Tesi etd-08242011-125845 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CIRILLO, SILVIA
URN
etd-08242011-125845
Titolo
Studio in vitro di nanoparticelle di oro: analisi citotossica, genotossica e potenziale cancerogeno
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
relatore Prof. Migliore, Lucia
relatore Dott. Ponti, Jessica
relatore Dott. Ponti, Jessica
Parole chiave
- comet
- micronucleo
- nanoparticelle
Data inizio appello
29/09/2011
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
29/09/2051
Riassunto
Lo scopo di questa tesi è quello di valutare gli effetti tossicologici di nanoparticelle di oro, utilizzando metodi in vitro (colture cellulari) alternativi all’ uso di test su animali.
Con il termine nanoparticelle si identificano, per convenzione, delle particelle formate da aggregati atomici o molecolari aventi un diametro compreso tra 1 nm e 100 nm.
Tali materiali hanno particolari caratteristiche chimico-fisiche che li differenziano dagli elementi chimici di cui sono formati e li rendono ottimi candidati per lo sviluppo delle nanotecnologie.
Le interessanti e talvolta inaspettate proprietà delle nanoparticelle sono dovute alla grande area di superficie del materiale, che prevale rispetto alla piccola massa.
Le particelle di oro utilizzate per questo studio hanno le dimensioni di 5 nm, 15 nm e 40 nm.
Gli studi in vitro sono di grande interesse scientifico poiché molte informazioni sulla tossicologia delle nanoparticelle sono frammentarie o addirittura sconosciute. Dati sperimentali ottenuti su linee cellulari che corrispondono ai diversi organi bersaglio servono a comprendere la potenziale tossicità dei nanomateriali ed il loro meccanismo d’azione per valutarne il potenziale rischio sull’uomo.
In questo studio abbiamo sintetizzato e caratterizzato le nanoparticelle di oro in termini di dimensione, carica superficiale e rilascio di ioni di oro in acqua e nei mezzi di coltura.
Inoltre abbiamo valutato gli effetti delle nanoparticelle di oro misurando la vitalità cellulare, dopo aver selezionato il test di Efficienza di Formazione di Colonie come uno dei più promettenti; il potenziale cancerogeno utilizzando il test di Trasformazione Morfologica e la genotossicità con i test del Micronucleo e della Cometa.
Si è avuta induzione di citotossicità dipendente dal modello cellulare utilizzato solo per le particelle di 5 nm; il potenziale cancerogeno è risultato negativo per tutte le nanoparticelle di oro testate mentre è stata osservata genotossicità per le nanoparticelle di oro di 40 nm.
Questi risultati sottolineano l’ importanza dello studio di diverse caratteristiche dei nanomateriali tra cui la dimensione e dell’aspetto multidisciplinare (chimica, fisica e biologia) necesario per la compresione degli effetti tossicologici dei nanomateriali.
Con il termine nanoparticelle si identificano, per convenzione, delle particelle formate da aggregati atomici o molecolari aventi un diametro compreso tra 1 nm e 100 nm.
Tali materiali hanno particolari caratteristiche chimico-fisiche che li differenziano dagli elementi chimici di cui sono formati e li rendono ottimi candidati per lo sviluppo delle nanotecnologie.
Le interessanti e talvolta inaspettate proprietà delle nanoparticelle sono dovute alla grande area di superficie del materiale, che prevale rispetto alla piccola massa.
Le particelle di oro utilizzate per questo studio hanno le dimensioni di 5 nm, 15 nm e 40 nm.
Gli studi in vitro sono di grande interesse scientifico poiché molte informazioni sulla tossicologia delle nanoparticelle sono frammentarie o addirittura sconosciute. Dati sperimentali ottenuti su linee cellulari che corrispondono ai diversi organi bersaglio servono a comprendere la potenziale tossicità dei nanomateriali ed il loro meccanismo d’azione per valutarne il potenziale rischio sull’uomo.
In questo studio abbiamo sintetizzato e caratterizzato le nanoparticelle di oro in termini di dimensione, carica superficiale e rilascio di ioni di oro in acqua e nei mezzi di coltura.
Inoltre abbiamo valutato gli effetti delle nanoparticelle di oro misurando la vitalità cellulare, dopo aver selezionato il test di Efficienza di Formazione di Colonie come uno dei più promettenti; il potenziale cancerogeno utilizzando il test di Trasformazione Morfologica e la genotossicità con i test del Micronucleo e della Cometa.
Si è avuta induzione di citotossicità dipendente dal modello cellulare utilizzato solo per le particelle di 5 nm; il potenziale cancerogeno è risultato negativo per tutte le nanoparticelle di oro testate mentre è stata osservata genotossicità per le nanoparticelle di oro di 40 nm.
Questi risultati sottolineano l’ importanza dello studio di diverse caratteristiche dei nanomateriali tra cui la dimensione e dell’aspetto multidisciplinare (chimica, fisica e biologia) necesario per la compresione degli effetti tossicologici dei nanomateriali.
File
Nome file | Dimensione |
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Abstract_def.pdf | 14.19 Kb |
frontespizio.pdf | 39.26 Kb |
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