Tesi etd-08232007-135732 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Rossi, Massimiliano
URN
etd-08232007-135732
Titolo
VALUTAZIONE DEI LEGAMENTI INTRINSECI DEL POLSO CON ARTRO-RM
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Caramella, Davide
Parole chiave
- ARTRO-RM
- ARTRO-RM POLSO
- LEGAMENTI INTRINSECI POLSO
- LESIONI TRAUMATICHE CARPO
- POLSO
Data inizio appello
18/09/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
OBIETTIVO
Questa tesi si prefigge di dimostrare la validità della metodica dell’artroRm nello studio delle lesioni a eziologia traumatica dei legamenti intrinseci del carpo e in particolare del legamento scafo-lunato ( SL) comparando i risultati ottenuti con le valutazioni dell’artroscopia.
La lesione del SL è molto frequente in sportivi come sciatori o motociclisti, ma anche in persone comuni nel tentativo di ripararsi in una caduta, in incidenti in automobile per l’urto con il volante, etc,ed è dovuta alla posizione del polso in estensione e rotazione in senso radiale.
L’eziologia è prevalentemente traumatica, però le perforazioni nel legamento possono essere presenti in pazienti asintomatici, e talvolta ritrovate in cadaveri senza nessun riscontro di ferita, frattura o dolore al polso, presenti raramente prima di 20 anni, e raggiungono circa il 50 % a 80 anni; la sezione completa del legamento determina un malallineamento con lo scafoide instabile prossimalmente, aumento della motilità radio-scafoidea e riduzione di quella del semilunare.
MATERIALI E METODI
Lo studio comprende 17 pazienti 15 uomini e 2 donne, con età compresa tra 18 e 65 anni( età media 39,2) con lesioni traumatiche di polso, i quali sono stati tutti prima visitati da un ortopedico e solo dopo sottoposti a artro-RM ( che prevede l’iniezione nel compartimento radio-carpale di gadolinio con diluizione 1\250) e viene seguita da copertura antibiotica profilattica.
Le sequenze utilizzate sono state SPIN ECHO T1, SPIN ECHO T1 FAT SAT,STIR coronale, GRADIENT T2 coronale e assiale e SPIN ECHO 3d T2 coronale.
RISULTATI
Sono stati valutati segni diretti di lesione SL( riscontrate 2 lesioni parziali, 5 lesioni totali con monconi visualizzabili, 9 lesioni totali senza monconi visualizzabili, 1 riscontro di falso negativo)
e segni indiretti di lesione SL( 12 casi di diastasi tra lo scafoide e il semilunare,3 lesioni condrali con fenomeni di sofferenza ossea subcondrale quali l’edema midollare e la presenza di geodi.
Il tipo di instabilità più frequentemente riscontrata è tipo DISI( dorsal intercalated segmental instability) e 1 solamente VISI.
CONLUSIONI
La metodica non viene effettuata in tutti i centri di diagnostica per immagini e la casistica disponibile risulta essere inoltre limitata in quanto pazienti con trauma di polso vengono valutati con il solo esame rx e in alcuni casi con valutazione dinamica sotto esame amplioscopico.
L’affidabilità della metodica è alta ma richiede esperienza interventistica da parte dell’operatore.
Il valore aggiunto risulta costituito dalla possibilità di visualizzare contemporaneamente sia il contenente che il contenuto, cioè sia le strutture tendinee e le parti molli superficiali che le strutture capsulari, i legamenti intrinseci e i segmenti scheletrici, a cui si aggiunge l’utilità nei casi in cui non risulti apprezzabile diastasi scafo-lunata in condizioni statiche, in quanto l’introduzione del mezzo di contrasto determina separazione forzata dei due segmenti scheletrici consentendo la visualizzazione dei legamenti e delle loro eventuali lesioni.
Il limite di questa metodica è che purtroppo non è dinamica e quindi non consente di valutare sotto stress l’articolazione come invece effettuano gli ortopedici sotto fluoroscopia e in fase artroscopica, individuando i casi di instabilità dinamica e consentendo, attraverso movimenti forzati dell’articolazione di distendere strutture legamentose che in condizioni statiche sono meno visualizzabili.
