Tesi etd-08242012-195748 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BALZANO, RUGGIERO
URN
etd-08242012-195748
Titolo
Pancreasectomia dopo terapia neoadiuvante risultati a breve e lungo termine
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Boggi, Ugo
Parole chiave
- (m)FOLFOXIRI
- Carcinoma pancreatico localmente avanzato
- chemioterapia neoadiuvante
- LAPC
- pancreasectomia regionale
- resezione R0
Data inizio appello
25/09/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2052
Riassunto
Introduzione
Al momento della diagnosi, circa l’80% dei pazienti con carcinoma del pancreas
si trova in uno stadio in cui non è possibile garantire una radicale
resezione chirurgica della massa neoplastica, questo perchè ci troviamo o
davanti ad una malattia già metastatica, oppure nel caso di carcinoma localmente
avanzato.
Il carcinoma pancreatico localmente avanzato è definito come un tumore
localizzato all’interno della ghiandola pancreatica, senza segni evidenti di
una diffusione metastatica, ma con un’estensione della neoplasia e un interessamento
delle strutture vascolari tale da rendere insicura una resezione
chirurgica radicale (R0).
Recenti studi mostrano come, con lo sviluppo e l’utilizzo di nuovi protocolli
chemioterapici, pazienti inizialmente considerati non resecabili, dopo chemioterapia
neoadiuvante, diventano candidabili a chirurgia. Questi pazienti
sottoposti ad intervento chirurgico con intento curativo (R0) ottengono
vantaggi significativi in termini di sopravvivenza.
Scopo dello studio
Lo scopo del presente studio è stato quello di verificare la validità e la sicurezza
del trattamento chirurgico, eseguito dopo trattamento chemioterapico neoadiuvante secondo il protocollo mFOLFOXIRI, in pazienti con carcinoma
del pancreas localmente avanzato.
Materiali e Metodi
Questo lavoro nasce dall’esperienza di un gruppo multidisciplinare dedicato
alla patologia neoplastica pancreatica. Alla luce delle evidenze emerse negli
ultimi anni, circa il ruolo della chemioterapia neoadiuvante nell’aprire
una strada verso la chirurgia resettiva con intento curativo (R0) a pazienti
con carcinoma localmente avanzato, è stato applicato un nuovo protocollo di
trattamento medico oncologico. Lo schema terapeutico mFOLFOXIRI, che
prevede l’utilizzo di: 85mg/sqm di Oxaliplatino, 150mg/sqm di Irinotecano,
200mg/sqm di acido folinico somministrati tutti al giorno 1, con l’aggiunta di
un’infusione di 2800mg/sqm di 5FU somministrato in 48 ore dal giorno 1 al
giorno 3 a pazienti è stato somministrato a pazienti con diagnosi istologica
o citologica di carcinoma pancreatico, con stadio III di malattia(localmente
avanzata senza l’evidenza di metastasi macroscopiche). Tra questi sono
stati selezionati 8 pazienti che, trattati secondo il protocollo mFOLFOXIRI,
hanno mostrato ad un esame TC, successivo al trattamento chemioterapico,
una riduzione o sostanziale stabilità della malattia. Tutti questi pazienti
sono stati sottoposti ad intervento chirurgico con intento curativo dopo una
valutazione pre-operatoria clinico-strumentale completa.
In particolare gli interventi eseguiti sono stati:
-1 DCP (Duodenocefalopancreasectomia secondo Traverso-Longmire)
-6 splenopancreasectomie totali di cui 5 con contemporanea gastrectomia
totale e 1 con resezione dell’antro gastrico
Tutti i pazienti, sono stati sottoposti almeno alla resezione di un segmento vascolare nel corso dell’intervento, in particolare:
-In 2 pazienti è stato necessario resecare tre vasi,in uno oltre alla confluenza
mesenterico portale e all’arteria mesenterica superiore è stata resecata
l’arteria epatica di destra, e nell’altro oltre ad i vasi mesenterici è stato eseguito
un patch di vena cava inferiore
-In 4 pazienti sono stati resecati due segmenti vascolari, di questi due sono
stati sottoposti a resezione di arteria e vena mesenterica superiore mentre
in uno oltre alla confluenza mesenterica portale è stata eseguita una resezione
del tripode celiaco e in un altro oltre alla vena mesenterica superiore
è stata eseguita una resezione dell’arteria epatica.
-Solo in 2 casi è stata resecata solo la vena mesenterica superiore.
Risultati
La mortalità peri-operatoria è risultata nulla. La morbilità post-operatoria
complessiva è risultata pari al 62%, in particolare si può differenziare una
morbilità esclusivamente chirurgica pari al 12% ed una morbilità medica
pari al 50% con una prevalenza delle complicanze di tipo polmonare (addensamenti,
versamenti pleurici).
I risultati anatomo-patologici hanno dimostrato in tutti i casi la radicalità
chirurgica (R0).In particolare sono stati riscontrati:
-5 casi di adenocarcinoma duttale pari al 62,5%,
-2 casi di carcinoma mucinoso papillare pari al 25% e
-1 caso di carcinoma adenosquamoso pari al 12,5%
Analizzando i risultati ottenuti sulla coorte reclutata per lo studio, si è appreso
che la mediana di sopravvivenza complessiva dopo intervento chirurgico
resettivo (R0) è di 15.7 mesi.
Conclusioni
Il nuovo protocollo mFOLFOXIRI, sembra efficace nell’aprire una strada
verso la chirurgia con intento curativo ai pazienti affetti da carcinoma del
pancreas localmente avanzato. In centri specializzati e in mani esperte questi
interventi risultano sicuri e con un tasso di morbilità e mortalità buoni.
