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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08222017-170437


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PICCHI, SARA
URN
etd-08222017-170437
Titolo
Rapporto tra Moral Disengagement e tratti di personalità Callous-Unemotional in adolescenti con disturbo da comportamento dirompente: implicazioni per il trattamento
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Dott. Muratori, Pietro
Parole chiave
  • trattamento
  • callous unemotional
  • moral disegagement
Data inizio appello
13/09/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
I disturbi dirompenti, del controllo degli impulsi e della condotta sono i motivi che più frequentemente portano bambini e adolescenti a rivolgersi ai servizi ambulatoriali di salute mentale Italiani. Tali disturbi comprendono condizioni che comportano problemi di autocontrollo delle emozioni e dei comportamenti, manifestandosi attraverso condotte che violano i diritti degli altri e/o mettono l’individuo in contrasto significativo con le norme sociali o le figure che rappresentano l’autorità. L’espressione meno favorevole, a livello prognostico, di questi comportamenti in età evolutiva si ha quando i giovani manifestano tratti di personalità Callous-Unemotional (CU). A questi tratti si vanno a collegare specifici deficit morali, sia riguardanti la componente affettiva che quella cognitiva della moralità. Il Moral Disengagement fa riferimento appunto a quest’ultima componente e ai processi di tipo cognitivo. Da ciò, arriviamo dunque ad ipotizzare l’esistenza di un legame, nel corso dello sviluppo, tra tratti CU e il MD in bambini e adolescenti con disturbi da comportamento dirompente. La relazione tra queste due dimensioni è stata indagata nello studio sperimentale riportato nel presente elaborato, condotto su un campione clinico di adolescenti (N = 90) con diagnosi di disturbo da comportamento dirompente. Le analisi statistiche condotte hanno supportato una soluzione a tre cluster, dimostrando che il Cluster A, corrispondete al 29% del campione totale, si compone di adolescenti caratterizzati da livelli molto elevati di MD e livelli elevati di CU, i quali presentano anche elevati livelli di comportamento esternalizzante, rappresentando così il profilo più compromesso rispetto a quelli dei gruppi. Nonostante alcuni limiti, il presente studio risulta essere un valido punto da cui partire per costruire degli interventi su misura che inducano una diminuzione del MD e del conseguente peso dei tratti CU sulla prognosi negativa. I trattamenti psicoterapici scelti per raggiungere questo scopo sono la ristrutturazione cognitiva e un conseguente lavoro sui meccanismi di disimpegno morale, un intervento per aumentare la forza di volontà e la pratica del Tai Chi Chuan. Queste terapie possono essere condotte sia in setting individuale, che di gruppo ed è importante che siano inseriti all’interno di un approccio multidimensionale e multi-sistemico, in cui si vada a lavorare non solo sul giovane paziente, ma anche sui genitori, sul contesto familiare e, quando necessario, anche sulla scuola.
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