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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08242017-164321


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CHECCHI, MICHELE
URN
etd-08242017-164321
Titolo
Valutazione dell'equilibrio acido base nel paziente critico. Possibili vantaggi e applicabilità di un approccio quantitativo
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Forfori, Francesco
Parole chiave
  • equilibrio acido base
  • eccesso basi
  • approccio fisiologico
  • Stewart
  • approccio quantitativo
  • variabili indipendenti
Data inizio appello
19/09/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Abbiamo raccolto i parametri necessari per uno studio completo dei disturbi acido base di 109 pazienti in prima giornata di ricovero in terapia intensiva. Tali parametri sono stati interpretati secondo i tre metodi principali di analisi dell’equilibrio acido base, l’approccio fisiologico basato sulla concentrazione plasmatica di bicarbonato e sull’anion gap, l’approccio basato sul BE e infine l’approccio fisico-chimico elaborato da Stewart in cui pCO2, SID e Atot sono le tre variabili indipendenti determinanti il pH. Il 27,5% dei pazienti ha valori di bicarbonato e BE normali, ma all’interno di questo gruppo il 76,7% è solo apparentemente sano, infatti il terzo metodo rileva la presenza di disturbi misti, in cui effetti alcalinizzanti e acidificanti si compensano tra loro. La mancata rilevazione di alcuni disturbi acido base con l’approccio basato sul BE è dovuta nella maggior parte dei casi all’ipoalbuminemia (presente nel 89,9% dei pazienti), il BE risulta infatti meno indicativo quando la quota dei tamponi diversi dal bicarbonato è alterata. Anche l’anion gap può risultare normale in presenza di acidi organici non misurati se coesiste ipoalbuminemia, il problema può essere superato aggiustando l’anion gap per le proteine plasmatiche. Infine il metodo di Stewart permette di valutare e soprattutto quantificare in quale misura incidono i vari parametri sullo stato acido base di un paziente, questo si rivela particolarmente utile nei pazienti critici, affetti da disturbi multipli e da alterazioni complesse dell’equilibrio acido-base, fornendo un ausilio anche per l’attuazione di un’eventuale terapia.
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