Tesi etd-08232023-163446 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SARGENTINI, ELENA
URN
etd-08232023-163446
Titolo
Stimolazione lenta dell’Epitelio Olfattivo e del Nervo Trigemino nasale: effetti sull’attività cerebrale e relativi correlati comportamentali
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Piarulli, Andrea
Parole chiave
- analisi spettrale EEG
- EEG
- Phenomenology of Conciousness Inventory
- stati alterati di coscienza
- stimolazione epitelio olfattivo
- stimolazione trigeminale branca nasale
Data inizio appello
28/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/09/2026
Riassunto
Il ruolo dei meccanocettori dell'Epitelio Olfattivo, e del Bulbo Olfattivo nella modulazione dell'attività e delle funzioni cerebrali durante la respirazione nasale è stato elucidato in modo convincente da una serie di studi sull'effetto della respirazione nasale stessa e in particolare sulla respirazione lenta propria di pratiche contemplative come il Pranayama.
Gli obiettivi di questa tesi sono quelli di verificare gli effetti della stimolazione dell'Epitelio Olfattivo sull'attività cerebrale e sui suoi correlati comportamentali, e identificare gli effetti della stimolazione delle aree nasali innervate dal Nervo Trigemino durante l'erogazione periodica di aria inodore, evidenziando le differenze tra i correlati psicofisiologici dei due tipi di stimolazione.
Per lo studio sono stati reclutati volontari sani senza alcuna esperienza di pratiche contemplative.
L'idoneità dei partecipanti è stata valutata attraverso un colloquio semi-strutturato con uno psichiatra senior per valutare eventuali sintomi psicopatologici.
Lo studio è consistito di due diverse sessioni sperimentali. Durante ciascuna sessione, al partecipante è stato chiesto di giacere sdraiato e ad occhi chiusi su un lettino in una stanza buia e di respirare normalmente attraverso la bocca. Per l'intera sessione, il partecipante ha indossato tamponi nasali forati per consentire il corretto posizionamento delle cannule nasali utilizzate per l'erogazione dell'aria. Ogni sessione è iniziata con una fase di resting state di 7 minuti, seguita da 15 minuti di stimolazione nasale, terminando con un'altra fase di resting state di 7 minuti. Sono state applicate due diverse modalità di stimolazione (una per ogni sessione):
1. Stimolazione dell'Epitelio Olfattivo: 15 minuti di erogazione di aria inodore a 0.05 Hz (8 s di erogazione, 12 s di pausa), in linea con i ritmi respiratori lenti tipici delle pratiche contemplative (e.g. Pranayama).
2. Stimolazione delle aree nasali periferiche innervate dal Nervo Trigemino. Il flusso d'aria è stato erogato alle aree nasali innervate dal solo Nervo Trigemino. In questa sessione sono stati utilizzati tamponi nasali senza fori di passaggio per impedire il flusso d'aria verso l'Epitelio Olfattivo.
Durante ogni sessione, sono stati acquisiti i segnali ECG e respiratori insieme all'EEG ad alta densità. Al termine di ogni sessione sperimentale, sono stati somministrati due test psicometrici: il Phenomenology of Consciousness Inventory (PCI), per chiarire gli aspetti fenomenologici associati all'esperienza, e lo STAI Y1 per valutare la presenza di effetti della stimolazione sui livelli di ansia; tali test, inoltre, sono stati somministrati al termine della fase di baseline di una delle due sessioni, in modo randomizzato e bilanciato.
Dai risultati ottenuti abbiamo confermato che, se da una parte una stimolazione controllata dell'Epitelio Olfattivo è in grado di promuovere l’aumento dei ritmi lenti sulla corteccia, dall’altra la stimolazione dei terminali nasali innervati dal trigemino porta anch’essa ad un aumento dell'attività lenta (bande delta e theta), anche se in misura minore rispetto a quella elicitata dalla stimolazione dell’Epitelio Olfattivo.
