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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08212023-164007


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CONSALVO, NAOMI
URN
etd-08212023-164007
Titolo
Valutazione dell'indice di collassabilità della vena cava caudale in seguito alla somministrazione di dexmedetomidina e propofol
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Briganti, Angela
correlatore Dott.ssa Evangelista, Flavia
Parole chiave
  • POCUS
  • ecografia
  • alfa 2 agonista
  • anestesia
  • cane
Data inizio appello
22/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/09/2026
Riassunto
Obiettivo- valutazione della variazione dell’indice di collassabilità della vena cava caudale in seguito alla somministrazione di dexmedetomidina e propofol in cani sani anestetizzati.
Materiali e Metodi- lo studio è stato effettuato su cani di varie razze ed età, clinicamente sani, sottoposti a procedure diagnostiche e chirurgie elettive. Tutti i soggetti sono stati premedicati per via intramuscolare con 5μg/Kg di dexmedetomidina e indotti per via endovenosa con 1-2 mg/Kg di propofol. Prima della premedicazione (T0) è stata osservata tramite ecografo SonoSite SII (FIUJIFILM) la vena cava caudale (CVC) nel suo decorso addominale in tre siti differenti: finestra subxifoidea, finestra epatica e finestra renale. È stata espresso soggettivamente il rischio del paziente di sviluppare ipotensione dopo l’induzione e durante l’anestesia (rischio alto, medio, basso). La procedura è stata ripetuta 10 minuti dopo la premedicazione con dexmedetomidina (Tdex) e infine 5 minuti dopo l’induzione con propofol (Tpropofol). È stato poi misurato il diametro massimo del vaso durante l’espirazione e minimo alla fine dell’inspirazione. Le misurazioni sono state effettuate per tutte le immagini raccolte in ogni sito e nei tre momenti diversi. I pazienti venivano monitorati per il possibile sviluppo di ipotensione (intesa come MAP<70 mmHg e SAP< 100 mmHg) ogni 15 minuti dopo l’induzione, fino a un massimo di 90 minuti.
Risultati- nello studio sono stati arruolati 14 cani di età media 5,4 +- 4 anni e di peso medio 28 +- 8 kg. È stato possibile effettuare le misurazioni del diametro della vena cava caudale in tutti i siti per tutti i cani inclusi. Il diametro della vena cava caudale è risultato aumentare da T0 a Tdex e da Tdex a Tpropofol nella finestra epatica e subxifoidea, mentre nella finestra renale i valori non appaiono distribuiti uniformemente. L’analisi statistica ha evidenziato una diminuzione significativa del valore di CVCCI tra Tpropofol e T0 con l’uso della tecnica epatica, mentre non sono emerse differenze significative per le altre tecniche. Non è risultata statisticamente rilevante la correlazione tra l’aumento del diametro della vena cava caudale e la diminuzione del CVCCI nei diversi tempi e aree indagate nello studio.
Conclusioni- È stato possibile osservare un aumento delle dimensioni della vena cava caudale in seguito alla somministrazione di dexmedetomidina in tutte le aree indagate in tutti i pazienti, ma la diminuzione dell’indice di collassabilità della vena cava caudale è risultata significativa solo a livello della finestra epatica.
La valutazione soggettiva non è stata correlata allo sviluppo di ipotensione nel periodo anestesiologico.
L’ecografia Point-of-Care risulta essere un metodo non invasivo, rapido, economico e applicabile anche da un medico non specialista in diagnostica per immagini al fine di predire lo status volemico del paziente.
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