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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08242007-183756


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Scandiffio, Rossella
URN
etd-08242007-183756
Titolo
La RM nella valutazione della risposta del carcinoma mammario al trattamento chemioterapico neoadiuvante: correlazione con il dato anatomopatologico.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Bartolozzi, Carlo
Parole chiave
  • carcinoma mammario
  • chemioterapia neoadiuvante
  • RM
Data inizio appello
18/09/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Scopo
Il presente studio ha indagato retrospettivamente l’efficacia della RM nel misurare la dimensione residua della neoplasia mammaria in pazienti con carcinoma mammario localmente avanzato e sottoposte a chemioterapia neoadiuvante.
Materiali e metodi
27 pazienti (range di età 33- 74, età media 53 anni) , per un totale di 28 lesioni, sono state indagate prima dell’inizio della terapia primaria, e al termine della stessa mediante esame di RM; lo schema terapeutico seguito prevedeva fluorouracile (600mg/ m2 ), epirubicina (60 mg/m2 ) e ciclofosfamide (600 mg/m2).
I dati ricavati dalla misurazione del diametro maggiore sono stati poi confrontati con le dimensioni misurate all’esame istopatologico, considerato il gold standard, effettuato dopo l’escissione chirurgica.
Sono state eseguite sequenze 3 D SPGR, seguite da uno studio dinamico effettuato dopo l’iniezione di mezzo di contrasto; le immagini precontrastografiche sono state sottratte alle corrispettive immagini postcontrastografiche e poi elaborate mediante programmi di post- processing.
L’analisi delle immagini di RM è stata ottimizzata per identificare la malattia residua nella mammella trattata.



Risultati
L’elaborazione dei dati ha dimostrato che la sensibilità dello studio di RM nell’identificazione delle pazienti responders alla chemioterapia primaria è 84%, specificità 67%, valore predittivo positivo (VPP) 95%, valore predittivo negativo (VPN) 33% .
Il coefficiente di correlazione r è risultato essere pari a 0,15.
Conclusioni
La RM risulta essere un valido strumento nella valutazione della risposta alla chemioterapia neoadiuvante del carcinoma mammario localmente avanzato, nonostante l’esistenza di alcune incongruenze che compromettono la corretta misurazione della lesione.
Non esiste infatti una valutazione istologica dimensionale precedente all’inizio della chemioterapia, perciò il controllo è basato su una valutazione dimensionale legata alla RM; inoltre, l’azione diretta del farmaco sui neovasi è causa di sottostima, mentre la reazione flogistica peritumorale può essere responsabile di sovrastima, e la presenza di frammenti ed emboli neoplastici residuati al termine della chemioterapia è ulteriore causa di difficoltà.
Anche lo studio anatomopatologico può essere gravato da problematiche riguardanti la misurazione, poiché la fissazione in paraffina può compromettere la corretta determinazione delle dimensioni.
Alla luce di queste considerazioni, si impone una collaborazione tra radiologo ed anatomopatologo, al fine di trovare un sistema omogeneo, standard e condiviso di correlazione delle dimensioni iniziali e residue del tumore; questa alleanza dovrebbe essere estesa anche agli studi riguardanti la neoangiogenesi, per effettuare una correlazione tra questa e i parametri funzionali.
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