Tesi etd-08232010-093236 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CATUREGLI, LISA
URN
etd-08232010-093236
Titolo
La propagazione vegetativa di gramigne da tappeto erboso con metodi innovativi
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DELLE AREE VERDI E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Volterrani, Marco
correlatore Guglielminetti, Lorenzo
correlatore Guglielminetti, Lorenzo
Parole chiave
- bermudagrass
- cynodon
- gramigna
- innovative methods
- macroterme
- metodi innovativi
- propagazione vegetativa
- tappeto erboso
- turfgrass
- vegetative propagation
Data inizio appello
04/10/2010
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
04/10/2050
Riassunto
Il successo o il fallimento del tappeto erboso dipendono spesso dalla scelta della specie più adatta alle condizioni climatiche, pedologiche e di utilizzo. Il fattore principale che determina la scelta della specie è il clima. Le specie macroterme sono capaci di vegetare durante i periodi più caldi dell’anno e sono caratterizzate da una stasi vegetativa invernale. Le temperature ottimali di crescita sono comprese fra i 24 e i 32°C per un ottimo sviluppo radicale, e tra i 30 e i 37°C per la crescita di stoloni, culmi e foglie. La loro caratteristica esclusiva è l’entrata in dormienza quando la temperatura scende al di sotto di 10°C. La Cynodon dactylon var. dactylon è l’unica varietà in commercio che produce semi fertili e può essere insediata, oltre che con la propagazione vegetativa, mediante la semina. I vantaggi che questa specie offre per la realizzazione di tappeti erbosi hanno suggerito un approfondimento circa il suo adattamento a diverse latitudini italiane.
La tesi da me discussa è articolata in due prove sperimentali. La prima prova, iniziata il 2 febbraio 2010, ha avuto lo scopo di individuare le migliori condizioni di conservazione dei nodi di Cynodon dactylon x transvaalensis cv Patriot, al fine di mantenere il più a lungo possibile la vitalità degli stessi, in termini di percentuale di nodi germogliati. Oltre alla vitalità dei nodi, è stato osservato anche il contenuto in amido. I primi risultati ottenuti hanno dimostrato che i nodi conservati a 6°C hanno una germogliabilità decrescente che si attesta intorno al 30% anche dopo 10 settimane di conservazione e che la concentrazione di amido non è correlata alla vitalità dei nodi. La seconda prova, iniziata il 31 maggio 2010, è stata effettuata presso la sede di Rottaia, San Piero a Grado, Pisa. Sono stati confrontati 44 genotipi di gramigna, comprensivi di ecotipi, cultivars commerciali da seme e cultivars a propagazione vegetativa, provenienti da tutto il mondo, al fine di individuare quelle che meglio si adattano alle condizioni climatiche italiane. I parametri misurati sono stati: copertura del terreno; numero di stoloni per pianta; lunghezza totale degli stoloni per pianta; velocità di crescita degli stoloni pionieri; peso fresco, peso secco, lunghezza e diametro di 10 internodi maturi per pianta. I risultati ottenuti rappresentano un’importante conoscenza di base che può essere utilizzata per migliorare le superfici a tappeto erboso in area mediterranea. La gramigna rappresenta una soluzione tecnica per molte tipologie di coperture erbose e sarebbe auspicabile, visti i risultati conseguiti, una sua ampia diffusione in Italia per la realizzazione di tappeti erbosi di qualità.
La tesi da me discussa è articolata in due prove sperimentali. La prima prova, iniziata il 2 febbraio 2010, ha avuto lo scopo di individuare le migliori condizioni di conservazione dei nodi di Cynodon dactylon x transvaalensis cv Patriot, al fine di mantenere il più a lungo possibile la vitalità degli stessi, in termini di percentuale di nodi germogliati. Oltre alla vitalità dei nodi, è stato osservato anche il contenuto in amido. I primi risultati ottenuti hanno dimostrato che i nodi conservati a 6°C hanno una germogliabilità decrescente che si attesta intorno al 30% anche dopo 10 settimane di conservazione e che la concentrazione di amido non è correlata alla vitalità dei nodi. La seconda prova, iniziata il 31 maggio 2010, è stata effettuata presso la sede di Rottaia, San Piero a Grado, Pisa. Sono stati confrontati 44 genotipi di gramigna, comprensivi di ecotipi, cultivars commerciali da seme e cultivars a propagazione vegetativa, provenienti da tutto il mondo, al fine di individuare quelle che meglio si adattano alle condizioni climatiche italiane. I parametri misurati sono stati: copertura del terreno; numero di stoloni per pianta; lunghezza totale degli stoloni per pianta; velocità di crescita degli stoloni pionieri; peso fresco, peso secco, lunghezza e diametro di 10 internodi maturi per pianta. I risultati ottenuti rappresentano un’importante conoscenza di base che può essere utilizzata per migliorare le superfici a tappeto erboso in area mediterranea. La gramigna rappresenta una soluzione tecnica per molte tipologie di coperture erbose e sarebbe auspicabile, visti i risultati conseguiti, una sua ampia diffusione in Italia per la realizzazione di tappeti erbosi di qualità.
File
Nome file | Dimensione |
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01_Indice.pdf | 85.33 Kb |
05_Bibliografia.pdf | 208.80 Kb |
4 file non consultabili su richiesta dell’autore. |