti e adolescenti, determinando una richiesta di maggior ricerca in questi pazienti che spesso non rappresentano argomento della letteratura su tale neoplasia.
L’obiettivo dello studio è quello di andare ad ampliare e contribuire alla letteratura scientifica su tale argomento.
I fattori di rischio del melanoma in età pediatrica e adolescenziale sono gli stessi del melanoma nell’adulto e quindi sono stati presi in esame e sono stati oggetto di questo studio, l’esposizione solare nelle sue diverse forme, il fenotipo chiaro, un elevato numero di nevi, la presenza di nevi congeniti e mutazioni genetiche ereditarie.
È stato preso in esame come potenziale fattore di rischio, anche l’inquinamento ambientale, del quale esistono già studi in letteratura ma nessuno di questi in relazione all’età pediatrica e adolescenziale.
Nello studio, sono stati considerati i parametri clinici, istopatologici, patogenetici, chirurgici e di follow-up.
I pazienti sono stati scelti in base a tre criteri:
-Età: il limite superiore è stato fissato a 21 anni;
-Diagnosi ricevuta nel periodo 2006-2016 presso l’Azienda USL Toscana Nord Ovest;
-Diagnosi clinica e istologica di melanoma in situ e melanoma invasivo;
Da questo lavoro, si sono ottenuti i seguenti risultati:
-L’età media complessiva è di 20 anni, nel gruppo A (0-14 anni) la media è di 12 anni, mentre nel gruppo B (15-21 anni) l’età media è di 20 anni;
-Nel periodo 2009-2012, vi è stato il maggior numero di diagnosi, di cui il 26% solo nel 2012;
-Dopo i 15 anni l’incidenza della neoplasia è maggiore nel sesso femminile con un rapporto di 2:1 rispetto al sesso maschile;
-La sede più frequentemente interessata è stata il tronco, nel 59% dei casi, seguita dall’arto inferiore nel 21% dei casi, l’arto superiore nel 18% dei casi e la regione testa collo nel 3% dei casi. Tra i due sessi non sono stare registrate differenze;
-I melanomi in situ hanno rappresentato il 51% dei casi e i melanomi di tipo invasivo, il 49%. Tuttavia, il melanoma invasivo ha rappresentato la maggioranza dei casi nei pazienti con età inferiore o uguale a 14 anni;
-Il 57% dei pazienti presentava fenotipo chiaro e il 21% dei pazienti presentava una familiarità di primo grado;
-Il 32% dei pazienti dichiarava di essere stato poco esposto ai raggi UV, il 47% abbastanza esposto e il 18% molto esposto;
-Il 74% dei pazienti presentava un numero elevato di nevi. Nel 15% dei casi il melanoma è insorto su un nevo melanocitico comune, nel 20% su un nevo displastico e in un solo caso su un nevo congenito;
-È stata effettuata la biopsia del linfonodo sentinella in 4 pazienti ed è risultata negativa nel 100% dei casi;
-Il 24% dei pazienti riferiva di aver vissuto prima della diagnosi di melanoma, in aree ad elevato inquinamento ambientale;
-Nel follow-up di 5 anni vi è stata una sopravvivenza del 100%, senza nessuna recidiva.
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