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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08242016-165949


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ZUCCHI, DINA
URN
etd-08242016-165949
Titolo
Anticorpi antifosfolipidi e gravidanza: esiti materni e perinatali
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Strigini, Francesca Anna Letizia
Parole chiave
  • anticorpi antifosfolipidi
  • gravidanza
Data inizio appello
20/09/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/09/2086
Riassunto
Gli anticorpi antifosfolipidi (aPL) sono un gruppo eterogeneo di immunoglobuline dirette contro le proteine plasmatiche che legano i fosfolipidi. Sono presenti nell’1-5% della popolazione, e la presenza di aPL in gravidanza è stata associata ad un aumentato rischio di aborto ricorrente, altre complicanze ostetriche ed eventi vascolari. Dato che i meccanismi patogenetici alla base di tali manifestazioni non sono completamente noti, e l’entità del rischio risulta variabile in statistiche diverse, scopo di tale lavoro è stato approfondire l’analisi della problematica identificando le patologie associate alla presenza di aPL e confrontando il rischio in relazione a tale classificazione.
Le pazienti da includere nello studio sono state selezionate tra tutte le gestanti indirizzate consecutivamente all’ambulatorio congiunto Ostetrico Reumatologico dell’Università di Pisa nell’arco di tempo compreso tra il 2001 e il 2016. Sono state suddivise in tre gruppi: uno comprendente donne affette da sindrome da aPL (APS), uno costituito da donne affette da Lupus Eritematoso Sistemico (LES), ed un terzo costituito da pazienti con aPL associati o meno ad altre connettivopatie diverse dal LES.
Nella nostra casistica le pazienti senza APS né LES presentavano un miglior outcome ed una minor incidenza di complicanze rispetto agli altri 2 gruppi, con differenze statisticamente significative per quanto riguarda epoca della gravidanza alla sua conclusione, età gestazionale al parto, peso del neonato alla nascita, preeclampsia, eventi vascolari materni ed esito avverso grave. Quest’ultimo è un parametro che comprende uno o più eventi che possono comportare, oltre alla morte perinatale, un elevato rischio di deterioramento della qualità della vita per la madre o per il feto. Le pazienti con APS e LES invece presentavano una prognosi peggiore, con un’incidenza simile in termini di: esito della gravidanza, parti a termine, peso alla nascita, crescita fetale rispetto all’età gestazionale ed esito avverso.
Rimane quindi il dubbio se la sola positività per gli aPL rappresenti un reale fattore di rischio per perdite fetali e altre complicanze ostetriche.
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