Nuovi studi, con un ampiamento della casistica e un più lungo follow-up sono
necessari per meglio valutare l’outcome a lungo termine di questa nuova
strategia terapeutica.
Al momento della diagnosi, circa l’80% dei pazienti con carcinoma del pancreas
si trova in uno stadio in cui non è possibile garantire una radicale
resezione chirurgica della massa neoplastica, questo perchè ci troviamo o
davanti ad una malattia già metastatica, oppure nel caso di carcinoma localmente
avanzato.
Il carcinoma pancreatico localmente avanzato è definito come un tumore
localizzato all’interno della ghiandola pancreatica, senza segni evidenti di
una diffusione metastatica, ma con un’estensione della neoplasia e un interessamento
delle strutture vascolari tale da rendere insicura una resezione
chirurgica radicale (R0).
Recenti studi mostrano come, con lo sviluppo e l’utilizzo di nuovi protocolli
chemioterapici, pazienti inizialmente considerati non resecabili, dopo chemioterapia
neoadiuvante, diventano candidabili a chirurgia. Questi pazienti
sottoposti ad intervento chirurgico con intento curativo (R0) ottengono
vantaggi significativi in termini di sopravvivenza.
Scopo dello studio
Lo scopo del presente studio è stato quello di verificare la validità e la sicurezza
del trattamento chirurgico, eseguito dopo trattamento chemioterapico neoadiuvante secondo il protocollo mFOLFOXIRI, in pazienti con carcinoma
del pancreas localmente avanzato.
Materiali e Metodi
Questo lavoro nasce dall’esperienza di un gruppo multidisciplinare dedicato
alla patologia neoplastica pancreatica. Alla luce delle evidenze emerse negli
ultimi anni, circa il ruolo della chemioterapia neoadiuvante nell’aprire
una strada verso la chirurgia resettiva con intento curativo (R0) a pazienti
con carcinoma localmente avanzato, è stato applicato un nuovo protocollo di
trattamento medico oncologico. Lo schema terapeutico mFOLFOXIRI, che
prevede l’utilizzo di: 85mg/sqm di Oxaliplatino, 150mg/sqm di Irinotecano,
200mg/sqm di acido folinico somministrati tutti al giorno 1, con l’aggiunta di
un’infusione di 2800mg/sqm di 5FU somministrato in 48 ore dal giorno 1 al
giorno 3 a pazienti è stato somministrato a pazienti con diagnosi istologica
o citologica di carcinoma pancreatico, con stadio III di malattia(localmente
avanzata senza l’evidenza di metastasi macroscopiche). Tra questi sono
stati selezionati 8 pazienti che, trattati secondo il protocollo mFOLFOXIRI,
hanno mostrato ad un esame TC, successivo al trattamento chemioterapico,
una riduzione o sostanziale stabilità della malattia. Tutti questi pazienti
sono stati sottoposti ad intervento chirurgico con intento curativo dopo una
valutazione pre-operatoria clinico-strumentale completa.
In particolare gli interventi eseguiti sono stati:
-1 DCP (Duodenocefalopancreasectomia secondo Traverso-Longmire)
-6 splenopancreasectomie totali di cui 5 con contemporanea gastrectomia
totale e 1 con resezione dell’antro gastrico
Tutti i pazienti, sono stati sottoposti almeno alla resezione di un segmento vascolare nel corso dell’intervento, in particolare:
-In 2 pazienti è stato necessario resecare tre vasi,in uno oltre alla confluenza
mesenterico portale e all’arteria mesenterica superiore è stata resecata
l’arteria epatica di destra, e nell’altro oltre ad i vasi mesenterici è stato eseguito
un patch di vena cava inferiore
-In 4 pazienti sono stati resecati due segmenti vascolari, di questi due sono
stati sottoposti a resezione di arteria e vena mesenterica superiore mentre
in uno oltre alla confluenza mesenterica portale è stata eseguita una resezione
del tripode celiaco e in un altro oltre alla vena mesenterica superiore
è stata eseguita una resezione dell’arteria epatica.
-Solo in 2 casi è stata resecata solo la vena mesenterica superiore.
Risultati
La mortalità peri-operatoria è risultata nulla. La morbilità post-operatoria
complessiva è risultata pari al 62%, in particolare si può differenziare una
morbilità esclusivamente chirurgica pari al 12% ed una morbilità medica
pari al 50% con una prevalenza delle complicanze di tipo polmonare (addensamenti,
versamenti pleurici).
I risultati anatomo-patologici hanno dimostrato in tutti i casi la radicalità
chirurgica (R0).In particolare sono stati riscontrati:
-5 casi di adenocarcinoma duttale pari al 62,5%,
-2 casi di carcinoma mucinoso papillare pari al 25% e
-1 caso di carcinoma adenosquamoso pari al 12,5%
Analizzando i risultati ottenuti sulla coorte reclutata per lo studio, si è appreso
che la mediana di sopravvivenza complessiva dopo intervento chirurgico
resettivo (R0) è di 15.7 mesi.
Conclusioni
Il nuovo protocollo mFOLFOXIRI, sembra efficace nell’aprire una strada
verso la chirurgia con intento curativo ai pazienti affetti da carcinoma del
pancreas localmente avanzato. In centri specializzati e in mani esperte questi
interventi risultano sicuri e con un tasso di morbilità e mortalità buoni.
Nuovi studi, con un ampiamento della casistica e un più lungo follow-up sono
necessari per meglio valutare l’outcome a lungo termine di questa nuova
strategia terapeutica.
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