L’aumento significativo di attività lenta corticale a carico delle aree prefrontali e posteriori era accompagnato a livello fenomenologico da una maggiore consapevolezza del sé rispetto alla condizione di rilassamento (baseline) per entrambi i tipi di stimolazione. D’altra parte, la stimolazione dell’Epitelio Olfattivo, a differenza della trigeminale, era accompagnata da una percezione soggettiva di coscienza e consapevolezza alterata, plausibilmente associate alla maggiore espressione di attività lenta a seguito della stimolazione olfattiva rispetto a quella trigeminale.
Gli obiettivi di questa tesi sono quelli di verificare gli effetti della stimolazione dell'Epitelio Olfattivo sull'attività cerebrale e sui suoi correlati comportamentali, e identificare gli effetti della stimolazione delle aree nasali innervate dal Nervo Trigemino durante l'erogazione periodica di aria inodore, evidenziando le differenze tra i correlati psicofisiologici dei due tipi di stimolazione.
Per lo studio sono stati reclutati volontari sani senza alcuna esperienza di pratiche contemplative.
L'idoneità dei partecipanti è stata valutata attraverso un colloquio semi-strutturato con uno psichiatra senior per valutare eventuali sintomi psicopatologici.
Lo studio è consistito di due diverse sessioni sperimentali. Durante ciascuna sessione, al partecipante è stato chiesto di giacere sdraiato e ad occhi chiusi su un lettino in una stanza buia e di respirare normalmente attraverso la bocca. Per l'intera sessione, il partecipante ha indossato tamponi nasali forati per consentire il corretto posizionamento delle cannule nasali utilizzate per l'erogazione dell'aria. Ogni sessione è iniziata con una fase di resting state di 7 minuti, seguita da 15 minuti di stimolazione nasale, terminando con un'altra fase di resting state di 7 minuti. Sono state applicate due diverse modalità di stimolazione (una per ogni sessione):
1. Stimolazione dell'Epitelio Olfattivo: 15 minuti di erogazione di aria inodore a 0.05 Hz (8 s di erogazione, 12 s di pausa), in linea con i ritmi respiratori lenti tipici delle pratiche contemplative (e.g. Pranayama).
2. Stimolazione delle aree nasali periferiche innervate dal Nervo Trigemino. Il flusso d'aria è stato erogato alle aree nasali innervate dal solo Nervo Trigemino. In questa sessione sono stati utilizzati tamponi nasali senza fori di passaggio per impedire il flusso d'aria verso l'Epitelio Olfattivo.
Durante ogni sessione, sono stati acquisiti i segnali ECG e respiratori insieme all'EEG ad alta densità. Al termine di ogni sessione sperimentale, sono stati somministrati due test psicometrici: il Phenomenology of Consciousness Inventory (PCI), per chiarire gli aspetti fenomenologici associati all'esperienza, e lo STAI Y1 per valutare la presenza di effetti della stimolazione sui livelli di ansia; tali test, inoltre, sono stati somministrati al termine della fase di baseline di una delle due sessioni, in modo randomizzato e bilanciato.
Dai risultati ottenuti abbiamo confermato che, se da una parte una stimolazione controllata dell'Epitelio Olfattivo è in grado di promuovere l’aumento dei ritmi lenti sulla corteccia, dall’altra la stimolazione dei terminali nasali innervati dal trigemino porta anch’essa ad un aumento dell'attività lenta (bande delta e theta), anche se in misura minore rispetto a quella elicitata dalla stimolazione dell’Epitelio Olfattivo.
L’aumento significativo di attività lenta corticale a carico delle aree prefrontali e posteriori era accompagnato a livello fenomenologico da una maggiore consapevolezza del sé rispetto alla condizione di rilassamento (baseline) per entrambi i tipi di stimolazione. D’altra parte, la stimolazione dell’Epitelio Olfattivo, a differenza della trigeminale, era accompagnata da una percezione soggettiva di coscienza e consapevolezza alterata, plausibilmente associate alla maggiore espressione di attività lenta a seguito della stimolazione olfattiva rispetto a quella trigeminale.
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