Questa tesi si prefigge di dimostrare la validità della metodica dell’artroRm nello studio delle lesioni a eziologia traumatica dei legamenti intrinseci del carpo e in particolare del legamento scafo-lunato ( SL) comparando i risultati ottenuti con le valutazioni dell’artroscopia.
La lesione del SL è molto frequente in sportivi come sciatori o motociclisti, ma anche in persone comuni nel tentativo di ripararsi in una caduta, in incidenti in automobile per l’urto con il volante, etc,ed è dovuta alla posizione del polso in estensione e rotazione in senso radiale.
L’eziologia è prevalentemente traumatica, però le perforazioni nel legamento possono essere presenti in pazienti asintomatici, e talvolta ritrovate in cadaveri senza nessun riscontro di ferita, frattura o dolore al polso, presenti raramente prima di 20 anni, e raggiungono circa il 50 % a 80 anni; la sezione completa del legamento determina un malallineamento con lo scafoide instabile prossimalmente, aumento della motilità radio-scafoidea e riduzione di quella del semilunare.
MATERIALI E METODI
Lo studio comprende 17 pazienti 15 uomini e 2 donne, con età compresa tra 18 e 65 anni( età media 39,2) con lesioni traumatiche di polso, i quali sono stati tutti prima visitati da un ortopedico e solo dopo sottoposti a artro-RM ( che prevede l’iniezione nel compartimento radio-carpale di gadolinio con diluizione 1\250) e viene seguita da copertura antibiotica profilattica.
Le sequenze utilizzate sono state SPIN ECHO T1, SPIN ECHO T1 FAT SAT,STIR coronale, GRADIENT T2 coronale e assiale e SPIN ECHO 3d T2 coronale.
RISULTATI
Sono stati valutati segni diretti di lesione SL( riscontrate 2 lesioni parziali, 5 lesioni totali con monconi visualizzabili, 9 lesioni totali senza monconi visualizzabili, 1 riscontro di falso negativo)
e segni indiretti di lesione SL( 12 casi di diastasi tra lo scafoide e il semilunare,3 lesioni condrali con fenomeni di sofferenza ossea subcondrale quali l’edema midollare e la presenza di geodi.
Il tipo di instabilità più frequentemente riscontrata è tipo DISI( dorsal intercalated segmental instability) e 1 solamente VISI.
CONLUSIONI
La metodica non viene effettuata in tutti i centri di diagnostica per immagini e la casistica disponibile risulta essere inoltre limitata in quanto pazienti con trauma di polso vengono valutati con il solo esame rx e in alcuni casi con valutazione dinamica sotto esame amplioscopico.
L’affidabilità della metodica è alta ma richiede esperienza interventistica da parte dell’operatore.
Il valore aggiunto risulta costituito dalla possibilità di visualizzare contemporaneamente sia il contenente che il contenuto, cioè sia le strutture tendinee e le parti molli superficiali che le strutture capsulari, i legamenti intrinseci e i segmenti scheletrici, a cui si aggiunge l’utilità nei casi in cui non risulti apprezzabile diastasi scafo-lunata in condizioni statiche, in quanto l’introduzione del mezzo di contrasto determina separazione forzata dei due segmenti scheletrici consentendo la visualizzazione dei legamenti e delle loro eventuali lesioni.
Il limite di questa metodica è che purtroppo non è dinamica e quindi non consente di valutare sotto stress l’articolazione come invece effettuano gli ortopedici sotto fluoroscopia e in fase artroscopica, individuando i casi di instabilità dinamica e consentendo, attraverso movimenti forzati dell’articolazione di distendere strutture legamentose che in condizioni statiche sono meno visualizzabili.
File
Nome file | Dimensione |
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frontespizio.pdf | 15.40 Kb |
tesi.pdf | 10.37 Mb |
tesimassi.pdf | 10.28 Mb |
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